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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
lucamossini
Help me.

Ho una D80 e una F100 mi chiedo e vi chiedo:
- la qualità finale è migliore scattando con la D80 e facendo stampare in Lab oppure scattando in analogico (F 100 negativo colore), scannerizzando con uno scanner professionale (es nikon coolscan 5000) e portando il file così ottenuto allo stesso Lab?
- con il B&W cambia qualcosa?
- e con le DIA?
E per concludere secondo voi lo stesso scatto, ottiche equivalenti ecc. ecc. risulta migliore con il digitale o con l'analogico (stampando da pellicola senza scannerizzazione ovviamente)

Vi chiedo questo perchè a me, a differenza da quanto sostenuto negli experience nikon, l'analogico trasmette qualcosa di più (non so bene cosa) e allora pensavo all'acquisto di uno scanner professionale sempre che la cosa non faccia perdere qualità. grazie e attendo fiduciuoso!
clicknik
QUOTE(lucamossini @ Apr 11 2008, 04:18 PM) *
Help me.

Ho una D80 e una F100 mi chiedo e vi chiedo:
- la qualità finale è migliore scattando con la D80 e facendo stampare in Lab oppure scattando in analogico (F 100 negativo colore), scannerizzando con uno scanner professionale (es nikon coolscan 5000) e portando il file così ottenuto allo stesso Lab?
- con il B&W cambia qualcosa?
- e con le DIA?
E per concludere secondo voi lo stesso scatto, ottiche equivalenti ecc. ecc. risulta migliore con il digitale o con l'analogico (stampando da pellicola senza scannerizzazione ovviamente)

Vi chiedo questo perchè a me, a differenza da quanto sostenuto negli experience nikon, l'analogico trasmette qualcosa di più (non so bene cosa) e allora pensavo all'acquisto di uno scanner professionale sempre che la cosa non faccia perdere qualità. grazie e attendo fiduciuoso!

Quindi avrai letto gli experience Nital: io mi sento di concordare con essi (dove si evince che la pellicola incomincia a perdere colpi già dal confronto con la semplice D40!)

Credo che si possa parlare ore sull'argomento: forse la cosa migliore è provare e fare il TUO confronto, che dipende dalla tua attrezzatura, dal tuo laboratorio e non per ultimo dal tipo di foto (soggetti, dinamica delle luci ecc) che fai solitamente.
lucamossini
non mi hai detto niente riguardo alla prima parte della mia domanda circa la scannerizzazione.
toad
Per bervità ti metto il link ad un mio intervento in una precedente discussione che illustra il mio punto di vista al riguardo.

http://www.nital.it/forum/index.php?s=&...st&p=875191
gianluca.pirro
QUOTE(toad @ Apr 11 2008, 05:50 PM) *
Per bervità ti metto il link ad un mio intervento in una precedente discussione che illustra il mio punto di vista al riguardo.

http://www.nital.it/forum/index.php?s=&...st&p=875191


In quel topic ci sono anche le mie opinioni a riguardo rolleyes.gif
abyss
QUOTE(lucamossini @ Apr 11 2008, 04:18 PM) *
Help me.

Ho una D80 e una F100 mi chiedo e vi chiedo:
.....

Ciao Luca,
anche io ho le due fotocamere da te citate, ed uso di più la F100!
Il problema qualitativo che tu ti poni, io ormai l'ho abbandonato: concordo in pieno con le considerazioni di Toad da lui richiamate sopra. La D80 può far meglio, in molti aspetti, della pellicola, ma visto che i risultati della pellicola sono comunque egregi, continuo ad usare, oltre al digitale, anche la eccellente F100.
Come scanenr mi "accontento" ( laugh.gif ) del coolscan V , e porto spesso a stampare i TIFF al mio laboratorio di fiducia (di solito 20x30 cm, ma occasionalmente di più). Non posso lamentarmi mai della buona qualità dei risultati.
Insomma, come per molti altri utenti, pellicola e digitale per me convivono tranquillamente, e lo faranno fino a quando non ci saranno problemi di approvvigionamento delle pellicole stesse!
Pino
lucamossini
nel frattempo mi sono comperato su e-bay una FM3A che mi deve ancora arrivare. Speriamo bene! A proposito che pellicole usate per l'analogico?
abyss
Come Dia, uso le Velvia.
Negativi b/n tri-X e T-max.
Comunque se ti fai un "giro" nella sezione nikon F35 mm, ne troverai, di indicazioni a riguardo!
Buon divertimento! Pollice.gif
vdisalvo
ciao Luca,

anch'io ho sia la F100 che la D80, ma uso di più la seconda. Trovo le scansioni da pellicola, a volte, più "tridimensionali"; i file della D80 sono invece più "puliti" (lo scanner ad alta risoluzione cattura la grana, anche quella delle pellicole meno sensibili). Continuo ad usare la F100 in particolari occasioni (anche perchè è sempre molto piacevole usarla), oppure con il fantastico 20mm (non mi sono ancora deciso ad acquistare un grandangolo per il DX laugh.gif ), oppure uso la pellicola in abbinamento con la Minox quando mi capita di arrampicare in montagna, e non posso/voglio portarmi dietro la reflex.

saluti

valentino
velvia50
Io possiedo la F6 e la F80 quindi opero solo di analogico in quanto mi diverto un sacco e la qualità delle immagini mi soddisfa pienamente.
Per le scansioni uso l'ottimo scanner Coolscan V e devo dire che sono contentissimo.
No, fino a che trovo le pellicole rimango in analogico.
Ah, dimenticavo:
per le pellicole uso:
VELVIA 50 o 100 per paesaggio
Fuji Pro160 per il ritratto

Ciao, Andrea
Giallo
La questione è vecchia come il cucco, e francamente non aggiungerei molto ai fiumi di parole scritti in proposito.
Guardando la pulizia e la nitidezza di un file ottenuto anche con la non più giovanissima D200, è difficile non riconoscere alla ripresa digitale, se non il primato, quantomeno la raggiunta parità con i risultati ottenibili dai miei scatti su velvia 50.
C'è anche chi ha provato all'estremo riprese su pellicola, producendo risultati convincenti circa la superiorità di questa sul digitale, ma a che condizioni? Technical pan, ripresa da stativo, sviluppo da certosino, per dimostrare che, ad ingrandimenti paradossali il risultato di una Leica M7 poteva ancora prevalere su quello di una Leica M8.

http://www.imx.nl/photo/leica/

Ma se usciamo dal laboratorio e facciamo le foto che ci interessano con materiali più ordinari, il risultato si inverte.
E a questo punto, in teoria, continuare con i miei apparecchi a pellicola non avrebbe senso.
Eppure lo faccio lo stesso, soprattutto quando le condizioni di ripresa consentono un approccio pacato e non quantitativo: va da sè che la nitticora posata all'improvviso sul ramo vicino "preferisce" una raffica di nef tra i quali scegliere, dopo e con calma, quello meglio riuscito, ottimizzare la luce ed il contrasto, eccetera.
Ma una tranquilla passeggiata in città od una breve escursione nella natura mi fanno sempre ed ancora preferire lo scatto analogico, la leva di carica, l'esposizione pensata da me e non da 1005 anonimi sensorini programmati in fabbrica.
Ancora ad oggi una diapositiva proiettata mi dà l'impressione di tridimensionalità e "coinvolgimento" nella scena ben maggiore di quanto riesco ad ottenere con le D200.
Sulla stampa da scansione di dia, ho ottenuto ottimi poster 50x75cm con il mio modesto Coolscan IV Ed; è anche vero che non tutte le dia possono raggiungere simili risultati, e che soprattutto certe temperature cromatiche "slittate" dalla velvia non possono essere del tutto recuperate in post-produzione.
Direi comunque che se la destinazione finale dei tuoi lavori è la stampa, la scelta più sensata oggi è nella direzione della ripresa in digitale.
Beh, ho contraddetto le premesse ed ho scritto ancora un rigagnolo sull'eterna questione: chiedo venia...

Buona luce
velvia50
QUOTE(Giallo @ May 6 2008, 03:00 PM) *
La questione è vecchia come il cucco, e francamente non aggiungerei molto ai fiumi di parole scritti in proposito.
Guardando la pulizia e la nitidezza di un file ottenuto anche con la non più giovanissima D200, è difficile non riconoscere alla ripresa digitale, se non il primato, quantomeno la raggiunta parità con i risultati ottenibili dai miei scatti su velvia 50.
C'è anche chi ha provato all'estremo riprese su pellicola, producendo risultati convincenti circa la superiorità di questa sul digitale, ma a che condizioni? Technical pan, ripresa da stativo, sviluppo da certosino, per dimostrare che, ad ingrandimenti paradossali il risultato di una Leica M7 poteva ancora prevalere su quello di una Leica M8.

http://www.imx.nl/photo/leica/

Ma se usciamo dal laboratorio e facciamo le foto che ci interessano con materiali più ordinari, il risultato si inverte.
E a questo punto, in teoria, continuare con i miei apparecchi a pellicola non avrebbe senso.
Eppure lo faccio lo stesso, soprattutto quando le condizioni di ripresa consentono un approccio pacato e non quantitativo: va da sè che la nitticora posata all'improvviso sul ramo vicino "preferisce" una raffica di nef tra i quali scegliere, dopo e con calma, quello meglio riuscito, ottimizzare la luce ed il contrasto, eccetera.
Ma una tranquilla passeggiata in città od una breve escursione nella natura mi fanno sempre ed ancora preferire lo scatto analogico, la leva di carica, l'esposizione pensata da me e non da 1005 anonimi sensorini programmati in fabbrica.
Ancora ad oggi una diapositiva proiettata mi dà l'impressione di tridimensionalità e "coinvolgimento" nella scena ben maggiore di quanto riesco ad ottenere con le D200.
Sulla stampa da scansione di dia, ho ottenuto ottimi poster 50x75cm con il mio modesto Coolscan IV Ed; è anche vero che non tutte le dia possono raggiungere simili risultati, e che soprattutto certe temperature cromatiche "slittate" dalla velvia non possono essere del tutto recuperate in post-produzione.
Direi comunque che se la destinazione finale dei tuoi lavori è la stampa, la scelta più sensata oggi è nella direzione della ripresa in digitale.
Beh, ho contraddetto le premesse ed ho scritto ancora un rigagnolo sull'eterna questione: chiedo venia...

Buona luce


Concordo in parte con quanto scrivi precisando quanto segue:
Tu dici ....l'esposizione pensata da me e non da 1005 anonimi sensorini programmati in fabbrica....: premetto che non so quale macchina analogica usi, ma anche per le analogiche l'esposimetro è formato da tanti piccoli sensori che assieme determinano l'esposizione; ad esempio la F6!! ciò per dire che secondo me l'utilizzo della macchina fotografica analogica e digitale dovrebbe avviene sempre secondo le solite regole: ovviamente la grande differenza è che una utilizza la pellicola mentre l'altra la scheda (credo si dica così). Detto questo, la stragrande maggioranza delle persone che possiedono una digitale pensano non a come esporre la foto bensì a scattare, scattare tanto poi c'è photoshop che sistema; questo secondo me è sbagliatissimo ed è il lato negativo del digitale.
Qui ora è da stabilire quele fra le due è la migliore: secondo quanto sento dire in giro la resa che può dare una velvia o comunque una dia non è ancora paragonabile (cioè è migliore) a quanto può dare il digitale.
Boh, solo coloro che possiedono entrambe può rispondere io intanto vado avanti ad utilizzare la F6 e F80.
Ciao a tutti e....BUONE FOTO!!!!
Giallo
QUOTE(velvia50 @ May 6 2008, 04:39 PM) *
Tu dici ....l'esposizione pensata da me e non da 1005 anonimi sensorini programmati in fabbrica....: premetto che non so quale macchina analogica usi...


Uso Leica M6 ed MP con diversi obiettivi originali.

Il "matrix" delle Leica M (almeno di quelle che dispongono di esposimetro ttl) consiste in un disco bianco stampato sulla tendina ed un fotodiodo al silicio puntato su di esso.

Lo so che diverse macchine analogiche utilizzano sistemi matriciali: in passato ho avuto anche numerose reflex superelettroniche, tra cui F5, F100, diverse EOS 1, ed altre. Il senso del mio discorso tendeva a valorizzare l'esperienza personale rispetto alle indicazioni dello strumento, sofisticato o meno che esso sia.

QUOTE(velvia50 @ May 6 2008, 04:39 PM) *
Qui ora è da stabilire quele fra le due è la migliore: secondo quanto sento dire in giro la resa che può dare una velvia o comunque una dia non è ancora paragonabile (cioè è migliore) a quanto può dare il digitale.
Boh, solo coloro che possiedono entrambe può rispondere io intanto vado avanti ad utilizzare la F6 e F80.


Posseggo entrambi i sistemi: Leica a telemetro con la pellicola e Nikon srl digitale (con ottiche niente male, credimi): son d'accordo - ed avevo già scritto - che una proiezione di diapositive è a tutt'oggi ancora inarrivabile per una dslr, ma credo questo dipenda più dagli attuali proiettori, che non sono in grado di riprodurre la risoluzione delle recenti fotocamere digitali, che dalle fotocamere o dal sistema di registrazione dell'immagine.

Sulla sensazione di "tridimensionalità" che è un parametro ben difficilmente quantificabile, ripeto che le diapositive a mio avviso sono tuttora superiori, in proiezione; ma già in stampa i risultati son lì da vedere...

Buona luce

smile.gif
velvia50
QUOTE(Giallo @ May 7 2008, 02:13 PM) *
Posseggo entrambi i sistemi: Leica a telemetro con la pellicola e Nikon srl digitale (con ottiche niente male, credimi): son d'accordo - ed avevo già scritto - che una proiezione di diapositive è a tutt'oggi ancora inarrivabile per una dslr, ma credo questo dipenda più dagli attuali proiettori, che non sono in grado di riprodurre la risoluzione delle recenti fotocamere digitali, che dalle fotocamere o dal sistema di registrazione dell'immagine.

Sulla sensazione di "tridimensionalità" che è un parametro ben difficilmente quantificabile, ripeto che le diapositive a mio avviso sono tuttora superiori, in proiezione; ma già in stampa i risultati son lì da vedere...

Buona luce

smile.gif

Tutto ciò che mi hanno detto e che hai detto viene purtroppo smontato da un articolo apparso sull'ultimo numero di Reflex che ho letto oggi velocemente
Ho delle perplessità ma il confronto fra pellicola e digitale è nettamente a vantaggio di quest'ultima.
Cioè presenta una maggior nitidezza però .... non l'ho letto in modo approfondito.
Forse tu hai avuto modo di leggerlo....direi interessante!!!!
Ciao, Andrea
_Led_
QUOTE(Giallo @ May 6 2008, 03:00 PM) *


Bellissimo link, grazie!
giu258
Non ho letto l'articolo della rivista, ma già alcuni anni fa ne uscì uno simile sul BN; personalmente credo che sia scorretto paragonare la pellicola al digitale utilizzando il flusso di lavoro del digitale; si risponde che ormai è tutto così, che ci piaccia o no, ma lo stesso una stampa ciba da dia o una stampa BN fatta bene ha qualcosa in più (IMHO, come dicono gli anglo-americani). Uso anche una D200, ma trovo che le stampe da pellicola ottenute con la F4 siano superiori. Non parliamo poi se si usa il 6x6;un altro pianeta.

Giuseppe
gciraso
Ho letto l'articolo di Reflex in questione, c'è un 3D apposito. Brevemente: il confronto è partito impari, bisognerebbe confrontare una stampa da digitale da una stampa chimica da pellicola, diversamente, se si scansiona, si riproduce anche la grana ed è ovvio che la defnizione cala. Lo stesso articolo però, letto attentamente, non è poi così penalizzante per la pellicola.

Guarda qui

Saluti

Giovanni

guidovaccari1
QUOTE(lucamossini @ Apr 11 2008, 04:18 PM) *
Help me.

Ho una D80 e una F100 mi chiedo e vi chiedo:
- la qualità finale è migliore scattando con la D80 e facendo stampare in Lab oppure scattando in analogico (F 100 negativo colore), scannerizzando con uno scanner professionale (es nikon coolscan 5000) e portando il file così ottenuto allo stesso Lab?
- con il B&W cambia qualcosa?
- e con le DIA?
E per concludere secondo voi lo stesso scatto, ottiche equivalenti ecc. ecc. risulta migliore con il digitale o con l'analogico (stampando da pellicola senza scannerizzazione ovviamente)

Vi chiedo questo perchè a me, a differenza da quanto sostenuto negli experience nikon, l'analogico trasmette qualcosa di più (non so bene cosa) e allora pensavo all'acquisto di uno scanner professionale sempre che la cosa non faccia perdere qualità. grazie e attendo fiduciuoso!

Salve a tutti. Vorrei aggiungere anche la mia idea su questo argomento :
1) la stampa da file digitale è senza grana e quindi nella maggior parte dei casi migliore dell'analogica sebbene una stampa 20 x 30 da nagativo sia anche essa senza grana.
2) la proiezione di diapositive nel 2008 non ha più senso e soprattutto è di enorme scomodità nei confronti di una chiave usb infilata rapidamente nel computer presente ormai ovunque mentre schermo e proiettore si devono tirare fuori dall'armadio terrorizzando i presenti
Penso che per molti di noi il prevalere della pellicola sul digitale sia nel momento dello scatto e quindi all'inizio del percorso fotografico, non al risultato finale come discusso sino ad ora. Mi spiego. Vuoi mettere il piacere di maneggiare un' ottica come un "vecchio" AI con la ghiera dei diaframmi e le profondità di campo ( vedi ottiche Nikon G senza ghiera dei diaframmi) o un 50mm Noctilux su di una "vecchia" reflex o Leica a telemetro e "fabbricarti in proprio" quel risultato che avrai dopo 7 gg e pertanto avrai forse a lungo meditato prima dello scatto per non aver poi brutte sorprese a pellicola sviluppata. Oggi con il digitale si fanno 5/6 scatti per ogni soggetto , si controlla il migliore e cancellano gli altri. Su di una scheda memorizzi centinaia di scatti ma su un rullino ci stanno 36 fotogrammi che oltretutto paghi e la scelta la fai quando premi il pulsante.
Questo penso io , fortunatissimo possessore di M6 con ottiche Leica , D3 con ottiche Nikon e Coolscan V per digitalizzare le dia. E nonostante questo ben di Dio ancora mi diverto a far stampare in negozio pellicole impressionate con una Minox 35 mm manuale e trovo ancora attuale l'album che mi rende il negozio e che posso sfogliare immediatamente. Senza chiave usb. Spero di non essere stato polemico , non era mia intenzione. Era solo per tranquillizzare Lucamossini : una stampa 20 X 30 analogica non sarà certo migliore di un'analoga digitale ma nemmeno tanto peggiore ma in più quanta soddisfazione prima ! Ciao a tutti. Guido.
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