Un po' di storia:
"Il castello è il simbolo di Gorizia e da sempre domina la città dall' alto del suo colle.
Il primo Conte di Gorizia, Marquardo III di Eppenstein, fece costruire un primitivo maniero e vi trasferì la sua residenza da Salcano. In poco tempo il castello divenne un' importante roccaforte, praticamente il centro delle attività amministrative e giuridiche della Contea di Gorizia, per tutto il "periodo dei Conti di Gorizia". Della misteriosa struttura originaria del castello sono rimasti solo alcuni lacerti murari, probabilmente resti di fondamenta dell' antico mastio, visibili nel cortile interno detto "cortile dei Lanzi". Si crede comunque che l' edificio originario fosse una struttura a tre piani cinta da mura. E' nel 1202 che per la prima volta si ha notizia certa del castello di Gorizia in quanto citato in un documento; ad ogni modo il castello fu sempre residenza dei Conti di Gorizia fin quando la dinastia si estinse con l' ultimo Conte: Leonardo. Nel 1508 passò ai Veneziani, i quali operarono modifiche importanti per adeguarlo ai nuovi metodi guerreschi del tempo. I Veneziani, capitanati da Bartolomeo d' Alviano, innalzarono nuove cinte murarie composte da bastioni e da torrioni, operando nel contempo un rifacimento interno piuttosto gradevole. Nel 1509 il castello ritornò tra i possedimenti della corona d' Austria e vi rimase per altri trecento anni, fino al 1813, quando passò in mano francese per essere trasformato in caserma.
L' anno seguente (1814) con il Trattato di Parigi il castello ritornò ad essere possedimento austriaco. Nel corso della Prima Guerra Mondiale il castello subì gli unici danni dopo quasi nove secoli di storia. Al termine del conflitto, del castello rimaneva solo un cumulo di macerie. La ricostruzione iniziò durante il periodo fascista - era il 1930 - e dei tre piani originari ne furono ricostruiti solo due. Nel 1943 il castello di Gorizia fu occupato dalle truppe germaniche ed il suo giardino di nord-est utilizzato per le fucilazioni. Attualmente il castello è adibito ad ospitare esposizioni e incontri folcloristici."
da Centro ricerche Archeo
Ecco come l' ho visto io:










