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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
fabryhorus
Chiedo scusa della domanda, sicuramente derivante dal fatto che ho solo usato compatte fino ad ora e passando alla D70 ho diverse cose da imparare sull'uso di una reflex. Il dubbio riguarda il pulsante di controllo profondit� di campo (quello posizionato sul frontale macchina sotto l'obbiettivo per intendersi); ho letto e riletto il manuale che spiega che premendolo prima dello scatto dovrebbe consentirmi di visualizzare l'effetto dell'apertura di diaframma scelta, ma non riesco a capire in che modo possa "interpretare" ci� che vedo nel mirino stesso che, a parte la diversa luminosit�, non mi sembra essere diversa da quella che vedo nella semplice inquadratura. Grazie per l'aiuto.
Daniele R.
azionando tale pulsante, il diaframma si chiude nel valore prestabilito.

E' ovvio che se � un diaframma chiuso (verso i nemeri pi� alti 11, 16, 22) l'immagine visibile nel mirino, si scurir� ma � anche ovvio che scurendosi d� esattamente l'effetto della profondit� di campo di quel determinato valore.

Se si pigia quel tasto con il diaframma tutto aperto, non si noter� nessuna differenza
Denis Calamia
L'effetto si nota d+ nelle foto in esterno con giornate luminose,se pigi il pulsante da t� mensionato (controllo prof.di campo) anche se si oscurir� l'immaggine(a diaframmi molto chiusi),potrai notare che gli oggetti sullo sfondo risulteranno + definiti,ovvero contenuti nell'area di messa a fuoco,che con diaframmi chiusi tende ad estendersi alle spalle del soggetto principale,(anche frontalmente,anche se in modo meno accentuato)
domenico marciano
Metti a fuoco un soggetto piu' o meno a 50-80 cm guarda senza cambiare inquadratura l'infinito,
e' sfocato? si
ora metti diaframma 16 e premi il pulsante
l'infinito lo vedi un po' meglio come fuoco? si
ecco, questa e' la profondita' di campo.
ivano
In realt� il pulsante per la profondit� di campo d� solo una idea molto vaga della pdc, la visione sul vetrino di messa a fuoco � molto approssimativa. Il pulsante serve solo per un controllo grossolano e l'immagine va comunque poi controllata: il digitale permette il controllo istantaneo, con la pellicola bisogna aspettare sviluppo e stampa...
Molti, proprio per questo, lo ritengono in realt� inutile e si fidano molto di pi� (ed a ragione) delle indicazioni sul barilotto dell'ottica... se ci sono...
sergiobutta
Facciamo un passo indietro con un neo reflexista. Profondit� di campo:
"E' l'intervallo di distanze che sono messe a fuoco contemporaneamente. E' inversamente proporzionale all'ampiezza del fascio di luce catturato dall'obiettivo. Quindi minore � l'apertura del diaframma, maggiore � la profondit� di campo. Diaframmi molto aperti, su obiettivi molto larghi, consentono di sfruttare l'effetto della profondit� di campo per porre in maggior risalto il soggetto in primo piano, grazie alla messa a fuoco, e lasciando lo sfondo sfocato. Sulle fotocamere digitali compatte, che hanno tutte obiettivi abbastanza stretti, non � un effetto molto evidente, tranne che in macrofotografia".
Tutte le buone reflex, a pellicola e non, per facilitare l'opera del fotografo lasciando la massima luce nel mirino, effettuano tutte le regolazioni, compreso l'esposizione, tenendo aperto al massimo il diaframma (simulazione del diaframma). Solo al momento dello scatto esso viene chiuso cos� come impostato, per via meccanica, come accadeva alle vecchie reflex, o elettrica come avviena con la tua maccina. Poich�, per�, la tutta apertura inficia la visione di quello che sarebbe la vera Pdc, esiste questo pulsante che riproduce ci� che accadr� al momento dello scatto.
Daniele R.
e bravo Sergio... Pollice.gif

fermo restando il fatto che la zona a fuoco � sempre una e non non si estende se hai un diaframma chiuso, ma si estende solamente la percezione di nitidezza wink.gif
fabryhorus
Ringrazio tutti delle risposte. In effetti al di l� delle regole che Sergio mi ha giustamente ricordato, � proprio il discorso della non cos� evidente variazione della percezione di nitidezza di cui parla rdfoto nell'ottica del mirino che ha i suoi ovvi limiti di dimensione e quindi di definizione (come detto da Ivano). Questo mi lasciava il dubbio di non saperlo usare correttamente, mentre mi basavo di pi� sulle regole di cui sopra per ottenere sfondi sfocati o meno in base alla priorit� di diaframma. Grazie ancora Pollice.gif
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