Ho appena di rileggermi (non tutta!) la discussione, l'ennesima, su analogico vs digitale...
...e m'� tornata in mente la storia che avevo raccontato, tre "versioni" del forum fa, su quel fotografo di matrimoni che avevo incontrato in mezzo alla savana del Senegal, una vecchia Zenith il cui dorso era tenuto chiuso con un elastico...E tanto entusiasmo, tante speranze...Chiss� se almeno qualcuna si sar� realizzata...
Non star� a ricordare la storia, che qualcuno dei "vecchi", forse, ricorder�...
Se raccogliessimo tutti i post "sprecati" per convincere gli altri (o per convincere noi stessi?) che le nostre scelte sono quelle giuste, eguaglieremmo forse in volume (certo non in sapere) l'edizione aggiornata della Treccani...
Analogico contro digitale (� di moda), Nikon contro Canon (come resistere al richiamo del derby), e via discutendo...del nulla!
Ha ragione Matteo: pulsantini e display mi fanno venire l'orticaria, il profuno del Rodinal di piace quasi (ho detto quasi!) quanto quello di un Barbaresco d'annata...Da un paio d'anni sono partecipe (davvero, senza alcuna ironia!) della "queste du Graal" di Gabriele, alla perenne ricerca di una macchina che s'adatti alle sue esigenze...Anche se poi Gabriele s'adatta a qualsiasi macchina, e tira fuori quelle immagini che prima ti fanno inc.....e (ma come accidenti fa...) e poi ti commuovono...
Sul mio hard disk (Gabriele mi scuser� se lo uso come "esempio") ho sue immagini "street" scattate con la 995 che non ha pi�, con la FM2 che aveva quando ci siamo visti la prima volta, allo stande Nital del Photoshow, le sue ultime realizzazioni...Beh, sono sempre le "sue" immagini: non riesco a vedere alcuna differenza, perch� quello che "fa" la fotografia � prima di tutto la cultura, la sensibilit�, l'attenzione, certo la tecnica, e molto, molto dopo il mezzo...e il supporto.
Ci� che ci distrae in realt� � a mio avviso l'abbondanza dell'offerta, che ci induce erroneamente a pensare che faremmo meglio, o di pi�, cambiando marca, tecnologia, formato...e perdendo di vista il fatto che i nostri amati gingilli non sono altro che strumenti di qualcosa che, prima di fissarsi su una pellicola o di registrarsi su una Cf, � dentro in noi.
Montanelli ha scritto, fino all'ultimo dei suoi giorni, con una vecchia Olivetti Lettera 32: sarebbe cambiato qualcosa se lo avesse fatto digitando al computer?
Forse sono un po' o.t., e me ne scuso: ma sentivo di dover condividere queste riflessioni.
Diego