Per raccontare faro' uso di un commento-presentazione preso dal web, giusto per cercare di rendere completo il reportage.
Muro Dipinto

L�arte si fa paesaggio urbano ed arreda i muri delle case, le strade e le piazze, dando luce ad ogni angolo ed aprendo suggestioni improvvise.
Anche questo � Dozza.

La prima edizione fu organizzata dalla Pro Loco nel 1960, da un�idea di Tommaso Seragnoli e grazie alla collaborazione di altri cittadini dozzesi quali Fernando Baroncini, Ennio Sangiorgi, Gino Gardi, Mario Guermandi e Gino Nereidi.

Da allora la manifestazione si � sempre pi� qualificata divenendo biennale d�arte moderna, nobilitata dalla partecipazione di importanti maestri della pittura, fra i quali Matta, Saetti, Sassu, Licata, Purificato, Brindisi, Sughi, Schweizer, Zancanaro, Frasnedi, Gagliardi, Mascellani e Zigaine.

Il �Muro Dipinto� lasci� infatti, ben presto, la formula dell�estemporanea indiscriminata e fu una delle prime rassegne italiane ad abolire premi e graduatorie per puntare al primato dell�artista rispetto alle tentazioni egemoniche della critica.

La storia del �Muro Dipinto� � quindi storia di artisti, o meglio di opere che vanno valutate per il loro valore intrinseco e non per la rispondenza a questa o quella tendenza, nella quale il tradizionale rapporto diretto citt�-artisti si consolida a beneficio del risultato complessivo.

Sono stati oltre 200 gli artisti che hanno preso parte alle 18 edizioni fin qui svolte, trasformando il borgo medievale in un vero e proprio museo a cielo aperto, con oltre 90 affreschi ad impreziosire le facciate delle case.

Un�edizione speciale del �Muro Dipinto� si � svolta nel 2000, nell�ambito di �Bologna capitale europea della Cultura�.

Spero di non avere esagerato nella quantita'.
Un saluto.