QUOTE(stb-5000 @ Jun 21 2007, 02:29 PM)

e bravo Marco non ti conoscevo sotto questo aspetto, mi stupisci sempre!
ne aprofitto per chiederti alcune informazioni sulle gare, sui regolamenti e sulle tecniche
- come si svolgono? ci sono passaggi obbligati? lunghezza e difficoltà del percorso, categorie
quando hai tempo ci dai un po' di informazioni?
grazie
La canoa ha 2 specialita': canoa da discesa e da slalom.
La prima consiste nel scendere un percoroso (mediamente dai 15 ai 25 minuti di gara) nel minor tempo possibile. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un torrente, con difficolta' varie (le rapide si catalogano con un grado che va dal primo grado al 5°). Tutto cio' che e' oltre il 5° e' inpraticabile con un kajak, ma alcuni si possono fare con le barche in polietilene, praticamente indistruttibili.
Oltre alla specialita' della discesa c'e' quella dello slalom. Su di un percorso di poche centinaia di metri vengono stesi dei cavi aerei da lato a lato ai quali sono collegate delle "paline" che penzolano a quasi filo acqua. Una coppia di paline identifica una porta. Ogni porta e' numerata in senso di percorrenza e con un identificativo che indica all'atleta come deve essere attraversata: in discesa normale, in risalita oppure in discesa ma con la barca girata al contrario. E' senza dubbio la disciplina piu' famosa e fu introdotta per la prima volta ai giochi olimpici in germania nel 1972 (mi pare) sul torrente vicino ad Augsburg non lontano da Monaco di Baviera. Fecero appositamente una diga per convogliare l'acqua in un canale artificiale con dossi e salti artificiali. E' tuttora esistente e molto bello per provare. Ha il vantaggio che, in caso di bagno, non si perde niente in quanto alla fine del canale c'e' una grata dove si puo' recuperare tutto

Le barche, poi sono di tipologia diversa. Il K1 e' una canoa (quella che usavo io) nella quale sta una sola persona seduta ed utilizza una pagaia che ha 2 pale, ruotate di 90 gradi. Poi esiste il K2 che prevede una barca guidata da 2 persone e con lo stesso tipo di pagaia.
Poi c'e' il C1 dove l'atleta sta sulle ginocchia ed utilizza una mezza pagaia, alternando la pagaiata a destra ed a sinistra. Ovviamente esiste anche il C2 che identifico come la disciplina piu' difficile.
K1, K2, C1 e C2 (con barche diverse) possono fare sia discesa che slalom. Le barche da slalom sono molto corte e molto piatte, devono girare molto facilmente e passare sotto le paline senza toccarle. Le barche da discesa, invece, hanno un volume molto maggiore e molta piu' direzionalita'. Tutte le barche in queste foto sono da discesa (ma sicuramente ci saranno negli stessi giorni anche i campionati di slalom).
Il peso delle barche ora credo sia sui 12 Kg per i K1 da discesa e sui 9 Kg per i K1 da slalom. Il materiale da circa 20 anni e' kevlar e carbonio tessuti ed impregnati con resine epossidihce. Le barche da discesa differiscno nei vari modelli per il volume in punta ed in coda e se a fondo piatto o tondo. Quelle a fondo tondo sono molto instabili ma girano meglio. Ogni 2 anni, in funzione del percorso scelto per i campionati del mondo, i costruttori studiano modelli che abbiano una buona volumetria per quel tipo di percorso. Fiumi con molta acqua richiedono grandi volumi, ovvero punte imponenti e grandi volumi anche in coda. Piu' la punta e' alta meno la barca salta tra le onde. Il volume alto serve per far uscire subito dall'onda la canoa, evitando cosi' di interrompere il ritmo della pagaiata (fattore molto importante).
Purtroppo le punte alte non girano un tubo ed a volte capita, soprattutto in prova, di incravattarsi, ovvero finire di taglio/traverso contro una roccia. E' una esperienza atroce perche' la barca non ha resistenza sui fianchi e la pressione dell'acqua la puo' piegare/schiacciare, imprigionando le gambe ed evitandoti di uscire. Se poi sei a testa in giu' capisci anche tu che la morte si possa raggiungere velocemente. Nel mio ultimo anno in nazionale, 2 donne della nazionale italiana morirono in un fiume in slovenia proprio per questo motivo.
I vantaggi dei materiali sono la leggerezza e la resistenza. Il carbonio, poi, e' molto rigido ma si taglia anche facilmente. Il kevlar non si taglia per niente ma pesa di piu'. Per facilitare lo scorrimento, ai miei tempi era d'uso mettere cera per pavimenti o parffina sulla barca per poi "tirarla" con un panno di lana. Si guadagnava abbastanza in velocita' e la barca tendeva a scivolare meglio sulle rocce. Ora non so se usi ancora farlo.
Negli ultimi anni di agonismo io mi facevo 3 allenamenti al giorno: uno alle 5 prima di andare a scuola (e lo facevo in barca), poi appena dopo pranzo (sempre in barca) e palestra nel tardo pomeriggio. E' capitato, per brevi periodi, di andare anche a nuotare dopo cena. Nei periodi piu' freddi si andava molto a correre e/o in bicicletta ed in inverno pieno molto sci di fondo (aiuta i dorsali, muscolatura fondamentale in canoa).
Le barche non hanno timone e si guidano con le gambe. Queste, nel caso del K1 e K2, sono bloccate dentro la barca da 2 legni chiamati "stecche" in modo che le gambe siano un tuttuno con la barca, dando a questa direzionalita'.
Nei C (C1 e C2) le gambe sono bloccate con delle cinghie.
Il mio ultimo K (che ho ancora) era particolarmente veloce e particolarmente instabile. La prima volta che ci salii sopra, nel girarmi e prendere la pagaia mi ribaltai

(e dire che non ero nuovo alla canoa in generale). Anche salire in barca non e' una cosa molto semplice e gran parte dell'equilibrio ne viene dall'uso della pagaia che e' sempre un punto di appoggio con l'acqua. E/o al limite si usa come fanno quei pazzi che attraversano su di un cavo sospeso nell'aria lunghi sapzi. Serve sempre per darsi equilibrio.
Se hai domande..... io sono qui.
ciao
.oesse.