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Gennaro64
come ovviare a questo?

provo a chiedere a voi piu esperti
ho notato che la macchina,D70, tende un pochino a sottoesporre in qualsiasi situazione, diciamo di qualche mezzo stop e piu.....
problema risolvibile in due secondi con la regolazione dei livelli una volta portate le foto sul pc....

mi conviene aggiungere il mezzo stop con la compensazione prima di scattare e lasciarlo fisso?

spero di essere stato chiaro



saluti
beneKILL
Sono stato sempre del parere che è la postproduzione sia da usare il meno possibile. Sulla mia D70 non sono mai incappato in problemi di sottoesposizione, tranne in rari casi in cui poveretta la comprendo benissimo...
Comunque sia, nei tuoi panni, cercherei di scattare la foto con la luce il più corretto possibile, in modo da intervenire il meno possibile in post, rischiando di degradare la qualità della foto stessa wink.gif
Gennaro64
magari in raw non si perde niente wink.gif

saluti
sergiobutta
Sono scuole di pensiero diverse. BeneKill non ama la postproduzione, la maggioranza degli utenti di questo forum ritiene sia meglio fotografare in raw, evitando di sovraesporre per non pelare le alte luci, magari sottoesponendo un pò, perchè i grigi medi si recuperano facilmente con capture. Ti consiglio quindi, di regolare al meglio la tua D70, ma, assolutamente, non sovraesporre. Impara l'uso di Capture o Photoshop, perchè la postproduzione serve anche per migliorare le tecniche di ripresa.
AndreaSalini
Per quanto mi riguarda invece gradisco molto il fatto che sottoesponga leggermente (cosa che ho notato anche io), visto che su tutti gli scatti faccio un lavoro in post produzione, preferisco uno scatto sottoesposto (difetto, come hai detto, tu facilmente "curabile") che con i bianchi bruciati (difetto "incurabile").

Se hai intenzione di lavorare sugli scatti in post produzione allora non compensare niente. Altrimenti setta tutto in modo da non dovermettere le mani sulla foto..... dipende solo da te e dal tempo che hai a disposizione! wink.gif

Ciao

Gennaro64
grazie siete stati molto chiari

non lo reputavo un problema ma una caratteristica dell'esposimetro wink.gif

senz'altro meglio sottoesposta che bruciata e poi non e che vengono nere laugh.gif
ma un pelino scure


saluti Gennaro
fr@nk
Vorrei aggiungere se mi permettete, anche un ulteriore consiglio:

per quello che concerne una corretta esposizione da valutare immediatamente dopo lo scatto sul monitor lcd della fotocamera(magari in presenza di forte luce che non ci permette di osservare bene la foto), è indispensabile una corretta interpretazione dell'istogramma, che se ben bilanciato, ci permette di valutare immediatamente se il risultato è più o meno ottimale (magari facendo più scatti).

L'istogramma non andrebbe mai sottovalutato, perchè in alcune condizioni è lìunico strumento che ci può essere d'aiuto.

Saluti! smile.gif
Gennaro64
QUOTE (frank..frank @ Jul 14 2004, 10:40 AM)

L'istogramma non andrebbe mai sottovalutato, perchè in alcune condizioni è lìunico strumento che ci può essere d'aiuto.


Infatti

guardo l'istogramma e va verso lo scuro
scarico la foto sul pc e bisogna aggiungere per arrivare all'esposizione ottimale
in molti casi un + 0,50/70 di esposizione
marcofranceschini
QUOTE (genman @ Jul 14 2004, 09:17 AM)
come ovviare a questo?

provo a chiedere a voi piu esperti
ho notato che la macchina,D70, tende un pochino a sottoesporre in qualsiasi situazione, diciamo di qualche mezzo stop e piu.....
problema risolvibile in due secondi con la regolazione dei livelli una volta portate le foto sul pc....

mi conviene aggiungere il mezzo stop con la compensazione prima di scattare e lasciarlo fisso?

spero di essere stato chiaro



saluti

Ciao Genman
probabilmente dovresti specificare in quali situazioni la tua D70 tende a sottoesporre,spiegando le modalità di lettura(spot,media,matrix) e quelle di esposizione(Program,Priorità,Manuale).Tranne nella situazione di Program/matrix ed in generale con la lettura matrix, in tutte le altre situazioni se l'immagine finale è sottoesposta o sovraesposta la colpa è solo del fotografo non della macchina. smile.gif
Puoi tranquillamente ovviare a questo inconveniente esattamente come si fa con le compatte che non consentono esposizioni in manuale,quindi compensando l'esposizione,ma senza lasciare la compensazione fissa ,non ha senso.... ogni immagine è differente da un'altra ed anche se inizialmente hai deciso di utilizzare la D70 sempre in Program/matrix e non vuoi avventurarti nello studiare e quindi nel comprendere come esporre correttamente con una reflex in manuale ,almeno studia,osserva la scena attraverso il mirino e cerca di interpretare le luci compensando + o - l'esposizione.
Buone foto
Marco
fr@nk
Tieni presente che la curva dell'istogramma sarebbe preferibile che avesse una tendenza verso la destra, senza tuttavia arrivare a perdere informazioni. Quindi, specie se scatti prevalentemente in JPEG ti conviene approntare le corrette correzioni di sovra/sotto esposizione direttamente in ripresa (facendo appunto più scatti). In condizioni di estremo contrasto tra luci ed ombre tuttavia, l'unico rimedio rimane quello di esporre per le altte luci e in postproduzione livellare (con il capture o photoshop) le ombre.

Ciao smile.gif
Gennaro64
Grazie a tutti delle indicazioni

x mmfr

hai centrato il problema wink.gif

il tutto si verifica con esposizione in program e lettura matrix
deduco dalla media della scena inquadrata una lettura perfetta alle alte luci per non perdere dettaglio con una conseguenza sottoesposizione LIEVE a tutta la foto

ancora grazie
dallostomauro
Io preferisco sottoesporre per non perdere dettagli nelle alte luci, ma è una scelta personale. I dettagli che si ricavano dalle zone ombrose in raw sono fenomenali, e mi danno la certezza di non buttare praticamente mai gli scatti.

Se vuoi ti posso mandare un esempio di cosa si ricava dalle ombre in raw
@lberto
QUOTE (dallostomauro @ Jul 14 2004, 11:07 AM)
Io preferisco sottoesporre per non perdere dettagli nelle alte luci, ma è una scelta personale. I dettagli che si ricavano dalle zone ombrose in raw sono fenomenali, e mi danno la certezza di non buttare praticamente mai gli scatti.

Se vuoi ti posso mandare un esempio di cosa si ricava dalle ombre in raw

Non bisogna dimenticare che il recupero delle ombre porta ad un aumento del rumore in quelle zone.
marcofranceschini
QUOTE (@lberto @ Jul 14 2004, 11:17 AM)

Non bisogna dimenticare che il recupero delle ombre porta ad un aumento del rumore in quelle zone.

Ciao @lberto,
è assolutamente vero quello che dici ,ma se non si esagera il rumore rimane accettabile e comunque io preferisco recuperare qualche dettaglio con un po' di rumore in zone d'ombra che ...le zone d'ombra senza alcun dettaglio.
Ciao
Marco
Scozzarella
La quantità di informazioni contenute in un file Raw permette di ottenere straordinari risultati in postproduzione.
Dalla mia esperienza, certamente comune a quella di molti altri, ho ricavato quanto segue:

1) la priorità massima occorre assegnarla al controllo delle alte luci. Dalle parti dell'immagine completamente bianche, bruciate, non si ricava nulla: la perdita di informazione è totale;
2) dalle ombre si può ricavare molto, senza per questo giustificare esposizioni troppo prudenziali, perchè "aprire le ombre" comporta pur sempre una, sia pur live, perdita di qualità;
3) lo schiarimento delle ombre diventa via via più problematico con il crescere della sensibilità impostata. A 200 ISO le ombre possono essere schiarite senza che appaia un apprezzabile rumore, e molto contenuto si presenta anche a 400 e persino a 640, ma da 800 in poi uno schiarimento importante lascia emergere un rumore non sempre sopportabile;
4) a proposito del rumore ho imparato a distinguere tra un rumore "grana" e un rumore "colore". Il rumore grana può anche essere il risultato di una precisa scelta fotografica, conferisce all'immagine matericità, ruvidità, tattilità. Cosa ben diversa è il rumore "colore", che introduce nell'immagine pixel colorati casuali.
E' soprattutto a questo tipo di rumore che ho imparato a prestare attenzione.
Occorre, quindi, capire qual è il soggetto in ombra. Un incarnato, ad esempio, ad elevata sensibilità e in ombra, rischia di diventare, una volta schairito, uno spruzzo di schegge colorate;
5)un aspetto da non trascurare è quello relativo al formato di destinazione delle nostre immagini. In condizioni estreme, nelle quali conta più il documento che non la qualità finale, si può anche scattare a 1600 e sottoesponendo. Oppure, se desideriamo stampare dei 10x15 o dei 13x18 non correremo troppi rischi schiarendo, anche con qualche forzatura, le ombre.


Angelo
marcofranceschini
Ciao Angelo sono d'accordo quasi con tutto ciò che hai postato,non mi convince tanto la parola "matericità" il cui significato sebbene riferito alla materia al reale, al concreto, al tangibile,accostata al concetto di grana fotografica forse è da interpretarsi come riferimento ad uno stile pittorico e dal momento che il contesto è decisamente fotografico non mi sento di condividerne il suo utilizzo...ma a parte questo piccolo particolare ,mi piacerebbe sottolineare ed al limite condividere ,il bisogno che sento di lasciare da parte ,per quanto possibile i tecnicismi esasperati che tolgono gran parte della creatività a ciascuno di noi.
Con questo non voglio assolutamente dire che ciò che hai scritto è sbagliato ,anzi e fin troppo corretto e dettagliato ,sicuramente è molto meglio conoscerla la tecnica per poi magari lasciarla da parte e seguire ogni tanto o sempre il proprio istinto creativo,ma l'esasperato tecnicismo è un rischio che comporta l'uso della tecnologia digitale nella fotografia.
Ultima cosa riguardo al rumore,alla grana,alla pixelatura ed a tutti quei nemici o presunti tali ,della perfezione assoluta. Qualche tempo fa discutendo sul forum di ingrandimenti esasperati ottenuti da file, sostenevo la "assoluta" necessità di avere qualità "assoluta" nella stampa sottolieneando ( sad.gif Fulmine.gif ) il ritardo del digitale nel confronti della pellicola.Pazienti amici mi suggerivano che in pochi casi mi sarei trovato a guardare una gigantografia da pochi centimetri e quindi introducevano una variabile relativa alla distanza di osservazione.
Per fortuna i nostri occhi sono molto più tolleranti rispetto all'idea di perfezione tecnica che il nostro stesso cervello ha sublimato e quindi si accontentano di non vedere (anche se ci sono ed in abbondanza smile.gif ) il rumore,la grana,il pixel,l'aberrazione etc.....

Ciao
Marco
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