Ciao Angelo sono d'accordo quasi con tutto ciò che hai postato,non mi convince tanto la parola "matericità" il cui significato sebbene riferito alla materia al reale, al concreto, al tangibile,accostata al concetto di grana fotografica forse è da interpretarsi come riferimento ad uno stile pittorico e dal momento che il contesto è decisamente fotografico non mi sento di condividerne il suo utilizzo...ma a parte questo piccolo particolare ,mi piacerebbe sottolineare ed al limite condividere ,il bisogno che sento di lasciare da parte ,per quanto possibile i tecnicismi esasperati che tolgono gran parte della creatività a ciascuno di noi.
Con questo non voglio assolutamente dire che ciò che hai scritto è sbagliato ,anzi e fin troppo corretto e dettagliato ,sicuramente è molto meglio conoscerla la tecnica per poi magari lasciarla da parte e seguire ogni tanto o sempre il proprio istinto creativo,ma l'esasperato tecnicismo è un rischio che comporta l'uso della tecnologia digitale nella fotografia.
Ultima cosa riguardo al rumore,alla grana,alla pixelatura ed a tutti quei nemici o presunti tali ,della perfezione assoluta. Qualche tempo fa discutendo sul forum di ingrandimenti esasperati ottenuti da file, sostenevo la "assoluta" necessità di avere qualità "assoluta" nella stampa sottolieneando (

) il ritardo del digitale nel confronti della pellicola.Pazienti amici mi suggerivano che in pochi casi mi sarei trovato a guardare una gigantografia da pochi centimetri e quindi introducevano una variabile relativa alla distanza di osservazione.
Per fortuna i nostri occhi sono molto più tolleranti rispetto all'idea di perfezione tecnica che il nostro stesso cervello ha sublimato e quindi si accontentano di non vedere (anche se ci sono ed in abbondanza

) il rumore,la grana,il pixel,l'aberrazione etc.....
Ciao
Marco