ma...
io penso che la fotografia sia un linguaggio (talmente) complesso troppo spesso "letto" con superficialità, ingannati forse da una bella-superficie molto pittorica...
in realtà come ogni linguaggio, va letto a seconda di determinate regole derivanti dal contesto in cui è inserito. Mi spiego:
prendete ad esempio la fotografia contemporanea (è il ramo che mi piace di più ) ... va a braccetto con l'arte contemporanea, reagisce a queste regole, viene quotata, fa storia, fa tendenza. alla biennale ci sono più fotografi che "pittori"...ebbene, i primi della lista, per me assoluti fuori classe, su parecchi forum non verrebbero compresi, finendo nella situazione un pò assurda

di "scandalizzarsi" (come è accaduto qui tempo fa) per andreas gursky, l'artista che usa la fotografia più quotato di oggi, e che già fa parte della storia dell'arte...errore? di certo nn si è letto il suo linguaggio con il vocabolario adeguato, fermandosi nenanche alla superficie, ma alla perizia "tecnica" ...
..contemporaneamente spesso sono elogiati i classici perfetti "tramonti" (noi tutti ne abbiamo di queste foto nei cassetti) che di certo ribadiscono una tecnica perfetta, ma che inrealtà oltra ad una perizia e gradevolezza non hanno un altro grado di lettura...le famose "cartoline"...
ancora, il reportage? è sempre fotografia ma risponde a tutt'altre letture. e poi la foto di moda, la foto scientifica...insomma ci sono maree di linguaggi, ognuno con un proprio pubblico ed un proprio perchè.
se ad un concorso di narrativa arrivasse un saggio scientifico, anche se scritto in corretto italiano, difficilmente potrebbe vincere, e nessuno rimarrebbe meravigliato, eppure entrambi si basano sulla grammatica italiana...
nella fotografia invece troppo spesso non si fa caso alla differenza di linguaggi dando per scontato che la fotografia sia quello che noi intendiamo per fotografia...
non so se sia il caso del concorso in questione, altrimenti