Mi sono svegliato prima degli altri, e non sono pi� riuscito a dormire. Non so perch�.
Mi sono alzato in silenzio, e ora sto camminando, avvolto nella luce del mattino, per una strada deserta, piena di pace, all'estrema periferia del villaggio.
Ed eccolo l�, tranquillo, silenzioso, pacifico... il cimitero.
Mi hanno sempre attirato, i cimiteri, mi sono sempre piaciuti. Sono luoghi speciali. E questo � il primo cimitero neozelandese di queste dimensioni che visito, sembra avere attirato i miei passi...
La Morte �, ormai da tempo, una specie di "compagna di viaggio", per me. Ma qui, oggi, � come se per la prima volta ne vedessi un aspetto che finora mi era rimasto nascosto, precluso.
E la porta me la apre questa tomba:

E' quella di una bambina, morta a solo 4 anni, a quel che riporta la lapide dopo aver dimostrato la sua fibra di lottatrice... Non � questo che mi colpisce. E' ci� che circonda la tomba. I giocattoli, le statuine, le fate di gesso, le girandole... Come se, per gli adulti, per chi � rimasto, fosse importante cercare di rendere allegra la morte di quella bambina, mettendole intorno cose che avrebbero probabilmente riempito di gioia e di meraviglia gli occhi della piccola.
Il tempo si � fermato, per lei, ma anche per loro. E la tristezza, il dolore, vengono proiettati su di lei... forse per renderli pi� sopportabili a loro, a chi � rimasto.
Mi viene in mente che forse le hanno continuato a portare i doni che non hanno potuto, o saputo, farle mentre era in vita... come per farle vivere dopo la morte gli anni e le gioie che non ha potuto vivere veramente. E improvvisamente posso sentire, dentro di me, il loro dolore, e al tempo stesso il loro amore... i loro dubbi, i rimpianti, fose i rimorsi, le domande rimaste senza risposta. "E se..." "E ora..."
E' una sensazione forte, e per me "nuova".
Mi chiedo quale sia veramente la storia che sta dietro questa tomba. E mi chiedo anche se lei, la bambina, stia "giocando", e dove... o se magari sia "cresciuta", diventata in qualche modo sconosciuto "adulta"... Come vedr�, lei, questi giocattoli e queste girandole, ora?
Proseguo il mio girovagare, ma adesso sono su una diversa sintonia... osservo le tombe con attenzione, scruto le date, cerco di "sentire" ci� che queste persone hanno lasciato dietro di s�.
E' un cimitero molto ordinato, questo. Lungo una "corsia", un'altra tomba colpisce la mia attenzione, quella a destra:

E' la tomba di una madre, sepolta con il figlio morto a meno di due mesi di et�... pochi anni prima della madre, a sua volta deceduta prima dei trent'anni. Che abbia voluto essere seppellita insieme al figlio, per restare con lui almeno nell'aldil�, dopo che nell'aldiqua le era stato negato? O forse, addirittura, per raggiungerlo, dopo che la perdita le aveva tolto il desiderio, la capacit�, di vivere? Non potr� mai saperlo, ma il dubbio mi rimane. Di nuovo, ci sono storie dietro questa tomba, che io posso soltanto immaginare... Domande che rimarranno per sempre senza una risposta.
Quante storie si nascondono in questo luogo, dietro queste pietre nere?

Ci sono persone di ogni et�, qui... e tutte le tombe di bambini hanno girandole e giocattoli. In questo caso, il piccolo pallone da rugby �, deve essere, uno di quei giocattoli che il bambino non ha fatto in tempo ad avere, ma il padre avrebbe voluto regalargli... per poi giocare con lui. Quanto gli sar� mancato, quel gioco? Come avr� superato questo vuoto, questa aspettativa, questo "investimento affettivo" che non ha potuto arrivare a compimento?

Ci sono tombe nelle quali marito e moglie hanno trovato finalmente il modo di stare insieme pacificamente, e mi immagino la loro vita, coi loro alti e bassi, le loro gioie e le loro difficolt�... Chiss� se � stato veramente cos�? E come sar�, ORA?

E altre persone, che hanno avuto una vita molto lunga, la cui tomba � pi� spoglia di altre, forse perch� non hanno lasciato niente di incompiuto, di non realizzato... Sar� davvero cos�?

Incontro anche intere famiglie... persone longeve, che hanno attraversato le generazioni insieme, e sono ancora una accanto all'altra... e mi viene da chiedermi che rapporti avessero, come fossero le loro vite, quali passioni e quali traguardi e quali sogni...

Ci sono centinaia, forse migliaia di storie, qui.

Storie che, forse, alcuni avrebbero voluto essere diverse.
Storie che, oggi, in qualche modo hanno incrociato la MIA storia.
Mi capita di pensare alla Vita come a un viaggio, in cui l'itinerario �, entro certi limiti, prefissato, e al tempo stesso ignoto. E magari, chiss�, quella che pensiamo essere la fine del viaggio � in realt� soltanto una soglia...
Mi chiedo, come spesso mi capita ultimamente, se in qualche modo la loro vita sia "proseguita", dove siano, cosa stiano facendo.
Mi chiedo, come mi capita sempre pi� spesso, come sar�, quando IO morir�.
...E mi viene in mente un personaggio, preso da una saga di libri per ragazzi... ragazzi di ogni et�.
Mi viene in mente una sua frase.
"Per una mente bene organizzata, la Morte non � altro che la prossima grande avventura"...

Cosa ci sar�, laggi�?
Riprendo il viaggio, mi rimetto in cammino.
Prima o poi ci arriver�, e sapr� quello che c'� da sapere.
E, intanto, vivo QUESTA avventura.
Davide