Trovandomi in una condizione di luogo e di tempo quasi ideale (il nord della Francia a metà settembre), mi sono organizzato il rientro in modo da mettere la mia Nikon D70 ed i suoi vetri (18-70 e 70-200 VR) nelle condizioni di recuperare, almeno parzialmente, la mancata partecipazione al meeting, compatibilmente con i limiti consentiti dall’operatore.
Le piogge che si concentravano sulla Bretagna, ci hanno consigliato di eliminanrla dal tour programmato, lasciando i Castelli della Loira ed aggiungendo la parte sud della Francia (Carcassonne, Arles, Avignone e Montecarlo).
Anche se in ritardo, Vi propongo questo mio primo life, certo che la bellezza dei posti visitati aiuterà a filtrare i difetti e non ultima la difficoltà di selezionare “poche” immagini, pur tentando con le stesse, di trasmettervi parte delle sensazioni impresse nella mia mente da questo viaggio intenso e piacevolissimo, forse anche perché vagamente “zingaresco”. Era infatti la prima volta che viaggiavo all’estero senza un itinerario preciso, senza prenotazioni e senza particolari vincoli temporali (anche se con l’idea di racchiudere il viaggio in 7/8 giorni).
Partiamo domenica 17 e, la sosta per la notte a Bourg en Bresse, dopo circa 600 km sotto la pioggia, consente al sole di raggiungerci.
Un mattiniero sguardo alla Cattedrale

e, ripartiamo per divorarci i restanti 500 km per Parigi.
Una “salade nicoise” in una delle tante piazzette semi-centrali,

un salto all’Ile de la Citè dove i rampanti parigini la fanno da padrone..

una immancabile Notre Dame,

e, ci accasciamo esausti in camera dopo una visita serale alla “signora Eiffel”.

Dopo la sistemazione definitiva delle valigie e del “nostro ragazzo”, io e mia moglie partiamo verso i Castelli della Loira.
L’arrivo al Castello di Chambord, sembra contraddire il meteo,

ma il sole torna ben presto a far valere le ragioni della D70


Arriviamo a Blois, dove l’albergatore ci propone una camera fin troppo regale..

e, il mattino successivo ci svegliamo in un ambiente nebbioso dal sapore antico

Riprendiamo la via e ci dirigiamo verso Chenonceaux.


Anche questo castello ed il suo parco ci lasciano senza parole, ma, senza annoiarvi con giardini, lascio a voi giudicare le cose più banali: le cucine

e la fauna

Ci trasferiamo attraverso un paesaggio incantevole a Tours, famosa per la sua Cattedrale conservata “non da cani” ..

Ripartiamo dirigendoci verso Carcassonne perennemente invasa dai turisti, ma dove un accurato studio dei tempi ci consente di visitare “La Citè” con una tranquillità serale veramente invidiabile,


incrociando quasi esclusivamente ombre del passato

Il mattino, dopo un’ulteriore visita, ripartiamo.
Arles è un passaggio obbligato e, l’Anfiteatro romano con i ragazzi che giocano a calcio nella piazza,

mi riporta alla mente ricordi di gioventù ed i racconti di Zio Pino (Zico53) lo scorso anno in Sicilia.
Alcuni turisti ci addolciscono la giornata,

prima di immergerci nel grande mercato del sabato.

Abbandoniamo anche Arles e raggiungiamo Avignone che si propone a noi con una musicalità ed una dolcezza papali..


La tappa finale, ce la giochiamo a Montecarlo,

dove constatiamo che, per essere all’altezza, ci vuole grande equilibrio..

quindi, consapevoli dei nostri limiti, riprendiamo la strada del ritorno.
Anche questo viaggio (sette alberghi in otto giorni) è giunto al termine e, superata Ventimiglia torniamo a godere delle agognate carissime autostrade con lavori in corso, di casa nostra che ci accolgono con i loro blocchi fino a casa.
Aspetto con piacere i Vostri commenti e critiche che, come sempre aiutano a migliorare la capacità di leggere (e scrivere con la fotografia) questo fantastico mondo pieno di umanità, natura e storia che, anche se così maltrattato, vale veramente la pena di conoscere ed imparare a rispettare.
FINE