QUOTE(Franco_ @ Feb 11 2007, 11:17 AM)

Il tempo di esposizione lo devi scegliere anche in base alle caratteristiche del soggetto (è fermo ? Si muove ? Il moto è veloce o lento ?) e al risultato che vuoi ottenere; ad esempio potresti voler congelare gli spruzzi di una cascata usando tempi veloci o dare la sensazione del movimento dell'acqua usando tempi lenti. Potresti voler congelare il movimento di una ballerina o dare l'idea del suo danzare...
Riguardo al diaframma: vuoi staccare il soggetto dallo sfondo oppure vuoi che sia chiaramente distinguibile un fiore in primo piano e le montagne in lontananza ?
La corretta esposizione è frutto di un compromesso: non è detto che sia sempre possibile avere una estesa profondità di campo e movimenti congelati oppure profondità di campo ridottissima e immagini con "mosso creativo".
Le regole di base sono semplicissime, ma per raggiungere il risultato desiderato ci vuole anche molta applicazione; fortunatamente con la fotografia digitale la sperimentazione costa poco...
Concludo consigliandoti anche la lettura del Corso sulla "Fotografia tradizionale" che trovi nella stessa sazione di quella indicata da margior

Leggendo ste righe sembra una fesseria... epuure....
La soluzione al problema se non ho capito male è il seguente.
Come linea di massima il tempo mi è dato dalla lunghezza focale.
Poi se il soggetto è in movimento e lo voglio congelare,abbasso il tempo di esp.,sennò lo alzo se voglio rendere bene il movimento.
Se il soggetto è statico il problema non si pone.
Guardando l'esposimetro quindi il diaframma viene un po' da sé poi...
Ricordandomi che se voglio diminuire il campo abbasso i diaframmi e faccio il contrario per aumentare i dettagli a fuoco posti su piani diversi.
Ovviamente devo sempre stare con l'esposimetro sullo 0.... oppure compensare con l' EV ....
Giusto?