Io sono un "tour leader" di viaggi nel mondo

,e credo che per viaggiare con noi la cosa più importante sia lo spirito di adattamento,perchè nel 90% dei casi il viaggio si svolge in modo "anomalo"rispetto al classico viaggio che intendiamo solitamente.
Quanto al fatto che il capogruppo debba fare l'organizzatore non è vero,il viaggio è organizzato dall'agenzia che ogni volta mi fornisce precise info su strade,alberghi,campeggi difficoltà incontrate da gruppi precedenti,ecc.
In base a questo io stilo un itinerario di massima che sia quello pubblicato sul sito o sul depliant dell'agenzia.Chiaro che ad ogni viaggio devo organizzare il tutto con grande anticipo salvo il mangiare ed il dormire che viene deciso sul posto di volta in volta insieme,e questo ci tengo a dirlo,al gruppo.
Ovvio che poi è successo anche a me di organizzare un trekking per poi scoprire sul posto che a causa dei forti acquazzoni il percorso era impraticabile,niente paura,se il "capo"è bravo (come me

)ha gia un'alternativa pronta...
L'imprevisto è comunque in agguato con qualunque tour operator...
Quindi i vantaggi sono un po quelli del classico viaggio "fai da te" nel senso che si visitano luoghi normalmente non raggiunti dai classici tour operator,si vive a più stretto contatto con le realtà locali scoprendo aspetti diversi dal solito.Gli svantaggi sono quelli della mancanza delle comodità offerte dai soliti tour operator,c'è a chi non disturba mentre altri non ci vogliono rinunciare.
Esempio veloce,mi è successo di non trovare da dormire per tutti e alle 23.00 stavamo ancora cercando un alberghetto,ho visto gente di oltre 60 anni senza alcun problema e ragazzi di 25-30 con crisi isteriche perchè non avevano ancora fatto la doccia.
Quindi se decidi di partire con "noi" devi avere un po lo spirito del "vagabondo"
Appassionatamente
Omar