QUOTE(tosk @ Oct 31 2006, 12:13 PM)

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Uscendo dal tema..anche Tasenka si sente troppo magra, ma in effetti se cominciamo a dire "che magra" o magari "che grassa", visto che spesso le modelle sono nostre care potrebbero un po' arrabbiarsi.
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Se mi permetti caro Tosk, vorrei ritornare su questo passo, secondo me liquidato troppo frettolosamente col timore che diventasse una critica rivolta alla "paziente" modella.
Siamo abbastanza maturi per capire che questa non è una critica al soggetto, ma piuttosto al fotografo Tosk.
Ti seguo da un po' e vedo la vulcanica voglia di scattare e postare, alla ricerca di dritte per una rapida crescita fotografica.
Sorvolerò sui difetti (nessuno ne è esente) di cromia, postura, illuminazione, taglio ... ne hai ricevuti già abbastanza di consigli in merito.
Vorrei fare una semplice riflessione sul progetto e sull'approccio alla sua realizzazione.
Fin quando si va per boschi, o comunque si scattano foto in esterno ad amiche, mogli o fidanzate, si possono accettare peccati veniali dettati dall'impossibilità di piegare le condizioni ambientali al nostro volere, o al fatto di prediligere l'immediatezza di uno scatto, alla perfezione asettica di una posa studiata.
Ma qui hai tentato un approccio diverso.
La sala di posa. Ed il discorso cambia.
Per realizzare foto che nulla hanno di casuale, non si deve lasciare nulla al caso.
Quindi per prima cosa il progetto e l'essere certi di avere l'indispensabile per realizzarlo.
Lo spazio adeguato, un set di illuminazione adatto alla figura intera, fondali adeguati ... ed il soggetto giusto.
Oppure, osservando il soggetto, come si trattasse di una cliente che viene nel tuo studio, cercare di capire e sottolineare il "carattere" della persona e/o del suo corpo, e su quello costruire lo scatto.
A quanto pare, sei partito "contaminato" da una bella immagine apparsa in questi giorni in questa sezione.
Ma ...
Non avendo lo spazio adeguato, l'illuminazioene e soprattutto non considerando che il soggetto non è adatto a trasmettere, con le rotondità evidenti nello scatto ispiratore, quella calda sensazione di valuttà, avresti dovuto dirottare su una diversa interpretazione del nudo.
In parole povere: se volevi rifarti a quell' esempio dovevi riflettere quali erano i parametri che avevano concorso alla sua realizzazione, e quali avresti potuto soddisfare per avvicinarti e superare l'esempio.
In più poi, hai aggiunto la variabile della desaturazione ... in antitesi con la sensazione di calore, rotondità ... desiderio, che quel genere di immagine avrebbe dovuto/voluto trasmettere.
Il mio consiglio che vale quel che vale?
Guarda meglio ciò che vuoi ritrarre ... in questo caso il nudo.
Considera le "curve" e gli "spigoli" ... sono egualmente belli, ma vanno trattati diversamente.
Questo ripeto non è una critica alla "persona soggetto" della foto ... ci mancherebbe altro.