Tutto è iniziato ieri mattina (domenica) alle 09,00. Esco di casa, bello gasato, con la mia D70 (kit obiettivo) su un braccio e il mio bel "Manfrottone" nuovo di pacca (a causa dell'assoluto inutilizzo nonostante i suoi sicuri 20 anni) sull'altro.
Appena fuori città mi dirigo con tranquillità verso una splendida collina verde che da circa un anno mi immagino di fotografare per via dell'aspetto originale conferitole dall'unico albero - un pino - presente su di essa in posizione decentrata. Beh, sono rimasto lì fino alle 12,30 alla caccia di quella foto che, a causa di una cronica mancanza di tempo e di mezzi (la D70 l'ho acquistata circa 1 mese fa) avevo sempre sognato di fare. Ve la faccio corta: di foto discrete che sono riuscito a tirar fuori......ce n'è soltanto una.....su 116...che scoglionamento!
Allora i quesiti che pongo sono i seguenti:

1) E' vero che per fotografare i paesaggi è meglio chiudere il più possibile il diaframma? Riguardo all'obiettivo incluso nel kit, di quanto è bene chiuderlo sto benedetto diaframma?!
2) Per poter, in un secondo momento, ingrandire uno scatto fino all'A3 è di rigore mantenere la sensibilità a 200 (credo ISO..!?) o ci si può spingere un pò più in su senza correre il rischio di rumori vari e/o artefatti?
3) Volendo (come ieri ho tentato disperatamente di fare) mettere a fuoco sia dei fiori - ragionevolmente vicini alla fotocamera - e la citata collina in lontananza, che cosa devo mettere a fuoco? La collina? I fiori? A "metà strada" tra collina e fiori? Conosco l'uso del pulsante della profondità di campo ma vorrei chiarirmi sul criterio di base da adottare.
4) Per il tempo di posa come mi regolo? E' vero che andare sotto alla soglia di 1/60 aumenta il rischio della presenza di rumore e/o altro?
5) Sempre riguardo allo zoom in questione: c'è qualcuno che lo conosce e/o lo ha testato (o magari ha letto di qualche test MTF al riguardo) che sa darmi delle informazioni sulla resa in termini di nitidezza d'immagine? Eventualmente rispetto a questo obiettivo (rimanendo sempre nel campo degli zoom s'intende) quale potrebbe essere, secondo voi, un'alternativa che possa rappresentare un buon passo avanti soprattutto in termini di nitidezza?
6) Avendo fatto uno scatto a 1/60 a F25, posso rienermi soddisfatto se nel cielo della foto ho individuato circa 8 pallini neri riferibili, credo, a della polvere presente sul sensore? E' normale che succeda di questo avendo utilizzato la macchina (acquistata nuova) per quattro volte al massimo in zone certamente non sporchissime?

Spero vivamente che qualcuno tra le molte persone competenti che frequentano questo forum mi di delle risposte, anche perché non vorrei correre il rischio di ripetere in continuazione gli stessi errori....!!!

Grazie a tutti


Benny

Guarda, a me lo zoom in dotazione sembra valga molto più del suo costo.
Prova a dare un'occhiata alle mie foto e vedrai che di cavolate da parte dell'obiettivo non ce ne sono, da parte mia si....
Io ho scattato anche con tempi superiori al secondo e non ho notato artefatti...
Ciao,Diego

L'attrezzatura che tu hai a disposizione è eccellente.
La fotografia di paesaggi non è semplice e l'uso della profondità di campo gioca un ruolo fondamentale. Essa è, sostanzialmente, l'ampiezza della porzione di spazio a fuoco prima e dopo del punto su cui TU hai puntato il fuoco.

Quindi: con diaframmi molto aperti hai profondità di campo limitate (è a fuoco solo la zono da te messa a fuoco e poco più. Molto usato per i ritratti, nei quali si preferisce mettere a fuoco il soggetto e sfumare il resto dell'immagine)
Con diaframmi molto chiusi hai profondità di campo ampie (è a fuoco un'ampia zona prima e dopo il punto di messa a fuoco.)

Quindi, per fotografare i fiori in primo piano e avere anche la collina a fuoco acresti dovuto chiudere il diaframma e provare con il tasto della profondità di campo il risultato..

Occhio però: a chiusure del diaframma corrisponde, ovviamente, perdità di luminosità, quindi la necessità di tempi lunghi... Che possono generarti sgradevoli effetti mosso... Cavalletto indispensabile...

Per il resto... Buon diveritmento!

Ciao!

In merito alla profondità di campo tieni presente che generalmente si estende per 1/3 davanti al piano di messa a fuoco e per 2/3 dietro.
Nel tuo caso se metti a fuoco il fiore, tutta la profondità di campo davanti al piano focale rimane inutilizzata.
Non puoi chiaramente avere a fuoco tutto, a meno che non usi il foro stenopeico, ma puoi raggiungere il compromesso utilizzando il pulsante di controllo della profondità di campo.
Personalmente trovavo molto più comoda l'indicazione della profondità di campo in relazione al diaframma riportata sugli obiettivi di vecchio stampo.
Credo che due calcoli siano sempre possibili ma sono necessarie le indicazioni della casa.

Secondo me l'errore più grave che hai fatto è stata l'ora... per il paesaggio le ore ideali sono alla mattina presto (ore 6.00) o al tramonto... questo perchè la luce è più radente e i toni molto caldi, inoltre potrebbe andarti di lusso e beccare un tramonto o un alba particolarmente suggestivo.

Diaframma chiuso, secondo la regola dell'iperfocale (Cos'è l'iperfocale) e tanti scatti con impostazioni diverse, oppure pochi in RAW e una sana postelaborazione con Capture.

A proposito dell'iperfocale (e della profondità di campo) c'è un buon programmino (fcalc, con una ricerca sicuro lo becchi) che puoi scaricarti per fare delle prove, dagli un'occhiata.

Matteo dice una gran cosa che è alla base della fotografia di paesaggio: una buona luce è essenziale. Le migliori luci all'alba (e poco dopo) e al tramonto (e poco prima) e, con un po' di fortuna e tempismo anche durante giornate nuvolose e/o piovose.
Non preoccuparti se i tempi vanno al di sotto di 1/60, vai a ISO 200 (o i più bassi che puoi impostare), chiudi il diaframma, usa SEMPRE il cavalletto e, in assenza dello scatto remoto, usa l'autoscatto. Non so se la D70 e le digireflex hanno un noise reduction: se c'è e usi tempi lunghi ti conviene attivarlo.

Utilizza SEMPRE il RAW ed effettua tre scatti a differenti esposizioni in modo da centrare la migliore.

Una domanda: ma in che cosa non ti hanno soddisfatto le altre 116 foto?

Per il resto... una buona dose di pazienza, preparati a rimanere a bocca asciutta se hai in mente uno scatto e non riesci a realizzarlo a causa del tempo

Ciao!
Gio'

QUOTE

Allora i quesiti che pongo sono i seguenti:

Rispondo passo passo:

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1) E' vero che per fotografare i paesaggi è meglio chiudere il più possibile il diaframma? Riguardo all'obiettivo incluso nel kit, di quanto è bene chiuderlo sto benedetto diaframma?!

Non sempre: le ottiche in genere danno il meglio di sé in termini di nitidezza (e questo è quanto serve per i paesaggi) con diaframma tra f8 e f16. Oltre ricominciano a perdere qualità. La profondità di campo, a f16, dovrebbe essere più che sufficiente...

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2) Per poter, in un secondo momento, ingrandire uno scatto fino all'A3 è di rigore mantenere la sensibilità a 200 (credo ISO..!?) o ci si può spingere un pò più in su senza correre il rischio di rumori vari e/o artefatti?

Se hai il treppiede, che problemi hai ad usare la snesibilità minore anche a tempi molto lunghi?

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3) Volendo (come ieri ho tentato disperatamente di fare) mettere a fuoco sia dei fiori - ragionevolmente vicini alla fotocamera - e la citata collina in lontananza, che cosa devo mettere a fuoco? La collina? I fiori? A "metà strada" tra collina e fiori? Conosco l'uso del pulsante della profondità di campo ma vorrei chiarirmi sul criterio di base da adottare.

Consiglio da chi foto di questo genere da anni: disattiva l'AF e metti a fuoco manualmente: se vuoi tutto a fuoco, metti a fuoco il soggetto più vicino con diaframma molto chiuso e verifica sempre la pdc prima di scattare, potrebbe non essere sufficiente: in tal caso allontana il punto di messa a fuoco e riverifica: il paesaggio sta fermo, puoi permetterti di perdere tempo

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4) Per il tempo di posa come mi regolo? E' vero che andare sotto alla soglia di 1/60 aumenta il rischio della presenza di rumore e/o altro?

Hai il treppiede? Benissimo, priorità di diaframma e scatto flessibile (o autoscatto che non vuoi dissanguarti per un cavetto). Il tempo lascialo alla macchina. Sotto il 1/60 di secondo (ma più in generale al di sotto di un tempo pari all'inverso della lunghezza focale per tele) si rischia il mosso.

Per le due rimanenti domande ci sono migliaia di altre risposte sul forum, abbia la pazienza di non farmi ripetere risposte già date

Cari amici del forum, sapete che vi dico? Che è veramente bello partecipare alle vostre discussioni, ed è ancor più bello collegarsi a solo poche ore di distanza dalla formulazione dei propri "angoscianti" quesiti ed accorgersi delle tante, competenti ed utili risposte pervenute! Veramente una gran bella sorpresa!!
Grazie di cuore a tutti voi. Vi farò sapere al più presto dei miei nuovi "esperimenti" se avrete ancora la bontà di ascoltarmi, e ancor più, di rispondermi.

A presto


Benny

P.S. Riguardo alla domanda "in che cosa non ti hanno soddisfatto le altre 116 foto?" fattami da Giò...beh...devo dire in una serie di aspetti, ma soprattutto nella resa cromatica (poi mi sono reso conto che, forse, sarebbe stato il caso di effettuare un bilanciamento del bianco manuale) e nella messa a fuoco (nonostante la "stazza" del cavalletto credo che l'effetto del vento sia stato importante).
Un particolare: in genere con gli obiettivi Nikkor della mia FM2 (un 105/F2,5 e un Micro F2,8) se volevo andare su "infinito" mi bastava portare a fondo scala la ghiera della messa a fuoco. Sull'obiettivo in dotazione al kit della mia D70 impostato sulla messa a fuoco manuale, la famosa collina (distante da me almeno 1 Km) l'ho messa a fuoco non proprio a fondo scala. E' come se, diversamente dai miei vecchi obiettivi, alla messa a fuoco su infinito facesse seguito un'ulteriore minuscolo tragitto della ghiera (responsabile però di un altrettanto minuscolo fuori fuoco) prima di arrivare al consueto fine corsa...è normale?

QUOTE (Benny @ May 11 2004, 08:54 PM)

Sull'obiettivo in dotazione al kit della mia D70 impostato sulla messa a fuoco manuale, la famosa collina (distante da me almeno 1 Km) l'ho messa a fuoco non proprio a fondo scala. E' come se, diversamente dai miei vecchi obiettivi, alla messa a fuoco su infinito facesse seguito un'ulteriore minuscolo tragitto della ghiera (responsabile però di un altrettanto minuscolo fuori fuoco) prima di arrivare al consueto fine corsa...è normale?

Si, è normale, sulle digitali il fondo scala non corrisponde all'infinito... non so darti la spiegazione tecnica del perchè, suppongo sia legata al fattore di moltiplicazione del sensore.

E' una cosa che ho notato anche su un'ottica non "digitale" montata su f65, il sigma 70-300 ED.
Ho messo a fuoco manualmente la luna, mi sembrava fosse da "infinito fondo scala", invece...
Boh? Mistero...

Gio'

QUOTE (matteoganora @ May 12 2004, 08:52 AM)

QUOTE (Benny @ May 11 2004, 08:54 PM) Sull'obiettivo in dotazione al kit della mia D70 impostato sulla messa a fuoco manuale, la famosa collina (distante da me almeno 1 Km) l'ho messa a fuoco non proprio a fondo scala. E' come se, diversamente dai miei vecchi obiettivi, alla messa a fuoco su infinito facesse seguito un'ulteriore minuscolo tragitto della ghiera (responsabile però di un altrettanto minuscolo fuori fuoco) prima di arrivare al consueto fine corsa...è normale?  Si, è normale, sulle digitali il fondo scala non corrisponde all'infinito... non so darti la spiegazione tecnica del perchè, suppongo sia legata al fattore di moltiplicazione del sensore.

Credo che l'Ing. Maio l'abbia spiegato in altro post. Serve per lasciare un pò di gioco all'autofocus.