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luigi67
Volevo acquistare delle pile ricaricabili stilo AA non per la fotografia ma per tutte quelle cose che ormai anche in casa vanno a pile,telecomandi,timer,radiosveglie,luci di emergenza ...e in questo periodo anche le luci di Natale messicano.gif

ho trovato una discussione nel forum ma non volevo tirare su quella, è del 2012...metto il link qui, https://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=261988
così i moderatori possono chiuderla ...e magari proseguire con questa


ho già un carica batterie e 4 stilo,acquistati qualche anno fa,...premetto che sono molto ignorante in questa materia e quindi le batterie che ho sono da 4800 maH,che non so neanche cosa vuol dire,ma ho letto in giro e sembra che quel numero sia uguale a una truffa hmmm.gif ...beh,quando avete finito di ridere laugh.gif ,mi potete dare qualche consiglio serio biggrin.gif
come ho scritto sopra non mi servono per uso intenso,più che altro mi serve la durata


Saluti,Gigi
t_raffaele
QUOTE(luigi67 @ Dec 13 2019, 02:36 PM) *
Volevo acquistare delle pile ricaricabili stilo AA non per la fotografia ma per tutte quelle cose che ormai anche in casa vanno a pile,telecomandi,timer,radiosveglie,luci di emergenza ...e in questo periodo anche le luci di Natale messicano.gif

ho trovato una discussione nel forum ma non volevo tirare su quella, è del 2012...metto il link qui, https://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=261988
così i moderatori possono chiuderla ...e magari proseguire con questa
ho già un carica batterie e 4 stilo,acquistati qualche anno fa,...premetto che sono molto ignorante in questa materia e quindi le batterie che ho sono da 4800 maH,che non so neanche cosa vuol dire,ma ho letto in giro e sembra che quel numero sia uguale a una truffa hmmm.gif ...beh,quando avete finito di ridere laugh.gif ,mi potete dare qualche consiglio serio biggrin.gif
come ho scritto sopra non mi servono per uso intenso,più che altro mi serve la durata
Saluti,Gigi


Duacell/Energizer/panasonic. Senza entrare nello specifico, per gli utilizzi in casa, vanno bene tutte e tre le marche wink.gif
Luca C.
Ti consiglio le Panasonic Eneloop.
Le uso ormai da anni, quelle bianche (1900mAh), sia sulla radio (che ascolto tutti i giorni) che per il flash.
Sono "di lunga durata", ovvero non tendono a scaricarsi se non le usi, diversamente da altre di maggior amperaggio (che invece tendono a scaricarsi da sole nel tempo, anche se non le usi). Questo le rende secondo me più adatte agli usi che hai indicato.

Luca

Tony_@
Consiglio anch'io le Panasonic Eneloop, vai tranquillo.

Cerco di spiegarti qualcosa con parole povere e comprensibili anche dai non esperti:

I " mAh " (milliAmpere / ora) stanno ad indicare la capacità delle batterie, cioè la quantità di energia che esse possono immagazzinare.

La quantità di energia immagazzinata poi può essere restituita molto lentamente oppure velocemente secondo necessità.
Ad esempio, i Led assorbono spesso pochi milliAmpere e richiedono poca corrente (come l'acqua che scorre piano) ma certe apparecchiature elettroniche hanno bisogno di molti milliAmpere (mA) e subito (come un fiume in piena), per esempio gli speedlight per potersi ricaricare velocemente.

Batterie di grande capacità (mAh) ma mediocri possono non essere in grado di cedere correnti elevate, mentre batterie di qualità sono in grado di rilasciare correnti elevate anche se la loro capacità è inferiore.

ATTENZIONE però che alcuni brand spiattellano capacità assolutamente NON veritiere e capita spesso che i mAh dichiarati siano assolutamente fasulli.
In questo caso, sotto test controllati con correnti costanti rapportate al tempo prima della loro scarica, si scopre che i 4800 mAh pubblicizzati in realtà sono meno della metà.
Per me, su batterie AA Ni-MH, 4800 mAh sono fuori logica per la tecnologia attuale, almeno per quanto ne so io.

Personalmente da alcuni anni uso queste batterie Eneloop Panasonic bianche praticamente per tutto, speedlight compresi e mai ne sono rimasto deluso, sia nel formato AA che AAA, ci sono anche le PRO nere che dicono siano meglio per le correnti che possono erogare ma hanno una durata nel tempo e un n° di possibili ricariche inferiore.
Io ne ho mai avuto bisogno e uso quelle bianche anche per gli speedlight, piccoli utensili datati ma potenti, lampade, giocattoli, e nmila altre cose.

Ultimo appunto:
la stragrande quantità di batterie vendute indicano "fino a" ... mAh, quindi la capacità massima dichiarata, sulle Eneloop Panasonic è invece indicata la capacità (mAh) garantita, cioè la minima possibile con batterie in buono stato e sono capacità che si sono rivelate veritiere nei miei test controllati.

Bye,
Tony.
luigi67
Grazie a tutti per i consigli e le spiegazioni, mi rimane un ultimo dubbio,il carica batterie che ho per con 4 posti funziona anche se inserisco solo 2 o 3 pile?

saluti,Gigi
gtd
QUOTE(luigi67 @ Dec 14 2019, 12:28 PM) *
Grazie a tutti per i consigli e le spiegazioni, mi rimane un ultimo dubbio,il carica batterie che ho per con 4 posti funziona anche se inserisco solo 2 o 3 pile?

saluti,Gigi

Dipende dal carica batterie. Se alla prima stilo che metti già si accende un led dovrebbe caricarle singolarmente. Altrimenti forse si accende alla seconda e allora vuol dire che carica a coppie.
In tal caso è meglio, dicevano, che le due pile sia ugualmente scariche e della stessa marca e capacità...
Ambasciator non porta pena
gtd
QUOTE(gtd @ Dec 14 2019, 12:51 PM) *
Dipende dal carica batterie. Se alla prima stilo che metti già si accende un led dovrebbe caricarle singolarmente. Altrimenti forse si accende alla seconda e allora vuol dire che carica a coppie.
In tal caso è meglio, dicevano, che le due pile sia ugualmente scariche e della stessa marca e capacità...
Ambasciator non porta pena

... e attenzione che non sua un caricabatterie (non credo) di 30 anni fa x batterie al nichel cadmio solo, in quel caso non puoi mettere le meno vetuste ai metal idruri di cui si è parlato finora
davidebaroni
QUOTE(luigi67 @ Dec 14 2019, 12:28 PM) *
Grazie a tutti per i consigli e le spiegazioni, mi rimane un ultimo dubbio,il carica batterie che ho per con 4 posti funziona anche se inserisco solo 2 o 3 pile?

saluti,Gigi

A questo ti rispondo io, avendo avuto lo stesso problema... rolleyes.gif
PARE che una grande maggioranza, se non la totalità, dei caricabatterie "standard" funzionino solo con "coppie" di batterie... Visto che io le uso soprattutto per una torcia da testa che utilizza TRE pile mi trovavo sempre con una pila "zoppa". Ed ecco venire in soccorso la solita Amazon, dove ho trovato un caricabatterie che funziona con 1, 2, 3 o 4 pile... Peccato che non funzioni con le 9 volt (dovrebbe, ma non lo fa). Ma per AA e AAA va da dio. smile.gif
Dovresti verificare se il tuo funziona solo per coppie o no. Con marca e modello dovrebbe essere semplice... Cercalo su Amazon e vai a vedere le "domande con risposta" messicano.gif
luigi67
QUOTE(davidebaroni @ Dec 14 2019, 01:41 PM) *
A questo ti rispondo io, avendo avuto lo stesso problema... rolleyes.gif
PARE che una grande maggioranza, se non la totalità, dei caricabatterie "standard" funzionino solo con "coppie" di batterie... Visto che io le uso soprattutto per una torcia da testa che utilizza TRE pile mi trovavo sempre con una pila "zoppa". Ed ecco venire in soccorso la solita Amazon, dove ho trovato un caricabatterie che funziona con 1, 2, 3 o 4 pile... Peccato che non funzioni con le 9 volt (dovrebbe, ma non lo fa). Ma per AA e AAA va da dio. smile.gif
Dovresti verificare se il tuo funziona solo per coppie o no. Con marca e modello dovrebbe essere semplice... Cercalo su Amazon e vai a vedere le "domande con risposta" messicano.gif


Hai ragione Davide,a volte basta leggere i dettagli del prodotto,sono andato a ripescare l'ordine fatto lo scorso anno e c'è scritto così" E' possibile caricare fino a un mino di 2 pile contemporaneamente e un max di 4,ma non è possibile caricare pile singolarmente." ...quindi non mi resta che provare con 3 messicano.gif

Saluti,Gigi


Mauro Orlando
Panasonic Eneloop mantengono la carica per lungo tempo e io prendo solo quelle.
Tony_@
Gigi, dai un occhio a questi 2 caricabatterie che io conosco bene e uso da tempo:

Technoline BC 1000N (ASIN B079FVDPSW) = Piccolo e comodo da poggiare ovunque ma solo per stilo Ni-MH (e Ni-CD ???) formato AA e AAA

oppure

Zanflare C4 (ASIN B078RLHB9T) = un po' più ingombrante ma ci carichi qualsiasi stilo, dalle Ni-MH, Ni-Cd, AA, AAA, alle Li-ion 18650 22650 26650 e simili (batterie che stanno per soppiantare le Ni-MH e vengono montate su moltissimi dispositivi di generazione recente).
Quest'ultimo riconosce automaticamente il tipo di batteria inserita, poi carica di conseguenza.

Entrambi possono ricaricare 1, 2, 3, o 4 batterie senza preoccuparsi del numero e di metterle in uno slot piuttosto che in un altro.

Ho più esemplari di entrambi e posso permettermi di consigliarli perchè li conosco ma se dovessi scegliere in futuro, opterei senza remore per il secondo che tra l'altro costa meno e mi sembra più affidabile.

Se vai in Amazzonia li trovi facilmente fornendo come riferimento l'alfanumerico dopo ASIN che ho messo tra parentesi wink.gif .

Bye,
Tony.,


sarogriso
Mi associo al coro Eneloop bianche da 1900, ne ho diverse da alcuni anni e ancora non ne ho buttata una, Pollice.gif
fullerenium2
QUOTE(Tony_@ @ Dec 15 2019, 12:54 AM) *
Gigi, dai un occhio a questi 2 caricabatterie che io conosco bene e uso da tempo:

Technoline BC 1000N (ASIN B079FVDPSW) = Piccolo e comodo da poggiare ovunque ma solo per stilo Ni-MH (e Ni-CD ???) formato AA e AAA

oppure

Zanflare C4 (ASIN B078RLHB9T) = un po' più ingombrante ma ci carichi qualsiasi stilo, dalle Ni-MH, Ni-Cd, AA, AAA, alle Li-ion 18650 22650 26650 e simili (batterie che stanno per soppiantare le Ni-MH e vengono montate su moltissimi dispositivi di generazione recente).
Quest'ultimo riconosce automaticamente il tipo di batteria inserita, poi carica di conseguenza.

Entrambi possono ricaricare 1, 2, 3, o 4 batterie senza preoccuparsi del numero e di metterle in uno slot piuttosto che in un altro.

Ho più esemplari di entrambi e posso permettermi di consigliarli perchè li conosco ma se dovessi scegliere in futuro, opterei senza remore per il secondo che tra l'altro costa meno e mi sembra più affidabile.

Se vai in Amazzonia li trovi facilmente fornendo come riferimento l'alfanumerico dopo ASIN che ho messo tra parentesi wink.gif .

Bye,
Tony.,

Questo come lo vedi dall’amazzonia? 4008496773510 - 57677
Per poco più di 20 euro regalano caricatore e 4 batterie!

Io ho le Varta perché le pagai molto poco, però le Eneloop sono le migliori. Le bianche per uso quotidiano su qualsiasi dispositivo e le nere Pro per uso intensivo.
Non le ho mai provate però è quello che si dice in giro.

Ora però ve la faccio io una domanda. Con le pile Varta (dichiarate 2500 mA), quando le uso con un flash sb28, se il flash va a piena potenza o se devo fare degli scatti in successione (ed il flash non è a piena potenza), noto che il flash muore... devo aspettare perché si ricarichi.
Quindi è colpa del flash che è tecnologicamente indietro o delle pile che non sono in grado di fornire energia di picco nonostante l’alta capacità dichiarata?
Con le eneloop posso usare più in scioltezza il flash con scatti a raffica?
Grazie.
_Lucky_
QUOTE(fullerenium2 @ Dec 15 2019, 08:05 AM) *
Questo come lo vedi dall’amazzonia? 4008496773510 - 57677

Lo vedo piuttosto "basic" ...... ed inoltre non specificano se e' un 4 canali o un due canali, quindi probabilmente carica solo coppie di batterie (praticamente le due batterie sono messe in serie, quindi quella con la resistenza interna minore vede una tensione minore ai suoi capi mentre l'altra con la resistenza interna maggiore vede una tensione piu' alta, col risultato che la carica non e' uguale nelle due batterie....), e con una sola corrente di ricarica per tutte e quattro.
Meglio rivolgersi a qualcosa di piu' avanzato, come i Technoline indicati da Tony, che hanno quattro canali completamente indipendenti, varie correnti di ricarica, funzione di refresh e via dicendo.
Personalmente, tra i vari caricabatterie, oltre a due LaCrosse (praticamente identici), ho anche un Technoline BC700 e mi ci trovo bene. wink.gif
Tony_@
QUOTE(fullerenium2 @ Dec 15 2019, 08:05 AM) *
Questo come lo vedi dall’amazzonia? 4008496773510 - 57677
............................................
............. Con le pile Varta (dichiarate 2500 mA), quando le uso con un flash sb28, se il flash va a piena potenza o se devo fare degli scatti in successione (ed il flash non è a piena potenza), noto che il flash muore... devo aspettare perché si ricarichi.
Quindi è colpa del flash che è tecnologicamente indietro o delle pile che non sono in grado di fornire energia di picco nonostante l’alta capacità dichiarata?
Con le eneloop posso usare più in scioltezza il flash con scatti a raffica?
Grazie.

mmmm hmmm.gif quel caricabatterie non mi convince, più o meno per gli stessi motivi che ti ha descritto _lucky_ ma con un appunto:

se le batterie sono in serie vengono attraversate tutte dalla stessa corrente e la carica è uguale per tutte.
Il fatto che una poi restituisce più o meno energia dell'altra dipende dal grado di usura del singolo elemento, cioè dalla capacità di trattenere l'energia che gli è stata "spinta dentro".
Normalmente batterie usurate hanno resistenza interna maggiore e sono in grado di trattenere meno energia.
Batterie buone dello stesso lotto di produzione si assomigliano molto tra loro (raramente sono perfettamente uguali, proprio come le auto dello stesso modello/versione), mentre quelle mediocri spesso differiscono molto l'una dall'altra e questo gioca un ruolo estremamente negativo e le danneggia facilmente.

Se non hai problemi di ingombro (180 x 100 x 38 mm), tra quelli che ho proposto di guardare scegli il Zanflare C4 (ASIN B078RLHB9T), ha funzioni ci carica, scarica, test e rinfresco + display che visualizza volt, mA, resistenza interna (l'altro non l'ha ed è come il LaCrosse che _lucky_ ti ha citato) e tempo di ricarica indipendenti per ogni singolo elemento..
Inoltre, oltre le AA e AAA, potrà ricaricarti le batterie Li-ion 18650 22650 26650 e simili che, se non le hai ancora provate, vedrai che a breve ti capiterà di usarle, stanno diventando d'uso sempre più comune.
Puoi ricaricare tutte le stilo menzionate anche da presa 12 Volt dell'auto con il cavo in dotazione.
Con le Li-ion cariche inserite nello/negli slot può fare anche da power bank 5 Volt USB per altri dispositivi qualora ce ne fosse mai bisogno.
--------------------------------------------------------------
Per il secondo quesito:
ogni speedligh ha un grosso condensatore interno che funge da serbatoio di energia. Se viene richiesta poca energia si svuota lentamente (lampi a bassa potenza) se ne è richiesta molta si svuota velocemente (lampi a piena potenza). Se è richiesta poca energia ma in rapida successione ... si svuota o non si svuota secondo le caratteristiche delle batterie che "riempiono il serbatoio" (condensatore).
Le batterie sono il rubinetto di carico del serbatoio. Se il rubinetto è poco aperto (batterie che erogano poca corrente) il serbatoio farà presto a svuotarsi e bisognerà attendere un po', se il rubinetto è tutto aperto (batterie buone in grado di fornire molta corrente) si potrà chiedere di più in uscita perchè sarà immessa in ingresso molta corrente che mantiene un buon livello di riempimento del serbatoio.
A tutto però c'è un limite oltre il quale non è possibile andare, e questo limite è stabilito dalla circuiteria di controllo interna del flash (limitatore di corrente) che è un po' come un tubo che oltre un certo limite non riesce a far passare acqua (corrente) e la frena per non causare danni.

Quindi dipende tutto da qualità batterie, richiesta di energia, da stato fisico del condensatore (se è deteriorato non potrà dare il meglio di se) ed infine da nmila altri fattori (guasti circuiteria del flash, ecc).

Personalmente penso che con le Eneloop potrai ottenere migliori prestazioni dal tuo speedlight ma non potrai pretendere l'infinito smile.gif

Aloha Isola.gif
Tony.

fullerenium2
Tutto chiaro.
Non mi è chiaro se capita anche a voi che il flash abbia lunghi tempi di attesa. Io vedo in TV che i fotoreporter scattano flash a raffica come se non ci fosse un domani ma senza blackout.
Sicuramente il mio sb28 è vecchio.... ma volevo le vostre impressioni.
_Lucky_
QUOTE(Tony_@ @ Dec 17 2019, 01:44 AM) *
se le batterie sono in serie vengono attraversate tutte dalla stessa corrente e la carica è uguale per tutte.
Il fatto che una poi restituisce più o meno energia dell'altra dipende dal grado di usura del singolo elemento, cioè dalla capacità di trattenere l'energia che gli è stata "spinta dentro".
Normalmente batterie usurate hanno resistenza interna maggiore e sono in grado di trattenere meno energia.

E' vero quel che dici Tony, ma anche no..... tongue.gif
Prendiamo il caso di una batteria in buone condizioni messa in serie con una che invece e' in pessime condizioni.
Nella maggior parte di quei caricabatterie economici, la carica viene effettuata semplicemente a corrente costante, con un timer che "taglia" l'alimentazione dopo un tempo prestabilito, ed infatti la durata della ricarica praticamente non cambia sia che inserisci batterie completamente scariche, che batterie mezze cariche (almeno quei tre o quattro, di marche diverse, che possiedo ancora ma non uso piu', funzionano tutti cosi...), e questo perche' non c'e' un controllo della tensione raggiunta ai capi di ogni batteria (essendo in serie....) deputato ad interrompere la carica al raggiungimento della tensione corretta ai capi della singola batteria, ma viene semplicemente considerata la somma totale (mA x t) dei mA "spinti dentro"... una generica batteria di amperaggio "medio". Inoltre, generalmente, la tensione ai capi di ogni canale di ricarica e' all'incirca pari a 2xVcc dove Vcc= tensione di finale di carica di una singola batteria, e questo per evitare di correre il rischio di portare la tensione delle due batterie oltre il valore massimo prescritto dai datasheet (questo sempre perche' manca il controllo della tensione per ogni singola batteria...). Ora, se una batteria ha una resistenza interna molto bassa mentre l'altra ha una resistenza interna molto alta, banalmente per la legge di Ohm, la tensione ai capi della batteria in pessime condizioni potrebbe salire cosi' tanto che la tensione di alimentazione del canale non e' piu' sufficiente per consentire di far scorrere tutta la corrente di carica prevista, e cosi' alla fine, la corrente circolante nel canale e' inferiore a quella prevista..... col risultato che la batteria buona si carica solo parzialmente, e quella in pessime condizioni viene alimentata con una tensione piu' alta di quella nominale, danneggiandosi ulteriormente. smile.gif
Luciano
Luciov
Ciao Luciano e Tony,
riprendo e mi permetto di riassumere con altre parole i vostri interventi perché, essendo molto stimolanti per me, hanno suscitato la mia attenzione.
Un generatore ideale di tensione è una macchina elettrica capace di imporre la sua tensione qualunque sia il carico da alimentare, un generatore ideale di corrente impone invece la sua corrente indipendentemente dal carico.
Un generatore reale di tensione lo si può pensare come un generatore ideale con in serie una resistenza: quanto più essa è piccola tanto più il generatore reale tende a quello ideale. Dualmente un generatore reale di corrente lo si può pensare come un generatore ideale con in parallelo una resistenza molto grande, al limite infinita.
Quando si caricano due batterie in serie la corrente di carica è rigorosamente la stessa in virtù del tipo di collegamento. Mettere due batterie in serie equivale, dal punto di vista della resistenza equivalente, ad una serie di due resistenze. Questo significa che, mettendo in serie due resistenze di cui una molto maggiore dell’altra, la corrente ivi circolante è sostanzialmente imposta dalla resistenza maggiore. Per questo motivo non è mai buona cosa caricare in serie due batterie, ciò che fanno i caricabatterie “semplici”. Un buon caricabatterie deve disporre di canali di carica separati, uno per ciascuna batteria. Tipicamente interrompono la carica quando la derivata della tensione diventa negativa, si dicono “ a –dV/dt”. Questo perché quando la batteria ha raggiunto il 100% di capacità reale la tensione tende a scendere (si tratta di qualche millivolt). Il micro interno sente la variazione in negativo e interrompe la carica.
La corrente di carica non è mai costante bensì è un PWM (Pulse With Modulation) per non stressare troppo le batterie. Quando la batteria raggiunge la massima carica il caricatore riduce il duty del PWM entrando in uno stato di “mantenimento” (trickle mode). Di solito hanno dispositivi di protezione, tramite termocoppie, che interrompono la carica se le batterie si scaldano troppo.
In conclusione batterie buone caricate solo ed esclusivamente con caricabatterie buoni.
rolleyes.gif
Ottima serata,
Lucio
_Lucky_
QUOTE(Luciov @ Dec 17 2019, 06:32 PM) *
Tipicamente interrompono la carica quando la derivata della tensione diventa negativa, si dicono “ a –dV/dt”. Questo perché quando la batteria ha raggiunto il 100% di capacità reale la tensione tende a scendere (si tratta di qualche millivolt). Il micro interno sente la variazione in negativo e interrompe la carica.
La corrente di carica non è mai costante bensì è un PWM (Pulse With Modulation) per non stressare troppo le batterie. Quando la batteria raggiunge la massima carica il caricatore riduce il duty del PWM entrando in uno stato di “mantenimento” (trickle mode).

Perfetto Lucio. Non mi ero dilungato per non spostare troppo l'argomento della discussione, ma e' esattamente cosi' che deve funzionare un buon caricabatterie smile.gif
Mi associo alla esortazione di utilizzare solo buone batterie e buoni caricabatterie
Tony_@
Pollice.gif Pollice.gif rolleyes.gif

Tony.
sarogriso
QUOTE(Luciov @ Dec 17 2019, 06:32 PM) *
Quando si caricano due batterie in serie la corrente di carica è rigorosamente la stessa in virtù del tipo di collegamento. Mettere due batterie in serie equivale, dal punto di vista della resistenza equivalente, ad una serie di due resistenze. Questo significa che, mettendo in serie due resistenze di cui una molto maggiore dell’altra, la corrente ivi circolante è sostanzialmente imposta dalla resistenza maggiore. Per questo motivo non è mai buona cosa caricare in serie due batterie, ciò che fanno i caricabatterie “semplici”. Un buon caricabatterie deve disporre di canali di carica separati, uno per ciascuna batteria. Tipicamente interrompono la carica quando la derivata della tensione diventa negativa, si dicono “ a –dV/dt”. Questo perché quando la batteria ha raggiunto il 100% di capacità reale la tensione tende a scendere (si tratta di qualche millivolt). Il micro interno sente la variazione in negativo e interrompe la carica.


Premetto che non ho mai aperto nessun carica batteria per cui la butto li a pratica, ne posseggo di diversi tipi sia a posto singolo che a due/quattro posti, mi sfugge come le batterie possano essere disposte in serie visto che in quello a posti multipli ne posso usare anche meno, in questo caso saltando dei posti il circuito si troverebbe interrotto e senza continuità,
per questo mi verrebbe da dire che i collegamenti per evitare questo dovrebbero essere in parallelo, oppure ho mal interpretato. smile.gif

Ciao
Saro
Tony_@
QUOTE(sarogriso @ Dec 18 2019, 06:25 PM) *
..... mi sfugge come le batterie possano essere disposte in serie visto che in quello a posti multipli ne posso usare anche meno, in questo caso saltando dei posti il circuito si troverebbe interrotto e senza continuità,
per questo mi verrebbe da dire che i collegamenti per evitare questo dovrebbero essere in parallelo, oppure ho mal interpretato. smile.gif

Ciao
Saro

Esatto rolleyes.gif

Le batterie sono messe in serie in caricabatterie in cui vanno occupati più di uno slot per far partire la ricarica altrimenti non entrano in funzione.
I migliori caricabatterie hanno controller separati per ogni singolo slot e in questi puoi occupare tutti o solo parte di essi senza preoccuparti di quali fruire.
Questi ultimi (ad esempio il Zanflare C4) non pongono le batterie né in serie né in parallelo ma controllano ogni singolo elemento anche se diverso dagli altri occupanti qualsiasi essi siano. Addirittura puoi ricaricare stilo Ni-MH 1,2 volt e Li-ion (3,7 volt o simili) contemporaneamente usando slot diversi.
La descrizione che ha fatto Lucio è perfetta, forse un po' troppo tecnica per essere compresa da coloro che non masticano elettronica tutti i giorni ma (ripeto) perfetta e ben dettagliata.

Nel mio post più sopra avevo scritto:

... se le batterie sono in serie vengono attraversate tutte dalla stessa corrente e la carica è uguale per tutte.
Il fatto che una poi restituisce più o meno energia dell'altra dipende dal grado di usura del singolo elemento, cioè dalla capacità di trattenere l'energia che gli è stata "spinta dentro".....

Analizzando ciò che avevo scritto si può notare che NON affermo che le batterie saranno cariche, ma solo che esse ricevono la stessa carica (ricevono, NON conservano) poca o tanta che sia e ne restituiranno ogniuna tanta quanta ne avranno saputo mantenere, quindi secondo la loro qualità /usura.

Non sono un insegnante, quindi potrei aver usato una terminologia inappropriata, cerco però di riuscire a farmi comprendere anche dal neofita e, non per ultimo, potrebbe sfuggirmi qualcosa (accetto volentieri critiche e precisazioni purché costruttive).

Buon proseguimento a tutti,
bye,
Tony.
sarogriso
QUOTE(Tony_@ @ Dec 19 2019, 01:06 AM) *
Non sono un insegnante, quindi potrei aver usato una terminologia inappropriata, cerco però di riuscire a farmi comprendere anche dal neofita e, non per ultimo, potrebbe sfuggirmi qualcosa (accetto volentieri critiche e precisazioni purché costruttive).

Buon proseguimento a tutti,
bye,
Tony.


Manco io Tony sono un insegnante, le mie nozioni elettriche risalgono alle superiori all'istituto Industria Artigianato del 73 biggrin.gif per cui non sono certo in grado di descrivere come è costruito un moderno caricabatterie, il mio intervento voleva solamente evidenziare come un carica batterie perché mi funzioni ci debba riempire tutti gli slot lo vedrei come una trappola, tongue.gif , i miei non sono certo gli ultimi ritrovati ma per esempio quelli che uso per i pannelli led o piccoli monitor caricano da singole o contemporaneamente le NP-F550 da 2200 e le NP-F970 da 6600 con ovviamente tempi diversi dove gli indicatori mostrano le diverse percentuali di carica effettuata.
Ciao
Saro
Luciov
QUOTE(sarogriso @ Dec 18 2019, 06:25 PM) *
Premetto che non ho mai aperto nessun carica batteria per cui la butto li a pratica, ne posseggo di diversi tipi sia a posto singolo che a due/quattro posti, mi sfugge come le batterie possano essere disposte in serie visto che in quello a posti multipli ne posso usare anche meno, in questo caso saltando dei posti il circuito si troverebbe interrotto e senza continuità,
per questo mi verrebbe da dire che i collegamenti per evitare questo dovrebbero essere in parallelo, oppure ho mal interpretato. smile.gif

Ciao
Saro

Ciao Saro,
il mio intervento era sostanzialmente rivolto a spiegare perché non è buona cosa utilizzare caricabatterie che caricano le batterie in serie mentre invece è consigliabile, per non dire obbligatorio rolleyes.gif , usare quelli a canali separati, proprio come quelli cui ti riferisci tu.
I primi sono più semplici e anche poco "intelligenti", hanno dispositivi che abbassano la tensione di alimentazione, un raddrizzatore (magari a singolo diodo... hmmm.gif ) e una resistore di limitazione. Tutto qui.
Quelli buoni NON caricano in serie ma separatamente e una per volta. I collegamenti al loro interno non sono in serie ma, diciamo un "pseudo-parallelo". Mi spiego meglio: la sorgente di energia è unica, viene collegata alle varie batterie una alla volta tramite un multiplexer. Questo è una macchina elettronica che può avere un ingresso ma n-uscite, in pratica "commuta" il suo ingresso su una uscita alla volta fino a che le spazzola tutte, poi riprende il ciclo. Tutto questo molte volte al secondo.
Per capire come funziona un multiplexer pensiamo ad un semplice commutatore rotativo con un ingresso ma con più uscite: immaginiamo di ruotare la manopola velocemente sì da "smistare" alternativamente il suo ingresso sulle varie uscite.
L'intelligenza è data da un microprocessore che tratta le batterie, una alla volta, in modo diverso l'una dall'altra a seconda della loro carica o del loro stato, adattando l'unica fonte di energia alle diverse batterie ma sempre una per volta ed indipendentemente l'una dall'altra.
Quello segnalato dal buon Tony addirittura può caricare una batteria mentre ne testa o ne scarica un'altra. smile.gif Confesso che dopo aver visto le sue caratteristiche ci ho già fatto un pensiero... biggrin.gif
Buona giornata e a presto,
Lucio

_Lucky_
QUOTE(sarogriso @ Dec 18 2019, 06:25 PM) *
Premetto che non ho mai aperto nessun carica batteria per cui la butto li a pratica, ne posseggo di diversi tipi sia a posto singolo che a due/quattro posti, mi sfugge come le batterie possano essere disposte in serie visto che in quello a posti multipli ne posso usare anche meno, in questo caso saltando dei posti il circuito si troverebbe interrotto e senza continuità,

Ciao Saro, molti di quei caricabatterie economici a quattro posti hanno solo due canali, costituiti rispettivamente dagli slot 1-2 messi in serie e dagli slot 3-4 messi in serie, per cui se non riempi tutti e due gli slot del canale, il processo di carica non parte, proprio perche' il circuito e' interrotto come dici tu, mancando la batteria nel successivo slot. Probabimente quelli a quattro posti che hai tu, hanno quattro canali e non due. wink.gif
Luciano

P.S. Tony, ci tengo a chiarire che la mia non era assolutamente una critica a quanto hai scritto: ho solo voluto precisare cosa puo' succedere mettendo a caricare in serie due batterie che hanno una resistenza interna molto diversa tra loro...... smile.gif
Salutoni, Luciano
Tony_@
Tranquillo Luciano, ho letto volentieri la Vostre righe che, tra l'altro, mi rispolverano concetti che, conosciuti e/o intuibili con un po' di ragionamento, è sempre bene tenere presenti.

C'è stato un periodo nella mia vita in cui ero attivo come radioamatore (IK2 IQN) che mi relazionavo con altri esperti in elettronica e, avendone io stesso interesse, mi cimentavo in autocostruzioni obbistiche, nonché di alimentatori e caricabatterie per ponti ripetitori che dovevano rimanere sempre accesi in caso di interruzione di rete 230 volts c.a. perché usati spesso dalla protezione civile.
Ma quelle erano batterie al piombo ed erano altri tempi smile.gif
Li ricordo con piacere.

Un salutone anche a te, a Lucio e a tutti gli altri,
Tony.
Luciov
Grazie Tony,
ricambio il tuo saluto e ne approfitto per farti i miei auguri di Buon Natale.
rolleyes.gif
Roberto Raggi
Panasonic eneplo costano un pochino ma sono le migliori
F.Giuffra
Cari amici, compagni di passione,
non sono un tecnico ma un medico ammalato di sb Nikon e perciò oso dare qualche consiglio pratico su come potenziarne la carica.

Un metodo è comprare una batteria da antifurto da 6v, ce ne sono di infinite dimensioni e quindi capacità ma pure peso ed ingombro. Bisogna fare con un cavo un collegamento con due false pile da inserire nei flash, magari si possono mettere degli attacchi rapidi, interruttori, una custodia da pochi euro da compattina, ecc.
Il vantaggio è che si può avere una carica virtualmente illimitata, basta scegliere un “mattone” della dimensione necessaria, si può piazzare il flash con una batteria idonea in un punto magari scomodo, come in alto su un palo di una sfilata, e dimenticarsene potendolo comandare a distanza senza dover andare più a cambiare le batterie. Costa poco. Lo svantaggio è che non ha un condensatore ma sfrutta quello del flash che alla lunga si SCALDA. Richiede l'acquisto di un suo caricatore, poco costoso.

Un altro metodo più professionale è comprare un dispositivo che ha creato la Nikon anni fa, una scatoletta che contiene 8 batterie supplementari con un cavo che si collega alla presa tripolare anteriore del SB.
Il vantaggio è che è relativamente piccolo, poco più grande i 8 batterie AA, ha la possibilità di aggancio sotto la camera con la presa per il cavalletto oppure grazie ad una custodia in dotazione alla cintura dei pantaloni, per non appesantire la camera, o dove si vuole. Non elimina le 4 batterie interne ma le affianca e sopratutto ha un condensatore suo perciò non sfrutta quello del flash che scalda meno e può fare più raffiche. Il tempo di ricarica tra gli scatti ne giova quanto la durata, non richiede di fare cavi strani col fai da te, si può ricaricare facilmente con altre batterie AA, se lo si vuole lasciare in un posto scomodo si può alimentare con della batterie da antifurto, come nel caso precedente ,abbinando i due sistemi assieme.
Lo svantaggio è che il modello Nikon ha un costo considerevole ed infatti i cinesi lo hanno subito clonato con successo, non essendo un dispositivo dalla grande complessità tecnologica, rendendolo accessibile a tutti.
Tony_@
Quello delle batterie al piombo è il metodo che usavo con il mio Metz CT4 a torcia; allora avevo batterie da 8 volt pb gel di Accu Italia che andavano alla grande sia con il flash che per i palmari ricetrasmittenti.
Ora uso (ne sono sempre ben fornito) batterie dello stesso tipo da 12 volt per gli illuminatori a LED in luce continua e per nmila altre applicazioni sia in ambito fotografico che per altro, tra cui gruppi di continuità, illuminazione a LED in campeggio, ecc.
Quando mi serve tensione inferiore mi creo qualche accrocchio e me la stabilizzo a 9, 8, 6, 5 ... ecc. volts con dei regolatori di tensione.
Per gli speedlight non uso più quel sistema per una questione di comodità e perché quasi mai vado di flash a raffica ... però rimane una strada percorribile (quella della batteria pb) qualora occorra.
Per ora uso Eneloop e son contento, unico lato negativo è quello dell'effetto memoria se non si scaricano a fondo, effetto meno marcato che nelle Ni-CD ma da tenere in considerazione.

Buone feste a tutti e alle prossime Isola.gif ,
Tony.
F.Giuffra
Ho sempre preso quelle dalla potenza nominale maggiore, pensando fossero migliori, anche se più costose, e verificate con il Lacrosse che nelle marche serie di solito conferma abbastanza i valori dichiarati, mai nelle pile senza marca che dichiarano valori assurdi.

Poi ho cominciato a nutrire dei dubbi quando ho letto che per avere maggior amperaggio riducono la riserva di catodo rendendo minore la vita delle batterie, cioè che dopo un minor numero di cicli perdono capacità. Non so se perdano carica dopo un inutilizzo minore.

Qualcuno ha delle conoscenze in merito da condividere?

Grazie a tutti.
fullerenium2
Ma com’è che i radioamatori finiscono sempre ad occuparsi anche di fotografia? Se non sbaglio anche Elio lo era.
Ero nella zona IK6 ... ma non ho mai preso il patentino perché ero appena adolescente ma piratavo nella banda dei 10 metri in USB con collegamenti internazionali e mi piaceva fare SWL sulla 2 metri e 40 metri (o giù di lì) con antenne (tipo dipolo) e radio di fortuna.
A suo tempo non c’era internet o le chat ed avevo trovato un modo per “viaggiare” messicano.gif
Ma c’era già chi trasmetteva dei piccoli pacchetti di informazioni packet radio via etere alle BBS... e mi sembrava roba fantascientifica con quei VIC20 :-)

Dopo questa divagazione, chiedo a Giuffra se con i suoi flash riesce a fare delle raffiche usando le normali batterie eneloop. Io col vecchio SB28 la raffica di fleciate alla fotoreporter non sono mai riuscito a farle. Dipende dalle mie pile che non erogano potenza in fretta, dal flash che è vecchio o perché la potenza di emissione del lampo è forte?
sarogriso
So bene che il titolo della discussione era riferito alle stilo ma non volevo aprire una ulteriore discussione visto che sempre si tratta di batterie ricaricabili per uso fotografico,
in questo mio caso visto che la discussione è frequentata da esperti in materia vorrei se fosse possibile qualche chiarimento relativo alle CR-123 ovviamente ricaricabili, da un po' di anni ne uso una decina e precisamente le Uniross 600 mA - 3V con i suoi caricabatterie originali e devo dire che sono durate parecchi anni ma ora cominciano a perdere efficenza,

trovarle identiche ho visto si fa fatica e sul sito della casa manco ci sono più mentre sui vari negozi on-line si trova di tutto e di più ma i miei dubbi arrivano dal voltaggio dichiarato, ci sono modelli con dichiarati i 3V e altre i 3,7 V, quelle ricaricabili con meno amperaggio mentre quelle usa e getta con amperaggi ben maggiori,

anche le mie originali Uniross sono marcate 3V ma dopo caricate misurano 3,75V ( misurate con voltmetro digitale esatto ), ora i miei dubbi sono: quelle da 3V sono uguali a quelle con dichiarati i 3,7V oppure se poi prendo quelle da 3,7V dopo caricate me le ritrovo oltre i 4V?

in pratica le ho sempre usate da anni dentro il nikon SU-800 e dentro gli SB-R200 dove il manuale specifica appunto di usare le CR-123 da 3V ma gli 0,7V in più che ho sempre immesso non hanno mai fatto alcun danno ma non vorrei che superando ipoteticamente i 4V arrivasse qualche fumata rolleyes.gif , se qualcuno avesse magari caricato di quelle con dichiarato i 3,7V potesse dare una occhiata al voltaggio reale mi farebbe un grosso favore visto che di quel voltaggio in commercio ce ne sono parecchie, i miei dubbi nascono dal fatto che per entrambi i voltaggi dichiarati viene riportata sempre la stessa sigla CR-123 alcune con una A finale ma che non le separa per il differente voltaggio.

Grazie per le eventuali informazioni.

Ciao

Saro
Luciov
Ciao Saro,
una cella al litio presenta una tensione nominale di circa 3.7V che scende a 2.8-3.0 quando è scarica mentre sale 4.0 quando è carica.
Non ho mai utilizzato le CR123 con o senza la A finale ma posso dire qualcosa di "pratico" circa le CR2:
[
  • CR2 Beghelli: 3.7 volt nominali 260mAh, cariche arrivano a 4.0
  • CR2 Ultrafire: 3.7 V 800mAh, cariche arrivano a 4.0
  • CANON NB-6L: 3.7V 1000mAh (equipaggiano una compatta), cariche arrivano a 4.0
Le prime due le ho utilizzate su una F75 (due in serie = 8.0V completamente cariche) e NON è mai successo niente.
C'è anche da aggiungere che misurandone la tensione "a vuoto" con un voltmetro digitale (elevata impedenza di ingresso) ne misuriamo la "differenza di potenziale" (d.d.p).; se potessimo fare la misura sotto carico, detta "forza elettro-motrice" (f.e.m), probabilmente misureremmo qualche mV in meno in virtù del fatto che, sotto carico, vi è una leggera caduta di potenziale dovuta alla corrente circolante.
In conclusione starei tranquillo rolleyes.gif
Colgo l'occasione per augurare buon 2020 smile.gif
sarogriso
Grazie Luciov per la interessante spiegazione,
leggendo il riferimento al voltmetro digitale per curiosità ho provato ha leggere la tensione su una stessa batteria con un voltmetro ad ago che avevo messo via da parecchi anni, il classico vecchio Microtest della ICE tongue.gif che però funziona ancora bene, quest'ultimo da una lettura di 0,2 V inferiore rispetto al digitale e l'ago è correttamente azzerato,
allora dopo le rassicurazioni prenderò sicuramente delle CR-123 indirizzandomi solo sulla bontà.

Ciao e buon fine anno. Pollice.gif
Luciov
Pollice.gif
Il tester ad ago utilizza una galvanometro: misuratore di corrente basato su una bobina mobile immersa in un campo magnetico generato da un magnete statico (calamita) il cui movimento è contrastato da una mola di richiamo opportunamente tarata.
Quando nella bobina scorre corrente si crea un altro campo magnetico che si sovrappone a quello statico, l'effetto è una rotazione del sistema bobina-ago calettato sull'asse della stessa. La punta dell'ago fornisce la lettura su una scala graduata.
La bobina, però, assorbe una piccola corrente, tanto piccola quanto più è piccola la sua impedenza. Nei tester analogici si parla ohm/volt per indicare appunto l'impedenza della bobina ovvero la sua capacità di perturbare la misura. Essa deve essere molto elevata, al limite infinita (se fosse infinita la bobina non assorbirebbe corrente e quindi non si muoverebbe però… hmmm.gif )
Io ho un vecchio ma pur sempre giovane ICE 680R la cui impedenza è 20000ohm/Volt. Significa che per ogni volt misurato la bobina presenta una resistenza di 20000ohm e quindi vi scorre una corrente di 1/20000 ampere. I tester digitali hanno impedenza d'ingresso dell'ordine di 1-10 megaohm quindi perturbano meno la misura. In questo senso sono più precisi.
Gran parte della precisione del tester a lancetta (analogico) dipendeva dalla bravura del misurista: lancetta correttamente a "zero" in posizione di riposo, misura eseguita con un occhio solo traguardando la lancetta con la sua immagine riflessa nello specchio sottostante (per evitare errore di parallasse), capacità di apprezzare la mezza divisione di scala.
Le ossa me le sono fatte sul tester analogico, ora gli affianco un moderno FLUKE ma l'analogico ha ancora il suo fascino e in certi casi mi è indispensabile. Stessa nostalgia della pellicola.
Lucio

sarogriso
QUOTE(Luciov @ Dec 30 2019, 05:28 PM) *
Gran parte della precisione del tester a lancetta (analogico) dipendeva dalla bravura del misurista: lancetta correttamente a "zero" in posizione di riposo, misura eseguita con un occhio solo traguardando la lancetta con la sua immagine riflessa nello specchio sottostante (per evitare errore di parallasse), capacità di apprezzare la mezza divisione di scala.
Le ossa me le sono fatte sul tester analogico, ora gli affianco un moderno FLUKE ma l'analogico ha ancora il suo fascino e in certi casi mi è indispensabile.

Ricordi di anni passati a scuola, tanti. cool.gif
fullerenium2
... che carini, grazie per i consigli grazie.gif
Tony_@
QUOTE(Luciov @ Dec 30 2019, 05:28 PM) *
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Il tester ad ago utilizza una galvanometro: misuratore di corrente basato .......
....... Le ossa me le sono fatte sul tester analogico, ora gli affianco un moderno FLUKE ma l'analogico ha ancora il suo fascino e in certi casi mi è indispensabile. Stessa nostalgia della pellicola.

Lucio, che piacere leggere le tue righe (!!!) mi sembra di tornare indietro di alcuni decenni quando con i miei 2 (ancora funzionanti) ICE 680R (quinta e sesta serie) mi cimentavo in circuiterie allora fatte di resistenze, condensatori, diodi, trasformatori, regolatori di tensione e/o corrente, ecc, ecc.
Gli integrati multipin erano ... roba da professionisti e poco venivano usati dai comuni mortali come me.
Ho ancora anche un ICE 680G e un Wattmetro da usare in abbinamento agli anzidetti tester analogici.
..... ma ora anch'io uso spesso tester digitali senza abbandonare le vecchie (funzionanti) reliquie.

Tanto di cappello Lucio, spiegazione da urlo sugli analizzatori universali "a lancetta" smile.gif ; rispolverare le memorie piacevoli del passato fa bene all'anima e al corpo.

Grazie !!!
Tony.

PS: colgo l'occasione per augurare un FELICE ANNO NUOVO A TUTTI Pollice.gif Pollice.gif
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