QUOTE(F.Giuffra @ Nov 12 2016, 10:44 PM)

Nel medioevo il 90% della popolazione lavorava la terra per mantenere a stento il popolo, ora il 10% lavora la terra con le macchine e gli altri fanno universit�, ospedali, spettacoli, divertimenti.
Nel futuro i robot faranno tutto, il problema sar� se il frutto del lavoro, chiunque lo faccia, sar� distribuito a tutti o se solo pochissimi saranno sempre pi� ricchi e gli altri sempre pi� poveri finch� per reazione scoppieranno rivolte, dittature, guerre, come � successo prima delle guerre mondiali e come sta succedendo ora.
Ma per ora sono contrario al reddito di cittadinanza, meglio un salario in cambio di lavoro dignitosamente pagato. Abbiamo bisogno di investire in ricercatori, asili, mettere in sicurezza il territorio, le opere d'arte, eccetera.
Perch� l'Italia dalle ceneri della guerra, senza pi� una fabbrica, una strada, con l'analfabetismo e la prostituzione minorile � diventata la quinta potenza mondiale con un boom ininterrotto e poi improvvisamente con l'entrata nell'�urolager � finita nei pigs, nei maiali, gli italiani improvvisamente sono diventati tutti pigri, incapaci, tutti criccacastacurruzione,,, oppure � successo qualcosa di terribile?
Lo stato stampava carta e in cambio noi creavamo ricchezza reale, pi� lo stato diventava ricco grazie al nostro lavoro pi� stampava e la ricchezza aumentava per tutti in un circolo virtuoso senza fine.
Ma poi alcuni speculatori hanno deciso di rubare il portafogli allo stato, si sono comprati la zecca, la banca d'Italia che � diventata di propriet� privata con due bugie formidabili, cio� dicendo che se lo stato stampava soldi poi si aveva l'inflazione ed aumentava il debito pubblico che poi i nostri figli avrebbero dovuto pagare!
Quindi il problema non � il robot, distruggendo i trattori e usando delle zappe o peggio dei cucchiaini non creeremmo ricchezza e lavoro per tutti, il problema � politico! E tutti dobbiamo rimetterci a fare politica per difendere la nostra libert� e benessere, � gi� tardi.
L'Eurolager ci ha fatto molto pi� bene che male, con qualcuno che si fece prendere cos� di sorpresa dalla crisi saremmo finiti veramente a terra e a pezzi senza "scudo". Solo che dai lager (giustificatissimi) bisogna uscire raddrizzandosi e non dire che era meglio rubare e truffare. Il nostro problema � sempre stato il medio management (oggi leggasi: IL management), oggi portato sugli scudi e invece gretto e limitato alla strada sotto i piedi, incapace di fare qualcosa di nuovo. A seguire la politica, che sta perdendo troppo tempo in litigi e attriti.
I tecnici erano eccellenti prima del 2000, poi dopo il 3+2, le paghe inferiori ai neo-ingegneri con la conseguente demotivazione e impreparazione, la risicatezza di tecnologia e software (che non entrano nel conto economico e non vengono di solito portate a garanzia, se non lo sapete) necessario per aumentare la produzione, i ricarichi esosi di distribuzione e intermediari ci hanno ridotto cos�, la burocrazia incombe e non capisce il significato della nuova tecnologia (i nuovi appalti non sono n� sicuri, ne rapidi...).
Solo che le microimprese, i faccendieri che gravitano attorno allo Stato, i commercianti, i fautori della spending review "alla manager maniera" (devi spendere meglio i soldi pubblici per avere di pi� e far lavorare di pi�, ma se riduci la spesa il PiL cala del doppio, si � visto), i giovani impreparati e disoccupati sono proprio quelli che non sono funzionali alla ripresa e urlano contro l'intellighenzia che bene o male ha tenuto la barca a galla finora, invece di rimettersi a studiare e poi a lavorare.
Poi ad ogni refolo di ripresa (tutti quelli che lavorano stanno ritrovando l'ottimismo, gli altri possono essere riassorbiti solo con lo sviluppo) c'� in Italia chi deve mettere la buccia di banana sotto a governi e istituzioni per ribloccare tutto.
Personalmente vorrei che in Italia diventassimo tutti come i Tedeschi, anche pi� rigidi, ma con welfare, industria, giustizia, ampiezza di vedute simili a loro ( che alle 17 STACCANO e producono molto pi� del Brambilla fasotutomi!).
A presto
Elio