QUOTE(rasselta @ Sep 9 2016, 02:20 PM)

Il problema è che diaframma usi. Se f1,4 basta ul alito per sballarti la maf. Ma la tecnica è corretta aggiungi uno scatto remoto o autoscatto e le cose migliorano.
metto a fuoco sempre in f8 o alla apertura che ha migliore nitidezza, poi riporto il diaframma a quello di scatto. in ogni caso scatto quasi sempre fra f8 e f11 con treppiede per il genere di foto che devo fare..
QUOTE(_FeliX_ @ Sep 9 2016, 02:14 PM)

Fino a quando non ci si convince che guardare le foto al 200% è FOLLIA allo stato puro... basta che ti passa una mosca davanti alla fotocamera per sballarti la MAF se la guardi al 200%!!
se ci devo lavorare in post pro e applicare maschere etc lavoro al 200% e i settaggi cambiano moltissimo fra una foto ben scattata e una con maf non ottimale. specie nei piccoli dettagli, si ripercuotono anche al 100%..
QUOTE(Antonio Canetti @ Sep 9 2016, 02:15 PM)

che fotocamera possiedi?
se hai un entry livel usa l'autoscatto
metre se hai una semi prof. puoi usare sia l'esposizione posticipata (scatta dopo qualche secondo) o il mirror up prima di scattare.
comunque un telecomando a filo o radio è obbligatorio per essere certi di evitare la minima vibrazione.
Antonio
ho d800. uso sempre cavetto. credo sia problema di maf manuale quella che a volte riscontro, perché il micromosso se esiste dovrebbe essere un problema costante (i settaggi sono quasi sempre identici nelle foto di architettura)... ma tu scatti in liveview?
QUOTE(rolubich @ Sep 9 2016, 02:18 PM)

Un po' di sano bracketing della messa a fuoco aiuta sicuramente una messa a fuoco perfetta.
Quando valuto la nitidezza di un obiettivo, e voglio quindi eliminare ogni possibilità di errore di messa a fuoco, in genere metto a fuoco con LV e poi faccio alcune foto muovendomi di pochissimo attorno a quella posizione. Dopo aver processato le foto per la massima nitidezza le confronto e spesso quella migliore non risulta essere quella iniziale con messa a fuoco con LV. E questo accade anche con diaframmi non apertissimi e rapporti di magnificazione non molto alti, per cui ci dovrebbe essere una discreta PdC. Il fatto è che vedere una foto al 200% vuol dire usare un CoC molto piccolo con diminuzione sensibile della PdC.
Tieni inoltre presente il fatto che la messa a fuoco ottimale non è la stessa per ogni frequenza, cioè la miglior messa a fuoco per ottimizzare il microcontrasto può non coincidere con la miglior messa a fuoco per ottimizzare la risolvenza. Con i vecchi AIS Nikon ho notato che spesso la miglior risolvenza si ha con una leggera perdita di contrasto, penso dovuta alle aberrazioni cromatiche residue che si manifestano con una leggera velatura rosa.
Quindi non c'è niente di strano in quello che hai riscontrato secondo me.
Comunque le differenze sono veramente piccolissime e praticamente ininfluenti a livello fotografico, penso che la messa a fuoco a mano con LV sia un'ottima soluzione.
Penso invece che un leggero bracketing del fuoco possa essere più utile per poter aggiustare a posteriori la posizione della PDC, soprattutto con obiettivi con curvatura (magari complessa) di campo, cosa abbastanza frequente.
grazie mille. bellissima risposta. uso decentrabile che non è un fenomeno di nitidezza ma c'è un abisso fra uno scatto veramente a fuoco e uno leggemente fuori fuoco. si perde perfino l'effetto moiré se si sbaglia. sono microerrori e appunto probabilmente si possono risolvere con microaggiustamenti facendo braketing. so che alcuni (specie chi fa macro) mette a fuoco in diversi punti anche per avere nitidezza sui bordi, ma io parlo di semplice maf su un medesimo punto (solitamente nella zona del sensore coperta anche dal mirino ottico e non quelle ai bordi gestibili solo in liveview).