QUOTE(MacMickey @ Jun 20 2016, 01:25 PM)

A meno di un'ora da casa mia, sabato ha aperto "Floating Piers".
Sicuramente una passeggiata vorrò farcela, e sono già incantato dal vedere come sia sempre diversa in ogni foto che ho visto.
Non mi pongo i problema se considerare o meno Arte la "LandArt" e questa installazione temporanea nello specifico, ma sembra che a molti il fatto che il POPOLO possa godere liberamente di qualcosa senza che sia stato glorificato da un critico d'arte deve proprio sembrare un oltraggio.
Sono certo che sarà un'esperienza che saprà restituire molte sensazioni, così come il suo creatore ha voluto.
Probabilemnte me ne comunicherà molte di più di certe sterili installazioni in asettici spazi definiti musei, dove l'immancabile critico può spiegarmi cosa voleva/vorrebbe (ma ahimè non è riuscito) espirmere l'artista. Ma qui sul lago di Iseo, proprio questa schiera di personaggi è rimasta e rimarrà a bocca asciutta: niente compensi, niente invinti, niente interviste... però buon per loro hanno già trovato rimedio, basta "S"parlarne e tutti ti pubblicano perchè tu sei TU, non un Christo qualunque...
Mimmo Franzinelli: “Siamo dinanzi a un impressionante fenomeno di conformismo, in salsa provinciale. Sia consentito a un agnostico di non unirsi allo stuolo degli incensatori..." e parte con strafalcioni paragonando l'opera alla cementificazione delle sponde del lago, uno sfregio al paesaggio. Peccato che il cementificio sulla sponda opposta resta sempre dov'è e non sparisce il 3 luglio.
Per Philippe Daverio: "l’opera di Christo? È una baracconata, come una tenda da circo con la donna cannone" una fiera di paese, anzi per lui ci mancherebbero le bancarelle.
"Un'operazione fallimentare e masturbatoria". Vittorio Sgarbi parla così all' Adnkronos dell'opera di Christo sul lago d'Iseo, 'The Floating Piers'.
Ieri era sul lago ed ha avuto un malore, non sufficiente a bloccargli la lingua purtroppo, ha subito rilasciato un intervista e in un un video sul CdS: Sgarbi sul «Floating Piers» di Christo: «È una passerella verso il nulla» Se nessuno vedrà le vere opere, i quadri le pinacoteche le mostre ecceterà sarà inutile.
Forse non gli è chiaro che semplicemente è la passerella stessa l'oggetto dell'attenzione dei visitatori e se il Sebino non sa valorizzare i propri tesori non è certo colpa di Christo...
Perdonatemi lo sfogo.
Qaulcuno di voi c'è stato? Ci andrà?
bisogna leggere bene le critiche fatte, perché quelle che riporti sono povere di contenuti e dimostrano solo la superficialità di chi si è pronunciato sulla questione.
al di là del fatto che quando ci si pone la domanda 'questa è arte?' lo si fa tendenzialmente già con un'intenzione demolitoria nei confronti di un'opera, restando sul generico ad esempio Sgarbi fa una critica idiota e da vera capra. nelle interviste sosteneva che questa passerella verso il nulla non fosse arte perché l'arte vera la si trova nelle chiese dei dintorni di cui nessuno si cura, e via ad elencare tutte le opere architettoniche e artistiche nel raggio di 50km dall'installazione. fra l'altro christo non l'ha fatta 'per quel luogo' specifico. il suo è un concetto se vogliamo 'rudimentale' che è quello di far percepire in modo inedito un paesaggio. camminare sulle acque non è come prendere la barca. passeggiare su quel nastro arancione che ondeggia con l'acqua è un'esperienza nuova. e poter girare a piedi attorno ad un'isola pur non essendo sulle sue rive, nonché arrivarci, nonché percorrere uno spazio inedito vedendo 'a piedi' ciò che o vedevi standotene in barca o nemmeno lo vedevi, è poetico. se a sgarbi non interessa passeggiare con la sua gnocca di turno in mezzo ad un lago per vedere dal loro 'nuovo' punto di vista le cose, sono fatti suoi. se è insensibile all'intenzione artistica di chi fa arte attraverso installazioni (che si fanno e si smontano, effimere) e non con opere monumentali o permanenti etc, sono problemi suoi. lui ci vede il nulla, ma è un problema esclusivamente suo. un ponte pedonale non ti dice cosa vedere o pensare: da un lato Sgarbi dice che trattasi di opera vuota, dall'altra quando comunque segna un percorso, lui lo rifiuta e vorrebbe camminarci di lato per anticonformismo. come farebbe un idiota leggendo un romanzo al contrario o leggendo un ciclo d'affreschi in ordine casuale e non suggerito dall'artista. in fondo 'il ponte' di christo è più di un ponte provvisorio, quasi nega se stesso portandoti di fatto ad un 'anello' attorno ad un isola. è un'opera d'arte bellissima. io poi non ci andrò perché non ho voglia di stare fra la gente scalza entusiasta. troppa folla etc. (e non lo dico per snobismo alla Daverio ma per la stessa ragione per cui non amo i luoghi d'arte iperaffollati come piazza san marco etc dove spopolano turisti a petto nudo, etc.) se fossi stato del posto ci sarei andato prima dell'apertura ufficiale. e poi magari ci sarei tornato 'con folla'. ma così non mi va, ormai da qui alla chiusura sarà sempre 'peggio'. peccato duri pochi giorni. Franzinelli stando a quanto riporti dice idiozie peggiori di quelle di Sgarbi. le parole di Daverio si commentano da sole e anzi, per rispondergli a tono col suo stesso registro, in un vero circo ci vedrei bene lui con il suo modo di vestire da pagliaccio.
mi sono posto il problema: che foto fare? ma tutto quello che mi è venuto in mente è già stato fatto, quindi non mi sarei portato la nikon. (in generale però inizia a stuzzicarmi l'idea di comprarmi un bel drone)