Un grandissimo fotografo italiano è morto oggi. Conosciuto personalmente, affabile, generoso, gran persona.
Mi spiace moltissimo.

http://www.repubblica.it/cultura/2015/12/1...tere-129419520/

http://www.corriere.it/cultura/15_dicembre...0410507f1.shtml

http://www.mariodondero.com/

"Il colore distrae. Fotografare una guerra a colori mi pare immorale."

Grazie della info, Riposi in Pace. Ho apprezzato molte fotografie che non conoscevo.

Che amarezza vedere un solo commento per Mario Dondero e leggerne centinaia su ottiche, sensori e modelli di fotocamere all'ultimo grido. Non è certo questa la sede per le polemiche quindi mi astengo dal trarre conclusioni ma mi limito alla semplice osservazione. Per il resto rip...

Mi hai tolto le parole di bocca. Non l'ho scritto per non essere "pesante" ma voglio aggiungere che la tecnica, l'ultimo corpo macchina, lo zoom da 2000,00 euro sono nulla, sono niente, senza umanità, senza conoscenza, senza storia, senza studio, senza qualcosa da dire.

Ho conosciuto Dondero due anni fa (insieme a Berengo Gardin) e mi ha fatto sentire come lui, nel senso che mi metteva a mio agio con estrema galanteria. Ovviamente lo faceva perché educato, bravissimo, con un bagaglio culturale notevole, io non valgo un'unghia di Dondero, anzi non c'entro proprio nulla, ma lui, vendendo ragazzi che si appassionavano così alla fotografia si avvicinava con garbo, simpatia ed umanità incoraggiando con una positività incredibile.
Vedete chi ha ritratto, chi conosceva, i reportage che ha fatto. Un pezzo di storia della fotografia italiana che se ne va.

Non è con due righe di circostanza che si può misurare o meno il dispiacere o il dolore per la morte di qualcuno.
Non trascurabile il fatto che (è il mio caso) il fotografo in questione può anche essere sconosciuto.

Nelle ultime 48 ore nel Mar Egeo sono annegati una decina di bambini, senza nome, senza volto, e che una macchina fotografica forse non l'avevano mai neppure toccata.

Rispetto per la morte di chiunque, e rispetto per il modo di esternare il dolore, ma non accetto strumentalizzazioni e spettacolarizzazioni.

Non entro nel merito perché "allargare" (la morte dei bambini nel Mar egeo) in maniera così arbitraria l'argomento da me posto (morte di un fotografo importante in un sito di fotografia) e puntualizzato da un altro utente mi pare assolutamente fuori luogo.
Non mi pare si faccia "spettacolo" in questo post.
Io ho ricordato un grande fotografo, "grande" almeno per me.
L'altro utente ha fatto una considerazione sul numero dei post sotto un nuovo corpo macchina e sotto questo.
Io ho concordato.
Fine.

Non credo ci siano da spendere altre parole né tanto meno di imbastire una polemica assurda.

P.s. le mie righe non erano "di circostanza" e non permetto di considerarle in questa maniera. Le parole sono importanti e prima di digitare d'impeto, bisogna considerare che non si conosce chi si ha virtualmente davanti.

Appunto! E allora esprimere l'amarezza per mancanza di commenti è comprensibile, ma andare oltre con "l'astenersi a voler far polemiche e non voler trarre conclusioni" dicono molto di più di quello che non vorrebbero dire.

Io sono passato in questa discussione giorni fa, ho letto, mi è dispiaciuto, sono andato a guardare chi era, ne sono rimasto affascinato, mi sono riproposto di approfondire ma non scrissi nulla.
Oggi ripasso e leggo che qualcuno si astiene a tarre conclusioni sul ""mio"" silenzio.
Tutto qui, non voglio polemizzare inutilmente, è che mi sono sentito quasi rimproverato ingiustamente.

Non ho inteso le tue parole come di circostanza, se così è sembrato, ovviamente mi scuso.

Ok, non volevo interpretare il silenzio di nessuno. Almeno io.
Tutto ok.
Ciao.