QUOTE(nikosimone @ Dec 15 2015, 10:18 AM)

Tanto per cominciare tu non hai proposto un fiore o un cesto di frutta, ma hai proposto uno scatto di due esseri viventi appenna ammazzati e sporchi di sangue. La differenza tra i soggetti non dovrebbe aver bisogno di spiegazioni.
Ad abundatiam possiamo aggiungere che i due animali in questione nell'immaginario collettivo non sono nemmeno brutti, cattivi e schifosi (che ne so: due topi di fogna, due serpenti, ecc.) ma sono dolci, teneri, soffici:
con animali come quelli (ma in plastica) i neonati ci fanno il bagnetto.
Non ti sfiora nemmeno per un attimo il differente senso di responsabilità che ne deriva?
Puoi proporre due ritratti a figura intera di donna: da una parte metti una nonnina che spinge l'altalena del nipotino, dall'altra ci metti una pornost@r al lavoro: comprendi la differenza?
Tu hai preso una "pornost@r" (un soggetto da trattare con senso di reposnsabilità) e hai scattato senza chiederti se volevi fare una foto erotic@, pornogr@xxx, restituire umanità alla donna, compassione nei suoi confronti, condanna...
Gli esseri viventi hanno bisogno di attenzioni, delicatezza, umanità, sensibilità e rispetto diversi rispetto ai paesaggi, all'architettura, allo still life di una scrivania...
...ancora di più se non sono più vivi.
E poi anche in un cesto di frutta o un fiore c'è un messaggio.
Com'è questa frutta? fresca? marcia? morbida? croccante? appetitosa? aspra? dolce? ti viene voglia di mangiarla o di buttarla? ma è vera o di cera? è estate o autunno?
fotografare una fetta d'anguria ed un cesto di castagne avrà bisogno di luce e preparazione diversa, l'anguria deve probabilmente ispirarti freschezza in un clima torrido e le castagne l'opposto.
Conosco un paio di ragazze che sono bravissime con lo still life, soprattutto sul food. Ci mettono delle ore per preparare la scena, fanno decine di scatti di prova per controllare l'inquadratura, la composizione, la luce, poi vanno a preparare il piatto, la torta, la frutta, il fiore e fanno lo scatto vero.
Posso capire che la scena abbia turbato la tua sensibilità, ma crocifiggere Michele per questo mi sembra una esagerazione.
Di argomenti contrapponibili se ne trovano tanti: i bambini giocano anche con i dinosauri, e non mi sembrano teneri animaletti.
I topi possono anche apparire simpatici, come topolino, ratatuille, topo gigio.... li alleviamo in casa per questo?
Continuo a sostenere che questo sia un forum di fotografia, anche se ogni tanto nutro dei dubbi, ma in quanto tale è vero che è lecito esprimere il proprio dissenso sui soggetti fotografati, ma io mi limiterei all'immagine, senza spaziare nello scibile filosofico e ideologico della mente umana.
Esattamente come la foto di una pornostar ti può turbare, può farlo quella di due anatre (oche?) morte su una bilancia.
anche aprendo il giornale vedi dei bambini dilaniati dalle bombe, cadaveri umani dappertutto, e anche dei volti noti che faremmo volentieri a meno di guardare, ma tutto ciò ormai rientra nella normalità, e ci facciamo meno caso.
Ecco che il succo sta nel fotografare la realtà, o nasconderla agli occhi delicati dei lettori?
Per quanto riguarda le pornostar, e alcune scene cruente esiste ancora (chissà se per poco) una certa tutela dei minori, avvisandoli con bollini rossi, banner, sezioni con avvisi e con richieste di conferme sull'età.
non vorrei che si dovesse costruire una sezione sul forum dove l'utente viene avvisato di stare per aprore delle foto che potrebbero urtare la propria suscettibilità. Questo perchè non possiamo sapere i limiti e i livelli di ogni persona.
Come ben sappiamo, per fatti recenti, c'è chi si turba a vedere un "cadavere" appeso ad una croce. E non credo a tutti faccia la stessa impressione.
Senza dilungarmi oltre in innumerevoli esempi che sono attuali e per cui sotto gli occhi di tutti, il mio messaggio vorrebbe essere quello di evitare una polemica sui contenuti, dal momento che sarebbe infinita e senza soluzione, ma di limitarci, come ho già proposto prima, al commento sulla fotografia.
Non solo la tecnica, fa parte anche il messaggio, ma evitando di esasperare le proprie posizioni morali sul contenuto.