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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON Speedlight
mimmonick
Salve, mi rivolgo a chi come me piace capire la fisica che c'è dietro la fotografia.
Da qualche anno, con un gruppo di amici ho messo su uno studio fotografico dove non solo ci divertiamo a fotografare, ma teniamo riunioni per approfondire la conoscenza in campo fotografico.
In uno degli ultimi incontri abbiamo studiato il funzionamento dell'esposimetro esterno, che generalmente usiamo per i nostri servizi. Non sono sicuro si possa indicare che modello possediamo, comunque è un modello molto noto e diffuso.
Ora... il quesito che ci siamo posti è il seguente: come è possibile che l'esposimetro riesca a fornire l'esatta impostazione di rapporto focale (per quella potenza di flash impostata) senza tenere conto della distanza fotocamera-soggetto? La legge dell'inverso del quadrato (della propagazione della luce), non vale anche per la luce riflessa dal soggetto?

Grazie.
buzz
no.
LA luce si diffonde senza perdite, una volta riflessa dla soggetto.
é la fonte di luce che siccome si allarga in superficie, (quindi 2 dimensioni ovvero quadrati) si deve calcolare in tal senso.
Del resto ti basta fare la verifica.
L'esposimetro ti segna f8? scatti a f8 da un metro o da 10 metri avrai la stessa giusta esposizione.
niklaudio77
Se l'esposimetro misura la luce riflessa (si presume alla stessa distanza della fotocamera)non necessita di nessuna compesazione.Il discorso cambia se legge la luce incidente.
Inoltre la legge della propagazione della luce è sempre valida in quanto legge e non dipende dal tipo di emissione.
Ciao
buzz
QUOTE(niklaudio77 @ Aug 29 2015, 10:08 PM) *
Se l'esposimetro misura la luce riflessa (si presume alla stessa distanza della fotocamera)non necessita di nessuna compesazione.Il discorso cambia se legge la luce incidente.
Inoltre la legge della propagazione della luce è sempre valida in quanto legge e non dipende dal tipo di emissione.
Ciao


la lettura vale anche per la luce incidente (provare per credere) La legge non varia, ma se prendi come campione un soggetto, se ti allontani, avrai sempre lo stesso soggetto, non la luce che si spalma per una superficie più ampia.
la regola del quadrato della distanza ha un suo perchè. i fotoni non perdono efficacia con la distanza, è la superficie illuminata che aumenta a parità di fotoni.
mimmonick
QUOTE(buzz @ Aug 30 2015, 12:29 AM) *
la lettura vale anche per la luce incidente (provare per credere) La legge non varia, ma se prendi come campione un soggetto, se ti allontani, avrai sempre lo stesso soggetto, non la luce che si spalma per una superficie più ampia.
la regola del quadrato della distanza ha un suo perchè. i fotoni non perdono efficacia con la distanza, è la superficie illuminata che aumenta a parità di fotoni.


Grazie, Buzz.

Infatti, a pensarci dopo il tuo intervento mi è venuto in mente che se mi avvicinassi alla Luna, non penso la vedrei più luminosa smile.gif
niklaudio77
Mi sono perso....Sperimenterò!
Ciao
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