QUOTE(nikoneffemme @ May 10 2015, 01:32 PM)

Si trova poco, persino su siti tipo kenrockwell e simili, forse perche' ne sono stati prodotti solo 7000 esemplari.
Spero di saperne di piu'.
Invece per l'altra domanda?(ho poca esperienza con i decentrabili) di quanto sposto l'inquadratura? ad esempio se di un palazzo copro 3 piani senza decentramento, decentrando arrivo al sesto piano? scusate l'esempio sbrigativo

Naturalmente non è che aumenti il campo inquadrato con questo tipo di lenti; riesci ad inquadrare un edificio tenendo l'obiettivo meno inclinato (verso l'alto se l'edificio è alto ed il punto di ripresa non è lontanissimo) rispetto ad uno normale, con un beneficio sulle linee cadenti.
Essendo la larghezza del sensore 36mm e lo shift quasi 12mm, riesci a spostare l'immagine di un terzo del campo inquadrato normalmente. Faccio un esempio.
Se con un 28mm normale inquadri in verticale un edificio di 36m devi puntare il centro del mirino a metà edificio, cioè 18m, e devi stare a circa 28m di distanza. Quindi dovrai scattare con la fotocamera con una certa inclinazione.
Se usi il 28mm decentrabile puoi puntare il centro all'altezza di 6m, l'inquadratura arriverà fino a 24m, e con 12mm di shift guadagni 12m ed arrivi a 36m. L'inclinazione sarà minore (punti a 6m invece che a 18m) ed avrai linee meno cadenti.
I conteggi non sono proprio esatti ma è solo per darti un'idea.
Questi obiettivi permettono di aumentare l'angolo di campo solo se fondi due immagini. Si scatta una foto con il decentramento tutto da una parte e poi una tutto dall'altra, le due immagini saranno giuntabili perfettamente senza doverle deformare. Questo poteva essere molto utile prima del digitale, adesso puoi fare più foto ruotando la fotocamera perchè i programmi di unione ti consentono di usare la proiezione che preferisci. E non hai limiti al campo inquadrato se unisci molti scatti.