QUOTE(mtdbo @ Mar 20 2015, 04:47 PM)

Odiare il lavoro è tempo perso. Prendilo come un gioco di società, un rompicapo, un puzzle e cerca di vincere.
Piuttosto odia i clienti.
Su un punto, sono d'accordo con te, anche se per me, più che un gioco di società, il lavoro è come una..... rappresentazione teatrale ....
infatti, ogni mattina, dico a me stessa: "Ok! Si va in scena anche oggi"
Sul secondo punto.... odiare i clienti... ma anche no!!!!!
Sono loro che ti danno il lavoro, loro che ti pagano, non averli significa non avere proprio un lavoro....di qualunque natura esso sia....
Ovviamente, parlo con cognizione di causa....
Lavoro da quasi 29 anni in un ufficio di commercialisti
Col mio diploma fresco fresco, ho bussato a qualche porta.... una di queste si è aperta, allora, e non si è mai più richiusa...
Finora....oltretutto mi ritengo fortunata, perché l'ufficio è a meno di trecento metri da dove abito, per cui posso solo baciare la terra dove cammina il mio titolare, grazie al cielo....
Mi occupo principalmente di amministrazione del personale, ma col tempo ho imparato a gestire un pó ogni sorta di pratica, dichiarazioni dei redditi, pratiche pensionistiche, rapporti con enti e ispettori...
Insomma, per farla breve... parlo con decine e decine di clienti ogni giorno da 29 anni a questa parte
Clienti di ogni genere
C'è il tipo di cliente sempre gentile che pende dalle tue labbra ogni cosa tu gli dica... e che col tempo ha sviluppato quasi una sorta di amicizia, tale da confidarti anche gli aspetti più personali della propria vita privata
C'è il cliente diffidente, in partenza prevenuto, che pensa che tutto ciò che fai sia per un tuo tornaconto personale (o dello studio per cui lavori)
C'è quello che "sa tutto lui", e devi cercare di convincerlo che, forse, ciò che pensa di sapere non è proprio proprio correttissimo al 100%
E, per finire, il cliente esigente, che ti chiama anche venti volte al giorno anche solo per chiederti come scrivere una banalissima lettera....
Ma tutti questi clienti hanno in comune una, e una soltanto, caratteristica:
Vorrebbero essere ascoltati
Gradirebbero risolvere i loro problemi
Se non glieli risolvi io, van da n'artra parte
No clienti.... no lavoro....
E non è una questione di sentirsi in gabbia, questa....
Solo.... la ragiono nel senso che, se fossi io un cliente.... vorrei essere ascoltato....
Tutto qui....
A Manuel dico: quando un cliente ti si rivolgesse a te con un tono un pó oltre sopra le righe....
Prova questo semplice approccio...
"Buongiorno, sig....... come sta oggi? Io bene, ora vedo cosa posso fare per Lei"
Vedrai che cambierà atteggiamento, e tu lavorerai con più serenità...
Un saluto a tutti
Rosanna