Ciao Riccardo, un po' potevo muovermi ma non mi andava di essere elemento di disturbo... siamo in una chiesa dove non si celebra pi� messa; questa chiesa � collegata a un convento che praticamente era in disuso fino a quando non l'hanno dato in gestione a un prete che credo sia abbastanza fuori dall'ordinario, tanto mal visto dalla "curia" per i suoi modi poco "canonici" (

) quanto ben visto dalla gente (gente senza distinzione tra credenti e non), che sta lavorando per rendere un posto vivo quello che fino a qualche mese fa era un magazzino di polvere.
Per una serie di passaparola sono venuto a sapere che questo gruppo che suona De Andr� avrebbe fatto questo concerto in una chiesa, "evento" organizzato da questo prete che a me sembra una persona davvero interessante, il tutto condito da qualche intermezzo di pensieri sparsi di una specie di assistente sociale innamorato della montagna e anch'esso molto particolare.
Insomma, un miscuglio, una serata all'insegna dell'apertura, che collegata alla chiesa onestamente non sembra quasi vero, almeno a me.
Il presepe � formato dai personaggi dei testi di De Andr�, Princesa, i rom (quelli della canzone nel link, che sono un'etnia musulmana che si chiama proprio come il titolo della canzone - significa "lettori di corano" o qualcosa del genere), il bombarolo, piero, tito, il suonatore jones, il pescatore ,i suicidi, il prete, i credenti i laici gli atei... non nascondo che la cosa mi abbia toccato... Princesa in una chiesa non avrei mai pensato di ascoltarla, ed il significato di questa serata mi � sembrato importante.
La foto dice e non dice quello che � successo, la prendo come scusa per scrivere queste righe, poi qualche cosa ho cercato di farla, fotograficamente, il gruppo non � il soggetto, credo si capisca, in primo piano c'� sto prete che una volta tanto non � sull'altare e si cerca col signore sulla sx, sono grandi amici loro, una specie di fratelli ma non di sangue, le linee cadenti per tendere all'alto, non al divino ma ad una idea alta, quella di un presepe vero, di gente vera.