Ogni anno in questo periodo si fanno gli auguri ricordando che il Natale non dovrebbe essere il trionfo della opulenza, delle sperpero, delle abbuffate e dei regali sfarzosi ma piuttosto la festa della povertà, di Colui che si è fatto povero, umile, ultimo.

Ma questa volta non ci sarà bisogno, il crollo dell'economia soffocata dalle troppe tasse estorte per mantenere corruzione mafiose e sprechi faraonici renderà automatica la frugalità.

E allora non mi resta che esortarvi a fare movimento per minimizzare i danni dei dolci e dei cibi spazzatura che, paradossalmente, costano meno di quelli sani e quindi colpiscono sempre più i poveri che ormai abbondano sempre di più.



Buon Natale e, speriamo, un nuovo anno migliore.