Le emozioni puramente personali ed il "secondo me" lasciamolo ai fotoamatori per piacere, anche perchè se la fotografia dovesse essere tutto un "secondo me" saremmo belli che fritti.
Sono abituato a vedere la fotografia di reportage come pura arte espressiva dove il fotografo deve essere in grado di possedere un'attenta, completa e lucida visione di tutto ciò che lo circonda e di tutto ciò che accade nel contesto in cui è immerso; deve essere furbo ed agile, capace di catturare un messaggio che si concretizza magari solo per mezzo secondo, se non addirittura meno, e, come se non bastasse, aver avuto l'intuito di escludere tutto ciò che è superfluo ed inutile. In altre parole il messaggio deve essere funzionale, compositivamente valido, ma deve anche essere minimale ed essenziale. Se questo non si verifica la fotografia non funziona e non potrà mai funzionare.
Se ciò fosse facile da fare sarebbero tutti reporter famosissimi, ma così non è (per fortuna). E meno male che sia così, anche perchè altrimenti come si potrebbe non rimanere affascinati guardando anche 1000 volte le stesse immagini dei grandi maestri del reportage ? Del resto, come diceva Bresson, fotografare è porre sulla stessa linea di mira gli occhi, la mente ed il cuore, è un modo di vivere (e beato lui che ci riusciva e che poteva permettersi di farlo

).
Ecco perchè vedo il reportage come la massima espressione dell'arte in fotografia. Non dico infatti che anche il resto della fotografia sia da meno, ma un conto è studiarsi una scena, pensarla a priori, progettarla, realizzarla... un conto è essere così brillanti, creativi e fantasiosi da racchiudere idea, pensiero, progetto e realizzazione tutti nello stesso momento, o meglio, in QUEL preciso momento in cui l'intero processo si manifesta.
Ora, disquisizioni a parte, riguardo la tua immagine credo di aver già evidenziato perchè la ritenevo compositivamente abbastanza valida. C'è una solida struttura compositiva data dal triangolo e dai vettori. Fra l'altro questi ultimi creano un'accenno di andamento ritmico (le due persone in piedi che assumono forma simile) che aggiunti al vettore della persona in primo piano forniscono un unico movimento rotatorio. Solo grazie ai vettori generati dalle posizioni e dagli sguardi delle persone hai dunque creato un movimento circolare che racchiude tutti gli elementi che compongono il triangolo. E in fotografia (come in tutte le forme d'arte) le curve ed i cerchi creati dai vettori forniscono sempre una guida per l'occhio di chi osserva l'immagine, generando di conseguenza forte dinamismo. Quindi l'informazione della tua immagine sta tutta qui:

...e non c'è bisogno di altro ! Ecco perchè ti ho detto che avresti dovuto limitarti a questa inquadratura. Semplicemente perchè così l'immagine funziona abbastanza bene (in realtà ci sono sempre parecchi elementi di disturbo, ma la perfezione lasciamola ai perfezionisti).
Nell'immagine originale, i vettori delle ulteriori persone sono casuali, privi di senso:

Sono elementi che non solo non rafforzano la struttura compositiva evidenziata sopra, bensì la annullano completamente. Questi elementi mi fanno capire che mentre scattavi occhio e mente molto probabilmente stavano pensando a tutt'altro. Mettiamola così... se dovessi essere in una data giuria e valutare la tua immagine la prima cosa che penserei SUBITO è "guarda questo che c..o ha avuto, ha catturato una buona situazione ma sicuramente manco se ne è accorto. Scartata."
Una fotografia "buona" deve trasmettere un messaggio immediato e chiaro ! Non deve trasmettere una tua sensazione che magari pensavi solo te in quel momento, anche perchè per me, o per qualsiasi altra persona, non è detto che quella sensazione sia altrettanto comprensibile e/o condivisibile.