QUOTE(Antonio Canetti @ Jul 28 2014, 05:10 PM)

anche nel analogico c'era la post produzione, ma era completamente ignorata, perch� nessuno si rendeva conto che questa era fatta in modo automatico dai lab. di stampa, i pi� sgamanti facevano qualcosa stampando...nei bagni di casa le foto in bianco e nero, stampare e post produrre in proprio il colore era praticamente impossibile, se non qualcosa cosa con il Cibachrome, col digitale foto da Woauwww!..sono a portata di clic da tutti.
Antonio
Giusto.
E, al di l� delle stampe, io mi sviluppavo in casa anche le diapositive, finch� � esistita l'Agfachrome 50S Professional...

Anche in quel caso c'erano (relativamente) ampi margini d'intervento tramite i "parametri" di sviluppo.
Insomma, la post produzione � SEMPRE stata INEVITABILE. L'immagine "cos� come scattata" in analogico era "latente", senza sviluppo non si vedeva niente. Oggi si vede il jpeg incluso nel raw, gi� post prodotto secondo i parametri impostati in macchina... cio� dal lab, in analogico

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Preferisco 1.000 volte avere io il controllo del processo dall'inizio alla fine. Anche se la mia "post" dura circa tre minuti ed � fatta con "azioni" standardizzate create da me..
Ma il concetto di base resta: senza un'adeguata PRE-produzione, e di conseguenza uno scatto "buono", nessuna post trasforma "materia fecale" in un capolavoro.