QUOTE(Morfeo7719 @ Jun 20 2014, 04:13 PM)

Allora innanzitutto, se vuoi interloquire con me inizia con la buona educazione, quella che generalmente io riservo a tutti indistintamente, se sei abituato ad altro non mi interessa e per il momento mi fermo qui perchè non vorrei trascendere. Dove hai potuto paragonare a f/5.6 gli mtf non lo so visto che quello che ho linkato dimostra le curve solo a TA (tranne lo Zeiss).
Per quanto riguarda i dettagli fra AFD e Planar non so tu che hai visto ma ti invito a guardare la field map misurata dai test da DXO che mostra esattamente l'opposto a TA ai bordi
http://www.dxomark.com/Lenses/Compare/Side...338_792_244_440Se mi vuoi ricordare come e cosa dovrei fare per non essere uno sciocco o un disperato dovresti farlo portando esempi pratici, non quel mucchio di parole senza senso di cui ormai leggo in tutti i 3D sono stanchi tutti. Se non sai utilizzare un 85mm a f/1.2 è un tuo limite, prima di tutto perchè non l'hai mai preso in mano altrimenti ti invito a postare una foto tua fatta con l'obiettivo in questione e poi perchè indichi un modo di utilizzare un obiettivo come unico ed univoco, quando non è così, specie se manovri una bestia con un'apertura molto ampia come quella, ma questa si sa è la fotografia, non grafici e pippe.
Scusa un attimo, ma non puoi postare cose senza capirle accettabilmente e per di più come un dato di fatto. Sei "misleading" per gli altri.
Il Canon mostra le curve (metà delle curve sono a diaframma chiuso all'ottimo, f/4 o 5.6 sono simili), non è la prima volta che vedo gli MTF Canon o i loro scatti in azione. Anzi, temo molto il Canon. Non è la prima volta che ho letto dati sui Nikkor a diaframma chiuso.
Se DxO dice cose diverse, sbaglia e ne fa una collezione di errori. Lascia perdere per cortesia le DxO map, che si basano sul mai abbastanza vituperato Imatest e MTF 50. Questo criterio non tiene conto della pendenza sopra e sotto a frequenza, degli andamenti del contrasto sul sensore, è sensibile oltemodo a glare, angoli, CA indotta dai filtri AA. Io questi obiettivi li valutai anche per l'Università e siamo rimasti su ZF 50/1.4, ZF 85/1.4 e Nikon 105/2.5 AIS.
La MTF dell'obiettivo è generata comunemente da due parti dell'immagine del punto, una data dal "nocciolo" risolvente della PSF, che emerge a frequenze alte (>40 lp/mm circa) e determina la risolvenza finale e una dall'alone di flare a bassa frequenza, che deriva dalla corona esterna, da riflessioni parassite e dagli stessi "lobi laterali" della trasformata. La seconda parte è raccordata con la prima e "polarizza" la stima, in quanto può derivare da flare, vignettatura intenzionale, aberrazioni locali che spesso non intaccano la nitidezza, ma alcune forme di microcontrasto o di separazione dei dettagli. Un'occhiata a qualche foto dice molto di queste cose. Molte ottiche "digitali" sono fatte con una risposta alta e costante (con artifici da vignettatura) fino a 30-40 lp/mm, per ingannare i tester-polli di Internet, e poi crollano verticalmente, anche per non fare aliasing sui vecchi e radi sensori e risparmiare. Poi si sovrappone l'interferenza del sensore AA, che fa MOLTO MALE alla PSF.
Gli obiettivi classici, verso cui già oggi dobbiamo tornare a passo di carica, hanno un maggiore flare da lobi laterali (aumentando la risoluzione, matematicamente questi appaiono) che abbassano la MTF a bassa frequenza, ma sull'immagine o non si vedono, in quanto lì il segnale e forte, o addirittura raccordano meglio basse e alte frequenze. Poi però scendono lentamente come risposta, fino a frequenze altissime, che ancora trasmettono. Ora, le prove MTF ad alta frequenza non sono così affidabili senza neutralizzare CA, Moirè, per cui nessun tester lo fa e ovviamente se ci prova sentenzia male. Se prendi la foto dei due tipi, sono inconfondibili e civedi dettagli taglienti e brillantezza negli obiettivi "risolventi" contro dettagli marcati e arrotondati nel cao "inciso". Basta questo.
Sullo ZF 85/1.4 e sugli 85 Canon e Nikon c'è una messe di dati per giudicare, "mediando" un po'. La PSF dell'85 AFS è rimasta del tipo vetero-digitale, con nucleo piuttosto grosso e brillante. Si controllano sopratutto le basse frequenze verso TA, poi la risposta precipita ovunque piuttosto rapidamente. L'85 Zeiss è molto diverso, con nocciolo della PSF piccolissimo (altissima risoluzione, fino a
250 lp/mm in secondo lobo) e un lieve alone che da f/2 disturba poco. L'AFD 1.4 sta in una zona intermedia, nata all'epoca dei grandi film di ultima generazione. Ha potente risposta al centro a bassa frequenza, discesa MTF piuttosto lenta e un lieve flare diffuso anche a f/5.6, con un nocciolo della PSF che si allarga verso il bordo in maniera composta, indicando alta specializzazione. A TA ha un IQ di 1-2 punti superiori agli altri indicati (7.5-8 contro 6) indicando alto contrasto. La sua risolvenza è nota anche ai ciechi nikonisti e disegna un quadro tipico.
Purtroppo al bordo lo ZF continua costante al bordo e alla chiusura del diaframma, nessun allargamento, minimi sidelobes di natura fisica, indicando immagine secca e tagliente dopo f/2. Gli altri sono più "grassi". Il Canon ha solo un certo haze diffuso a TA, ma i bordi fino a 180 mm ca. sono molto corretti come aberrazione , ottimi per la fotografia astronomica, con grande risolvenza e contrasto a diaframmi medi.
Parecchie foto le puoi trovare in vecchie prove di "Fotografare", utili per fare esperienza.
In soldoni, la MTF 50 è una misura poco valida per ottiche da sensori fitti (e film) e ha importanza infinitesima nel resto, tranne nei pochissimi casi in cui denota un crollo verticale della MTF. Ma avrei bisogno di altre prove.
Come ti ho detto, sugli 85 mi sono fatti in tanti anni una ottima esperienza anche come uso e l'ultima lente che criticherei è lo Zeiss. Nessuna lente ha tutto "al meglio", ma è un progetto sensato e ottimizzato in una certa direzione. Se devo stampare grosso o in studio a questa focale, Zeiss è comunque la prima scelta, insieme ai Leica.
A presto
Elio