QUOTE(49luciano @ May 1 2014, 08:40 PM)

Quello che tu hai scritto è sacrosanto, ma stai facendo un discorso sconosciuto ai più, io mi riferisco al fotoamatore che scatta e vuole vedere le sue immagini sul monitor, (concorderai con me che la maggior parte dei "digitalisti" oggi è così) oggi tutti vorrebbero fotografie a fuoco, nitide anche quelle scattate alla luce di un lampione alle h24 su un viottolo di campagna, e per precisare cosa intendo per possibilità odierne di alte prestazioni mi riferisco appunto a quei fotografi che dalla loro fotocamera pretendono il massimo senza conoscerne le caratteristiche tecniche.
Quando intendo scattare a sensibilità oltre i 3000/4000 ISO, intendo quelle fotografie che rubi durante una gita, fotografie rubate a teatro, a manifestazioni serali, dove scatti e arrivato a casa le scarichi e le vedi, tornando alla pellicola, all'analogico in generale, sicuramente si potevano ottenere risultati anche superiori al digitale, ma a che costi? una stampa standard di una fotografia non era proibitiva, ma una stampa di alto livello era appannaggio di pochi, e quello che hai scritto è indirizzato appunto a quelli, questo è per chiarire che non è una polemica contro di te, anzi concordo pienamente con te, ma il digitale oggi è la porta per fare di tutti dei "fotoscattoni", 500 scatti per salvarne 10/20 al massimo, poi.... sul cavalletto ti dirò, ne ho sempre uno piccolo ma robusto nello zaino, se non è alto a sufficienza cerco un punto d'appoggio, ma ci sono scatti che o li fai a ISO improponibili o non li puoi fare, anche se, ripeto, stiamo dicendo la stessa cosa che, secondo me, è indirizzata a due categorie ben distinte.
A volte vedo ragazzini e ragazzine con reflex che costano moltissimo con ottiche di qualità, che scattano contro ogni logica, e mi domando, perché non si creano delle scuole di fotografia dove si insegni principalmente l'uso della fotocamera e, allora, solo dopo vedremo chi veramente ha l'occhio del fotografo e chi scatterà tutta la vita le classiche cartoline.
ciao.
La tecnica è una cosa fondamentale. Vedo spesso buone idee (anche in pubblicità e alle mostre) rovinate da tecnica o hardware inadeguato. In ogni caso, pur puntando a mettere a segno ogni scatto, è bene scattare un pò di più per essere sicuri, a volte difetti banali di inquadratura o flare o altro passano inosservati allo scatto, anche se le guardi in LV. In un evento ottenere il 30% di foto buone è grasso che cola. Poi tentare lo scatto al limite (vantaggio del digitale) spesso rende. Scartando i doppioni, si arriva al fatidico 10-15% di selezioni in digitale. Su una seduta di ritratto si scende anche a 1/20.
Tornando al supporto, contrariamente a quanto molti credono, anche un cavalletto leggero, anche da tavolo, può essere perfetto. Basta non toccarlo entro qualche secondo dallo scatto (autoscatto, scatto ritardato, telecomando, cavetto flessibile). Anzi in città (dove il terreno spesso vibra per auto, metro, ecc...) un Gorillapod SLR zoom supersmorzato avvinghiato a un paletto o a una panchina è anche meglio. Del resto scatto spesso di sera con le tecniche più strane.
Quanto al banding illustrato, crescendo con gli ISO dipende da "disuniformità" (o pattern noise) del sensore, un problema spesso casuale e insuperabile oltre 5400 dpi. I singoli pixel non hanno uguale trasferimento. I migliori 24-32 Mp FX (Dalsa) lo danno a -40 dB (1%), i Sony stanno al 2-3%, i vecchi 12 Mp Nikon erano abbastanza migliori (uno dei motivi perché non lascio la D700 per certi usi). Si può contrastare esponendo a destra o, meglio, agganciandosi alle alte luci. Se si satura, può apparire banding per propagazione/modulazione di errori. Attenzione alle curve applicate per correggere toni e colori. Tagliando 0.2-1% di ombre a sinistra spesso risolve. Alcuni denoiser (Dfine, Topaz) hanno controlli anti-banding e vanno usati prima di tirar su le ombre per spianare i bit meno significativi.
A presto
Elio