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leo.man
Ciao a tutti. Il risultato di alcuni scatti fatti in iperfocale con obiettivi fissi non mi ha convinto. Allora mi sono messo a fare qualche prova specifica ed i risultati mi sconcertano un po'.
Vediamo se riesco a spiegarmi. Ho usato una D600 con 20 f/2,8 AFD, 28 f/2,8 ai-s e 35 f/1,4 ai-s.
Per prima cosa ho ripreso uno dei tanti programmini che calcolano la distanza iperfocale in base al formato del sensore, alla focale ed al diaframma. Ho poi voluto eseguire la messa a fuoco alla distanza iperfocale, anche per verificare la scala riportato sul barilotto dei tre obiettivi. Ho messo la macchina per terra, ho messo al suo fianco un metro da 5m ed alla distanza iperfocale, dal piano del sensore, per i diaframmi 11 e 16 ho messo a fuoco un target usando il live view. Devo dire che le linee colorate riportate sul barilotto degli ai-s sono perfette. Quelle del 20 assolutamente no. Ma non voglio soffermarmi su questo. Ho eseguito scatti su cavalletto del "paesaggio" fuori dalla finestra di casa, con molti piani fino ai monti all'infinito.
I risultati per i 3 obiettivi sono analoghi. Tutti gli scatti eseguiti in iperfocale sono al centro su per giù nitidi come quelli eseguiti con fuoco all'infinito. Vicino ai bordi invece c'è un consistente calo di nitidezza negli scatti in iperfocale rispetto a quelli infiniti. Perché? La cosa mi ha piuttosto sconcertato. Ho eseguito poi una stampa di un riquadro del bordo delle immagini come se fosse un 24x36, misura che solitamente uso per le mie stampe. Il calo di nitidezza di nota decisamente meno che a monitor al 100%, ma c'è. Il risultato è ragionevolmente soddisfacente per i miei standard, ma in senso assoluto si perdono alcuni dettagli.
Sarei lieto se qualcuno del forum avesse qualche spiegazione, che magari potrebbe servire anche ad altri.
L'unica cosa che mi è venuta in mente è la curvatura di campo. Così come a tutta apertura spesso gli obiettivi hanno un calo di nitidezza non dovuto alla scarsa risolvenza ai bordi, quanto per effetto della curvatura di campo, potrebbe essere che alla distanza iperfocale l'infinito è ai margini della zona a fuoco ed i bordi risultano meno nitidi perché fuori fuoco a causa della curvatura di campo. Non saprei darmi altra spiegazione. Certo però che è successo con tutti e 3 gli obiettivi.

Leo
Gian Carlo F
sospetto che il problema che hai riscontrato ai bordi dipenda da un calo di nitidezza proprio di quegli obiettivi, nati per la pellicola e quindi non "telecentrici" come i nuovi G.
A diaframmi chiusi però dovrebbero cavarsela abbastanza bene.
leo.man
QUOTE(Gian Carlo F @ Apr 20 2014, 10:22 PM) *
sospetto che il problema che hai riscontrato ai bordi dipenda da un calo di nitidezza proprio di quegli obiettivi, nati per la pellicola e quindi non "telecentrici" come i nuovi G.
A diaframmi chiusi però dovrebbero cavarsela abbastanza bene.



Eppure col fuoco a infinito sono nitidissimi fino all'angolo più remoto. Anzi, il 28 non ha molti limiti in quanto a risolvenza. Giusto a 22 ha un calo per diffrazione.

Leo
Gian Carlo F
QUOTE(leo.man @ Apr 20 2014, 10:44 PM) *
Eppure col fuoco a infinito sono nitidissimi fino all'angolo più remoto. Anzi, il 28 non ha molti limiti in quanto a risolvenza. Giusto a 22 ha un calo per diffrazione.

Leo


Ok, sgombrato quel dubbio devi anche considerare l'ingrandimento a cui sottoponi la tua immagine, se è spinto il circolo di confusione devi assumerlo più piccolo, bisogna fare delle prove e verificare i risultati, una strada potrebbe essere quella di assumere un circolo di confusione del DX, oppure considerare una iperfocale di un certo diaframma, ma usarne poi uno + chiuso di 1 stop ( io con gli AI faccio spesso così )
leo.man
QUOTE(Gian Carlo F @ Apr 20 2014, 11:07 PM) *
Ok, sgombrato quel dubbio devi anche considerare l'ingrandimento a cui sottoponi la tua immagine, se è spinto il circolo di confusione devi assumerlo più piccolo, bisogna fare delle prove e verificare i risultati, una strada potrebbe essere quella di assumere un circolo di confusione del DX, oppure considerare una iperfocale di un certo diaframma, ma usarne poi uno + chiuso di 1 stop ( io con gli AI faccio spesso così )



Effettivamente, pur rimanendo curioso di sapere il perché succede questo fenomeno, mi interessa di più trovare una soluzione affidabile. Quindi potrei approcciarmi al contrario: trovo la distanza alla quale il risultato è nitido. Domani faccio qualche prova. Però peccato che la profondità di campo non sia completamente sfruttabile, se non per stampe di piccole dimensioni.

Leo
leo.man
Ho fatto la prova ed effettivamente alla distanza iperfocale impostata per il diaframma superiore a quello effettivo risolve quasi completamente le cose. Cioè impostando il diaframma 16 e la distanza sull'iperfocale dell'11 anche i bordi sono nitidi, quasi quanto lo scatto con fuoco a infinito. Questo ha funzionato sui 3 obiettivi che ho testato. Operativamente è comunque facile da usare ed il 20 rimane comunque con una buona estensione di campo a fuoco.
Però mi rimane la curiosità di sapere perché...

Leo
rolubich
QUOTE(leo.man @ Apr 21 2014, 11:46 AM) *
Però mi rimane la curiosità di sapere perché...

Leo



Ti sei già risposto da solo.

QUOTE(leo.man @ Apr 20 2014, 10:01 PM) *
L'unica cosa che mi è venuta in mente è la curvatura di campo. Così come a tutta apertura spesso gli obiettivi hanno un calo di nitidezza non dovuto alla scarsa risolvenza ai bordi, quanto per effetto della curvatura di campo, potrebbe essere che alla distanza iperfocale l'infinito è ai margini della zona a fuoco ed i bordi risultano meno nitidi perché fuori fuoco a causa della curvatura di campo. Non saprei darmi altra spiegazione. Certo però che è successo con tutti e 3 gli obiettivi.

Leo




In particolare la curvatura di campo sembrerebbe essere di forma convessa (cioè la superficie di fuoco ha gli angoli che sono più lontani del centro).

Chiudere un diaframma in più rispetto agli indici sull'obiettivo è una cosa molto ragionevole, specialmente per grandi ingrandimenti (sia a monitor che in stampa): evidentemente il CoC scelto da Nikon per il calcolo della PDC è abbastanza grande.

Io ho notato che ad infinito, per non perdere niente come nidezza usando l'iperfocale rispetto alla messa a fuoco ad infinito, è necessario chiudere di due stop.

Non sarà un metodo molto elegante ma, se voglio massimizzare la PDC, faccio diversi scatti a diaframmi e posizioni di fuoco diversi e pi scelgo la foto migliore.




Gian Carlo F
QUOTE(leo.man @ Apr 21 2014, 11:46 AM) *
Ho fatto la prova ed effettivamente alla distanza iperfocale impostata per il diaframma superiore a quello effettivo risolve quasi completamente le cose. Cioè impostando il diaframma 16 e la distanza sull'iperfocale dell'11 anche i bordi sono nitidi, quasi quanto lo scatto con fuoco a infinito. Questo ha funzionato sui 3 obiettivi che ho testato. Operativamente è comunque facile da usare ed il 20 rimane comunque con una buona estensione di campo a fuoco.
Però mi rimane la curiosità di sapere perché...

Leo


secondo me, banalmente, tutto dipende da quanto ingrandisci l'immagine e, di conseguenza i circoli di confusione.
Una stampa 13x18 farà sembrare tutto a fuoco e bello nitido, ma se stampi un 50x70 vedrai o meglio, rischi di vedere, un sacco di difetti, maf non perfetta, micromosso, poca nitidezza, pdc inferiore (anzi questa la vedi per forza)
rolubich
QUOTE(leo.man @ Apr 20 2014, 11:30 PM) *
Effettivamente, pur rimanendo curioso di sapere il perché succede questo fenomeno, mi interessa di più trovare una soluzione affidabile.
Leo


Secondo me potresti fare così, che è come mi regolo io:

- ammettiamo che ti interessi non perdere mai la nitidezza ad infinito

- fissa un diaframma che è un buon compromesso fra PDC e assenza o quasi di diffrazione (per la D600 che ho anch'io potrebbe essere f/11)

- fai una serie di foto ad f/11 partendo da infinito ed accorciando la distanza a piccoli step ricordantoti le posizioni della ghiera di messa a fuoco

- controlla al centro ed agli angoli (e magari anche in zona intermedia in quanto la curvatura di campo può essere anche complessa, ad onda) qual'è la posizione con fuoco più corto che non ti produce calo della nitidezza (oppure ti produce un calo che ritieni accettabile) rispetto alla nitidezza massima

- potrai trovare per esempio che ad f/11 in centro mantieni la massima nitidezza ad infinito fino a che la ghiera di messa a fuoco è a 3m, ma che agli angoli la mantieni solo fino a 5m

- adesso conosci il tuo obiettivo: se ti interessa di più la nitidezza agli angoli ad infinito che la PDC scatta sempre a f/11 e fuoco a 5m, se invece ti interessa di più la PDC che la nitidezza degli angoli ad infinito scatta sempre a f/11 e fuoco a 3m

- puoi ripetere l'operazione per f/16 ed f/8 per avere un quadro più completo

- sul campo per sicurezza fai qualche scatto in più variando un po' la messa a fuoco attorno alle posizioni di riferimento

Se invece hai tempo e scatti su cavalletto potresti usare il Live View e trovare la messa a fuoco migliore controllando sul display della fotocamera.

La messa a fuoco dei grandangolari, contrariamente a quello che normalmente viene sostenuto per via della notevole PDC, non è una cosa così immediata e facile.




leo.man
QUOTE(rolubich @ Apr 21 2014, 03:19 PM) *
- adesso conosci il tuo obiettivo: se ti interessa di più la nitidezza agli angoli ad infinito che la PDC scatta sempre a f/11 e fuoco a 5m, se invece ti interessa di più la PDC che la nitidezza degli angoli ad infinito scatta sempre a f/11 e fuoco a 3m



Mi sembra un approccio corretto, soprattutto per un principio generale che condivido, ovvero conoscere al meglio la nostra attrezzatura. Farò prove specifiche almeno per il 20 ed il 28, che sono le due focali che uso di più nella composizione di paesaggio con elementi in primo piano e sfondo tutto a fuoco. Ho usato spesso anche la tecnica dello stack focus. Non è possibile usarla sempre, ma coi soggetti giusti effettivamente i risultati sono impressionanti.
grazie.gif

Leo
rolubich
QUOTE(leo.man @ Apr 21 2014, 06:03 PM) *
Mi sembra un approccio corretto, soprattutto per un principio generale che condivido, ovvero conoscere al meglio la nostra attrezzatura. Farò prove specifiche almeno per il 20 ed il 28, che sono le due focali che uso di più nella composizione di paesaggio con elementi in primo piano e sfondo tutto a fuoco. Ho usato spesso anche la tecnica dello stack focus. Non è possibile usarla sempre, ma coi soggetti giusti effettivamente i risultati sono impressionanti.
grazie.gif

Leo


Oltre un certo grado di ingrandimento, se la PDC desiderata è molto estesa, penso che non ci sia alternativa al focus staking; oppure si possono usare gli obiettivi tilt/shift.

E comunque la curvatura di campo nei grandangolari è abbastanza diffusa, anche in quelli di ultima generazione, come per esempio il 28mm f/1.8 AF-S.




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