Danilo Bruzzone
Dec 25 2013, 11:34 AM
Ho riesumato un’attrezzatura di qualche anno fa e l’ho fotografata. Lo scopo non era tanto quello di mostrarvi la fotografia, quanto piuttosto lanciare una discussione sul rapporto digitale-analogico, che spesso affiora nelle valutazioni delle fotografie sul forum e che mi pare varrebbe la pena discutere.
Premetto che sia più che comprensibile il fatto che i fotografi analogici, in particolare quelli che si occupano di foto artistiche, magari in medio formato, tendano a non abbandonare la loro nicchia, che li protegge e li tutela. In fin dei conti hanno fatto una fatica considerevole per imparare la dura arte dell’analogico, hanno sostenuto costi anche cospicui e hanno a volte imparato a sviluppare le foto autonomamente e non se la sentono proprio di scendere a compromessi con la “facile” fotografia digitale. La rendita di posizione è sempre ricercata da tutti e in tutti i settori, peccato che i tempi cambino e spesso ci obblighino a spostarci e riprendere la vita daccapo!
Non intendo dire che chi scatta con l’analogico e si ritrova pienamente soddisfatto del suo prodotto, non debba poter proseguire su questa via, ciascuno deve potersi esprimere come meglio crede, a patto che rispetti anche chi non la pensa come lui e non presuma che il proprio modo di far fotografia sia superiore o più nobile di quello degli altri. In realtà invece si assiste ad una sorta di invidia di chi ha faticato molto per impossessarsi di tecniche fotografiche, che fino a qualche anno fa lo distinguevano nettamente (nei risultati) dalla massa e che ora si trova a vedere il ragazzotto che, con il telefonino, riesce bene dove lui ha sudato cento camicie. Si realizza una sorta di non accettazione della realtà che cambia.
Il problema potrebbe ridursi soltanto a questo fatto interiore, il fotografo – direte voi – avrà la sensibilità e il buon gusto di valutare la foto per quello che è, per gli aspetti qualitativi della medesima, indipendentemente da come è stata ottenuta: e invece no! Questa sorta di livore fa si che invece di migliorarsi tramite i nuovi metodi digitali che la scienza moderna offre, il fotografo invidioso vuol limitare le prerogative altrui. Anziché prender atto che il futuro cambia e tra qualche anno anche il digitale potrebbe divenir obsoleto e adeguarsi al tempo che passa, lui no, si arrocca e difende la sua rendita di posizione con tutti i mezzi possibili.
Ripeto che ciascuno può fare ciò che vuole nella sua fotografia, quello che conta è il risultato e null’altro!
Invece spesse volte questo scontento riemerge in vari modi. Il più semplice è il passaggio della mentalità “analogica” nella fotografia digitale.
Tale passaggio mi ricorda il parallelo con gli sci carving e i vecchi sci. Quanti sciatori della vecchia generazione usano i nuovi sci come facevano con i vecchi e li vedi scodinzolare a sci perfettamente uniti! Tutto ciò va benissimo, ciascuno scia come vuole, ma diverso sarebbe se uno di costoro pretendesse di insegnare a qualcuno che il suo metodo è quello giusto. Peggio ancora se, facendo leva sulla sua vecchia appartenenza a gruppi di potere, si insinuasse in commissioni giudicatrici di esami per maestri di sci e imponesse con la forza le sue idee.
Nella foto accade più o meno la stessa cosa. Si va dal fotografo che si vanta di una foto fatta senza elaborazione, quasi fosse un punto di onore per lui a quello che organizza un concorso dove non si può elaborare la foto, pena l’invio del RAW. Il primo caso prevede il retro pensiero che “difficile uguale a bello”. Pensa ho fatto questa foto a mani legate e ho usato la punta del naso per scattare, mentre due assistenti mi frustavano a sangue! Non sarebbe meglio puntare a ottimi risultati con tutte le metodiche possibili, anziché puntare a effetti mediocri tramite vetuste metodologie?
Spero che a questo punto non si presenti il solito che riduce questa discussione ai bassi livelli di tirare in ######### le mie realizzazioni e giudicare dal suo piedistallo ciò che faccio io, ma che ci si limiti a valutare la discussione in generale.
In quanto ai concorsi, che spesso vedono fotografi di vecchio stile e frustratissimi, punire le foto elaborate cose fossero di seconda categoria (alla prova dei fatti costoro non sanno elaborare le foto e pretendono di togliere il vantaggio agli altri). E’ ovvio che se devo riprodurre fedelmente un quadro, o un vestito o ancora un animale, non posso permettermi di elaborare in modo eccessivo la foto, perché qui lo scopo è quello di ricreare la realtà nel modo più naturale. Tuttavia nelle mie realizzazioni artistiche, dove tali vincoli non esistono, perché devono limitarmi la tecnica? Non è forse ancora una volta il risultato che conta?
Mi farebbe molto piacere che si discutesse su questo argomento, visto che qui sono presenti fotografi di alte capacità e che possono dare un solido contributo.
swimm
Dec 25 2013, 12:16 PM
discussione interessante. io comincio una trentina di anni fa, dia per il colore e pellicola per il bienne,da quel sistema non resco ancora a distaccarmi totalmente anche se da 4 anni sono passato al digitale, cerco sempre di studiare bene l'inquadratura anche se so che posso tagliare facilmente,uso con piacere i programmi di post-produzione per migliorare le mie foto ma certe tecniche tipo fotomontaggi o HDR spinti non mi piacciono perchè le considero più elaborazioni grafiche che fotografie. Cerco anche di migliorare la mie capacità nell'uso dei software di sviluppo anche se amatorialmente ma una stampa in bianco-nero da pellicola mi fa godere molto di più.
Franco
Manuel_MKII
Dec 25 2013, 12:29 PM
Fotografare significa alla lettera "scrivere con la luce" quindi la base per una bella immagine scattata tramite un apparecchio fotografico e' chiaramente usare bene la luce.
La tecnica fotografica quindi parte da prima che la luce arrivi su un supporto sensibile, sia esso una pellicola o un sensore e imparare ad usare la luce per "scrivere" un'immagine quindi e' una cosa di fondamentale importanza per ottenere qualcosa che abbia un senso, pero' significa anche che il conoscere bene la tecnica ci puo' anche permettere di stravolgerla e avere padronanza anche quando della tecnica stessa vogliamo farne a meno e andare via di "esperimenti" e spesso anche producendo immagini alla caxx di cane ma pur sempre cose che in minima parte abbiamo "immaginato" prima dello scatto.
L'avvento del digitale ha permesso a una stragrande maggioranza di persone di avvicinarsi alla fotografia in maniera molto piu' economica rispetto al passato e l'utente medio con il digitale riesce ad ottenere immagini di qualita' con un impegno relativamente basso da parte sua, visto che gli automatismi delle fotocamere sono di livello molto piu' pronunciato rispetto alle tecnologie analogiche del passato e questo trovo che sia un bene rispetto al passato perche' ci si puo' confrontare con molta piu' gente e quindi migliorarsi ulteriormente sia come creativita' che come "tecnica".
Il problema vero e' che in digitale molta gente si e' abituata a "scattare" senza pensare piu' di tanto all'immagine e molto spesso cerca di "ottimizzare" il risultato stravolgendolo completamente con il ritocco ed e' questo il vero errore.
Personalmente non ho nulla contro il ritocco quando esso e' moderato e non stravolge cio' che dovrebbe essere una bella immagine gia' in partenza per cio' che la foto stessa ci comunica.
In molti casi ho visto anche elaborazioni esasperate che erano gradevoli e quindi mi sta bene anche quello.
In sintesi la mia idea in merito e' che la tecnica fotografica vada imparata e soprattutto capita ed adottata ogni volta che si scatta come se avessimo sempre in macchina un rullo di diapositiva, perche' le immagini devono sempre essere pensate prima di realizzarle esattamente come succede agli scrittori che devono avere sempre e comunque un pensiero per poterlo scrivere.
Ed esattamente come succede agli scrittori se il testo lo si cerca di scrivere bene da subito le correzioni poi saranno minime ed il pensiero originale rimarra' intatto.
pes084k1
Dec 25 2013, 04:12 PM
QUOTE(Danilo Bruzzone @ Dec 25 2013, 11:34 AM)

Ho riesumato un’attrezzatura di qualche anno fa e l’ho fotografata. Lo scopo non era tanto quello di mostrarvi la fotografia, quanto piuttosto lanciare una discussione sul rapporto digitale-analogico, che spesso affiora nelle valutazioni delle fotografie sul forum e che mi pare varrebbe la pena discutere.
Premetto che sia più che comprensibile il fatto che i fotografi analogici, in particolare quelli che si occupano di foto artistiche, magari in medio formato, tendano a non abbandonare la loro nicchia, che li protegge e li tutela. In fin dei conti hanno fatto una fatica considerevole per imparare la dura arte dell’analogico, hanno sostenuto costi anche cospicui e hanno a volte imparato a sviluppare le foto autonomamente e non se la sentono proprio di scendere a compromessi con la “facile” fotografia digitale. La rendita di posizione è sempre ricercata da tutti e in tutti i settori, peccato che i tempi cambino e spesso ci obblighino a spostarci e riprendere la vita daccapo!
Non intendo dire che chi scatta con l’analogico e si ritrova pienamente soddisfatto del suo prodotto, non debba poter proseguire su questa via, ciascuno deve potersi esprimere come meglio crede, a patto che rispetti anche chi non la pensa come lui e non presuma che il proprio modo di far fotografia sia superiore o più nobile di quello degli altri. In realtà invece si assiste ad una sorta di invidia di chi ha faticato molto per impossessarsi di tecniche fotografiche, che fino a qualche anno fa lo distinguevano nettamente (nei risultati) dalla massa e che ora si trova a vedere il ragazzotto che, con il telefonino, riesce bene dove lui ha sudato cento camicie. Si realizza una sorta di non accettazione della realtà che cambia.
Il problema potrebbe ridursi soltanto a questo fatto interiore, il fotografo – direte voi – avrà la sensibilità e il buon gusto di valutare la foto per quello che è, per gli aspetti qualitativi della medesima, indipendentemente da come è stata ottenuta: e invece no! Questa sorta di livore fa si che invece di migliorarsi tramite i nuovi metodi digitali che la scienza moderna offre, il fotografo invidioso vuol limitare le prerogative altrui. Anziché prender atto che il futuro cambia e tra qualche anno anche il digitale potrebbe divenir obsoleto e adeguarsi al tempo che passa, lui no, si arrocca e difende la sua rendita di posizione con tutti i mezzi possibili.
Ripeto che ciascuno può fare ciò che vuole nella sua fotografia, quello che conta è il risultato e null’altro!
Invece spesse volte questo scontento riemerge in vari modi. Il più semplice è il passaggio della mentalità “analogica” nella fotografia digitale.
Tale passaggio mi ricorda il parallelo con gli sci carving e i vecchi sci. Quanti sciatori della vecchia generazione usano i nuovi sci come facevano con i vecchi e li vedi scodinzolare a sci perfettamente uniti! Tutto ciò va benissimo, ciascuno scia come vuole, ma diverso sarebbe se uno di costoro pretendesse di insegnare a qualcuno che il suo metodo è quello giusto. Peggio ancora se, facendo leva sulla sua vecchia appartenenza a gruppi di potere, si insinuasse in commissioni giudicatrici di esami per maestri di sci e imponesse con la forza le sue idee.
Nella foto accade più o meno la stessa cosa. Si va dal fotografo che si vanta di una foto fatta senza elaborazione, quasi fosse un punto di onore per lui a quello che organizza un concorso dove non si può elaborare la foto, pena l’invio del RAW. Il primo caso prevede il retro pensiero che “difficile uguale a bello”. Pensa ho fatto questa foto a mani legate e ho usato la punta del naso per scattare, mentre due assistenti mi frustavano a sangue! Non sarebbe meglio puntare a ottimi risultati con tutte le metodiche possibili, anziché puntare a effetti mediocri tramite vetuste metodologie?
Spero che a questo punto non si presenti il solito che riduce questa discussione ai bassi livelli di tirare in ######### le mie realizzazioni e giudicare dal suo piedistallo ciò che faccio io, ma che ci si limiti a valutare la discussione in generale.
In quanto ai concorsi, che spesso vedono fotografi di vecchio stile e frustratissimi, punire le foto elaborate cose fossero di seconda categoria (alla prova dei fatti costoro non sanno elaborare le foto e pretendono di togliere il vantaggio agli altri). E’ ovvio che se devo riprodurre fedelmente un quadro, o un vestito o ancora un animale, non posso permettermi di elaborare in modo eccessivo la foto, perché qui lo scopo è quello di ricreare la realtà nel modo più naturale. Tuttavia nelle mie realizzazioni artistiche, dove tali vincoli non esistono, perché devono limitarmi la tecnica? Non è forse ancora una volta il risultato che conta?
Mi farebbe molto piacere che si discutesse su questo argomento, visto che qui sono presenti fotografi di alte capacità e che possono dare un solido contributo.
L'elaborazione fa parte dell'espressione e oggi per fare una stampa top (che la vera cartina al tornasole della fotografia di qualità, non Flickr o il forum) deve, anche dall'analogico, fare PP semplicemente per adattarsi al mezzo, correggere la diffrazione, mascherare, ecc.., ecc... Però non bisogna generalizzare. L'analogico, usato razionalmente e con manico, ha prestazioni di punta superiori al digitale, soprattutto nel 35 mm e nelle lastre, meno in APS e MF, per varie ragioni. Chi sa scattare in entrambi i modi lo sa. Trasferire il modo di pensare analogico nel digitale ha solo vantaggi: è meglio mettere un filtro che sbilanciare il rumore cromatico con il WB, puntare all'alta risoluzione, usare bassi ISO, scattare in modo meditato, con MAF manuale, sono tutti fattori di qualità universali da non dimenticare. Di certe cose il digitale può fare a meno nella pratica comune, di altre no. Per esempio, io scansioo film dal 2006 a 36-64 Mp (veri, non Bayer) e sapevo dei problemi di resa ottica e di micromosso che la cosa portava. Quindi sono in vantaggio come ottiche, manico e workflow sul digitalista con in mano un'incognita D800e o A7r che non era passato per la trafila.
E non faccio lamentazioni patetiche su forum e Flickr.
Un lavoro di stampa senza PP è solo mediocre, come quindi lo sono gli scatti di NG & C. visti a un ingrandimento serio. Basta capirlo. Un'immagine allo smartphone o da 12-16 Mp può essere gradevole ma non è una vera FOTO che posso ingrandire almeno a 30 x 45 cm ed avvicinarmi con l'occhio senza perdere più dettagli dell'occhio stesso. Se l'appendo in un pub al posto di postarla su Flickr faccio solo pena.
A presto
Elio
DDS
Dec 25 2013, 05:51 PM
Due righe le metto anch'io. Oggi è Natale, sarò buono e misericordioso.
Ho ventisei anni, da un pò mi interesso di fotografia classica, quella che a voi piace chiamare analogica.
Mi dedico con particolare dovizia di approfondimenti allo studio della tecnica, dei mezzi, della storia, della chimica; ne sono totalmente catturato e profondamente affascinato.
Credo nella salvaguardia della fotografia, sono perciò un convinto attivista e fanatico sostenitore della pellicola.
E' abbastanza chiaro che non comprerei mai una macchina digitale, piuttosto smetterei di fare foto. Perchè? Beh, se Messner si teletrasportasse in vetta quantomeno non sarebbe più uno scalatore. E nemmeno si divertirebbe più di tanto, credo.
E' una faccenda che scavalca i confini del pragmatismo, e va oltre il mero "risultato": il mio è un sentimento viscerale fin troppo chiaro per me che lo provo, quanto criptico e difficile da descrivere a chi ne è estraneo.
Al netto della passione travolgente per la disciplina (per i singoli elementi, per i materiali, per la camera oscura, per la teoria e la pratica fotografica), al netto anche di una oggettiva superiorità qualitativa della pellicola in determinati settori, reputo fondamentale riconoscere il ruolo ed il valore dei mezzi; gli spetta di diritto: il fine è pur sempre figlio del mezzo. Va da sè che buon sangue non mente.
Fare fotografia significa inanellare una serie di variabili, molte delle quali non solo manipolabili ma anche tangibili laddove si pratichi la fotografia tradizionale. Come vedete mi limito alla morale: dovessi parlare in termini pragmatici sottolineerei il valore aggiunto di un processo interamente artigianale, ai fini del collezionismo di un'opera.
Dal canto mio auspico un purtroppo sempre più utopico parallelismo tra i due sistemi (fotografia e fotografia digitale), i paragoni non mi interessano: continuerei per la mia strada anche di fronte ad una netta superiorità del sensore.
La mia strada è fatta di pazienza, sudore, incazzature e sorrisi; è fatta di pirogallolo, glicina, ferricianuro: è preziosa e brillante come l'argento, nobile come il palladio e il platino! E' magica e sorprendente, straordinaria!
Dicevo che i paragoni non mi interessano, mi interessa invece poter continuare a fare fotografia nella maniera che più mi gratifica.
Mi interessa che nessuno vilipenda la fotografia, senza cognizione di causa, cavalcando l'onda della tecnofilia. Per il fotoamatore calpestare le origini per guardare unicamente al futuro è un fare poco intelligente. Per il professionista mi rendo conto che sia il contrario; ed è per questo che sono ben lieto, entusiasta direi, di separare la mia vita professionale da quella fotografica, e continuare a fare fotografia per emozionarmi, non per soldi.
Questo è quanto.
Ciao.
Enrico
Geipeg
Dec 25 2013, 06:27 PM
QUOTE(Danilo Bruzzone @ Dec 25 2013, 11:34 AM)

Ho riesumato un’attrezzatura di qualche anno fa e l’ho fotografata. Lo scopo non era tanto quello di mostrarvi la fotografia, quanto piuttosto lanciare una discussione sul rapporto digitale-analogico, che spesso affiora nelle valutazioni delle fotografie sul forum e che mi pare varrebbe la pena discutere.
Premetto che sia più che comprensibile il fatto che i fotografi analogici, in particolare quelli che si occupano di foto artistiche, magari in medio formato, tendano a non abbandonare la loro nicchia, che li protegge e li tutela. In fin dei conti hanno fatto una fatica considerevole per imparare la dura arte dell’analogico, hanno sostenuto costi anche cospicui e hanno a volte imparato a sviluppare le foto autonomamente e non se la sentono proprio di scendere a compromessi con la “facile” fotografia digitale. La rendita di posizione è sempre ricercata da tutti e in tutti i settori, peccato che i tempi cambino e spesso ci obblighino a spostarci e riprendere la vita daccapo!
Non intendo dire che chi scatta con l’analogico e si ritrova pienamente soddisfatto del suo prodotto, non debba poter proseguire su questa via, ciascuno deve potersi esprimere come meglio crede, a patto che rispetti anche chi non la pensa come lui e non presuma che il proprio modo di far fotografia sia superiore o più nobile di quello degli altri. In realtà invece si assiste ad una sorta di invidia di chi ha faticato molto per impossessarsi di tecniche fotografiche, che fino a qualche anno fa lo distinguevano nettamente (nei risultati) dalla massa e che ora si trova a vedere il ragazzotto che, con il telefonino, riesce bene dove lui ha sudato cento camicie. Si realizza una sorta di non accettazione della realtà che cambia.
Il problema potrebbe ridursi soltanto a questo fatto interiore, il fotografo – direte voi – avrà la sensibilità e il buon gusto di valutare la foto per quello che è, per gli aspetti qualitativi della medesima, indipendentemente da come è stata ottenuta: e invece no! Questa sorta di livore fa si che invece di migliorarsi tramite i nuovi metodi digitali che la scienza moderna offre, il fotografo invidioso vuol limitare le prerogative altrui. Anziché prender atto che il futuro cambia e tra qualche anno anche il digitale potrebbe divenir obsoleto e adeguarsi al tempo che passa, lui no, si arrocca e difende la sua rendita di posizione con tutti i mezzi possibili.
Ripeto che ciascuno può fare ciò che vuole nella sua fotografia, quello che conta è il risultato e null’altro!
Invece spesse volte questo scontento riemerge in vari modi. Il più semplice è il passaggio della mentalità “analogica” nella fotografia digitale.
Tale passaggio mi ricorda il parallelo con gli sci carving e i vecchi sci. Quanti sciatori della vecchia generazione usano i nuovi sci come facevano con i vecchi e li vedi scodinzolare a sci perfettamente uniti! Tutto ciò va benissimo, ciascuno scia come vuole, ma diverso sarebbe se uno di costoro pretendesse di insegnare a qualcuno che il suo metodo è quello giusto. Peggio ancora se, facendo leva sulla sua vecchia appartenenza a gruppi di potere, si insinuasse in commissioni giudicatrici di esami per maestri di sci e imponesse con la forza le sue idee.
Nella foto accade più o meno la stessa cosa. Si va dal fotografo che si vanta di una foto fatta senza elaborazione, quasi fosse un punto di onore per lui a quello che organizza un concorso dove non si può elaborare la foto, pena l’invio del RAW. Il primo caso prevede il retro pensiero che “difficile uguale a bello”. Pensa ho fatto questa foto a mani legate e ho usato la punta del naso per scattare, mentre due assistenti mi frustavano a sangue! Non sarebbe meglio puntare a ottimi risultati con tutte le metodiche possibili, anziché puntare a effetti mediocri tramite vetuste metodologie?
Spero che a questo punto non si presenti il solito che riduce questa discussione ai bassi livelli di tirare in ######### le mie realizzazioni e giudicare dal suo piedistallo ciò che faccio io, ma che ci si limiti a valutare la discussione in generale.
In quanto ai concorsi, che spesso vedono fotografi di vecchio stile e frustratissimi, punire le foto elaborate cose fossero di seconda categoria (alla prova dei fatti costoro non sanno elaborare le foto e pretendono di togliere il vantaggio agli altri). E’ ovvio che se devo riprodurre fedelmente un quadro, o un vestito o ancora un animale, non posso permettermi di elaborare in modo eccessivo la foto, perché qui lo scopo è quello di ricreare la realtà nel modo più naturale. Tuttavia nelle mie realizzazioni artistiche, dove tali vincoli non esistono, perché devono limitarmi la tecnica? Non è forse ancora una volta il risultato che conta?
Mi farebbe molto piacere che si discutesse su questo argomento, visto che qui sono presenti fotografi di alte capacità e che possono dare un solido contributo.
D'altra parte c'è anche chi avendo un pessimo occhio e assai poca dimestichezza con la tecnica fotografica cerca di compensare facendo uso massiccio di effetti speciali con una buona padronanza di Photoshop.
In quel caso siamo di fronte ad una elaborazione grafica la cui foto di partenza è solo una parvenza, scusa il gioco di parole.
In quel caso parlare di fotografia mi sembra un tantino fuori luogo.
Quindi 2 regole e qualche confine va pure stabilito sennò finisce come nella formula 1 o nello sport: che a vincere sono solo quelli più dopati o con il mezzo più potente, quando a misurarsi sul campo dovrebbe essere solo la qualità dei piloti o degli atleti.
Non può essere accettata qualunque forma di elaborazione al PC sennò non si parla più di Foto Grafia ma di Computer Grafia, e a me che sono pur cresciuto ai tempi dell'analogico, non sembrano affatto la stessa cosa.
Certo tecnicamente sono entrambe 2 immagini ma la sostanza, il metodo e il mezzo per raggiungerle sono assai differenti.
simonegiuntoli
Dec 25 2013, 06:32 PM
Su questo argomento sono state scritti fiumi do parole. Ovviamente l'unica cosa che conta è il risultato.
Di fronte ad una fotografia nessuno vi chiederà mai in che modo è stata realizzata, ma vi chiederà perché l'avete realizza e quale è il vostro scopo.
Non so se avete mai visto una Polaroid Araki. tanto per fare un esempio...
Ognuno usa la tecnica che gli consente di ottenere il risultato voluto... Va tutto bene.
Nessuno si sognerebbe mai di chiedere ad uno scrittore con che macchina da scrivere ha scritto un libro. Ma qualcuno forse più curioso gli chiederà il motivo che l'ha spinto a farlo. Analogico o digitale? Non mi interessa, grazie.
la cosa che reputo disastrosa e' la mancanza di idee e originalità.
davidebaroni
Dec 25 2013, 06:45 PM
Mi sembra di avere un piccolo
dejà-vu... sarà?

Faccio foto da circa 35 anni. Mi sono sviluppato e stampato il BN, anche quello "sperimentale", per un ventennio. Mi sono sviluppato le dia in casa finché ho potuto. Mi è servito, tanto. Per passare al digitale, intendo.

Lo ammetto, sono pigro. Scatto poco. Come facevo con le dia, di fatto... E per me non c'è una vera differenza, non una "importante", fra il procedimento essenzialmente chimico/fisico della fotografia "argentica" e quello fisico/elettronico della fotografia "digitale". Quello che PER ME conta veramente è che sono io ad avere il controllo del processo, dall'inizio alla fine. E il digitale mi fornisce possibilità di sperimentazione, e quindi di apprendimento, che con l'argentico non osavo nemmeno sognare... Prima, c'era una sola possibilità e non si poteva sbagliare. Se si sbagliava, c'era solo una cosa da fare: buttare tutto e ricominciare con un'altra foto.

Oggi posso tornare indietro, sviluppare il "negativo" in 20 modi diversi, fare esperimenti (e sbagliarli...), e il "negativo" originale è sempre lì, integro e disponibile. E non mi devo più intossicare in camera oscura per ore, buttando soldi e tempo come se piovesse.
Quello che faccio in camera chiara è sovrapponibile a quello che facevo in camera oscura. E quello che faccio al momento dello scatto è essenzialmente uguale a ciò che facevo con la pellicola: curo al mio meglio la PRE-produzione, per ridurre al minimo la post-produzione (che per me è praticamente solo lo sviluppo del "negativo digitale" seguito da un paio di aggiustamenti fini... 3 minuti in tutto, cronometrati, compresi i salvataggi). La cosa che amo di più è che se, per qualche ragione, devo o voglio "lavorare" di più la foto posso farlo, senza per questo temere di "distruggere" il negativo originale...

Tutto il resto, per me, non conta. L'attrezzatura? Certo, a volte conta: difficile fotografare un leone libero nella savana, magari impegnato in un pasto col gruppo elle leonesse, in primo piano, usando D3000 e 18-55 del kit. ma questo è talmente ovvio che non dovrebbe nemmeno necessitare di essere detto. LA domanda che mi faccio io è: "Che foto posso fare con l'attrezzatura che ho in questo momento?"...
Quello che conta per me è il risultato, e prima di quello la decisione di quale risultato voglio ottenere, cioé dello SCOPO per cui scatto la foto. Una volta che il risultato è raggiunto, posso pensare al resto... cioé alla prossima foto. Non sono un artista. Semmai un artigiano, ma anche questa è una lunga storia...

Per il resto, trovo il post di Danilo interessante e condivisibile. Ce ne fossero di più.
Ciao,
Davide
Geipeg
Dec 25 2013, 06:50 PM
QUOTE(davidebaroni @ Dec 25 2013, 06:45 PM)

Mi sembra di avere un piccolo
dejà-vu... sarà?

Faccio foto da circa 35 anni. Mi sono sviluppato e stampato il BN, anche quello "sperimentale", per un ventennio. Mi sono sviluppato le dia in casa finché ho potuto. Mi è servito, tanto. Per passare al digitale, intendo.

Lo ammetto, sono pigro. Scatto poco. Come facevo con le dia, di fatto... E per me non c'è una vera differenza, non una "importante", fra il procedimento essenzialmente chimico/fisico della fotografia "argentica" e quello fisico/elettronico della fotografia "digitale". Quello che PER ME conta veramente è che sono io ad avere il controllo del processo, dall'inizio alla fine. E il digitale mi fornisce possibilità di sperimentazione, e quindi di apprendimento, che con l'argentico non osavo nemmeno sognare... Prima, c'era una sola possibilità e non si poteva sbagliare. Se si sbagliava, c'era solo una cosa da fare: buttare tutto e ricominciare con un'altra foto.

Oggi posso tornare indietro, sviluppare il "negativo" in 20 modi diversi, fare esperimenti (e sbagliarli...), e il "negativo" originale è sempre lì, integro e disponibile. E non mi devo più intossicare in camera oscura per ore, buttando soldi e tempo come se piovesse.
Quello che faccio in camera chiara è sovrapponibile a quello che facevo in camera oscura. E quello che faccio al momento dello scatto è essenzialmente uguale a ciò che facevo con la pellicola: curo al mio meglio la PRE-produzione, per ridurre al minimo la post-produzione (che per me è praticamente solo lo sviluppo del "negativo digitale" seguito da un paio di aggiustamenti fini... 3 minuti in tutto, cronometrati, compresi i salvataggi). La cosa che amo di più è che se, per qualche ragione, devo o voglio "lavorare" di più la foto posso farlo, senza per questo temere di "distruggere" il negativo originale...

Tutto il resto, per me, non conta. L'attrezzatura? Certo, a volte conta: difficile fotografare un leone libero nella savana, magari impegnato in un pasto col gruppo elle leonesse, in primo piano, usando D3000 e 18-55 del kit. ma questo è talmente ovvio che non dovrebbe nemmeno necessitare di essere detto. LA domanda che mi faccio io è: "Che foto posso fare con l'attrezzatura che ho in questo momento?"...
Quello che conta per me è il risultato, e prima di quello la decisione di quale risultato voglio ottenere, cioé dello SCOPO per cui scatto la foto. Una volta che il risultato è raggiunto, posso pensare al resto... cioé alla prossima foto. Non sono un artista. Semmai un artigiano, ma anche questa è una lunga storia...

Per il resto, trovo il post di Danilo interessante e condivisibile. Ce ne fossero di più.
Ciao,
Davide
Conta solo il risultato, così in generale.
Quindi se io a una gara di motociclismo arrivo prima al traguardo perché anziché seguire la pista ho tagliato per campi o anziché usare la moto ammessa ne ho usata una con un reattore nucleare al posto dei pistoni per te va bene.
Licenza di imbrogliare insomma.
simonegiuntoli
Dec 25 2013, 06:55 PM
QUOTE(Geipeg @ Dec 25 2013, 06:50 PM)

Conta solo il risultato, così in generale.
Quindi se io a una gara di motociclismo arrivo prima al traguardo perché anziché seguire la pista ho tagliato per campi o anziché usare la moto ammessa ne ho usata una con un reattore nucleare al posto dei pistoni per te va bene.
Licenza di imbrogliare insomma.
In fotografia le piste sono infinite ed è ammesso dal regolamento tagliare.
Nessun imbroglio.
In fotografia c'è sempre stata una sperimentazione continua, chi ha spostato costantemente il confine, e lo scopo di ogni fotografo è quello di spostarlo ancora in avanti senza darsi limiti.
Metalslug
Dec 25 2013, 07:03 PM
Grossolanamente metto sullo stesso piano la fotografia digitale a quella analogica. Quello che proprio non sopporto e' l abituale stravolgimento in pp con il digitale, dove viene distorto il senso della fotografias stessa, modellare il viso di un soggetto per es.spostando bocca, occhi vari ritocchi degni del peggior chirurgo estetico, per me che nasco con il digitale e' qualcosa di indecente.
Poi sulle diversita' dei 2 metodi non giudico, in quanto e' sempre fotografia, sia un sensore o una pellicola restituiscono nello stesso modo l emozione, la creativita' il pensiero di chi sta dietro al mezzo.
pes084k1
Dec 25 2013, 07:18 PM
QUOTE(Metalslug @ Dec 25 2013, 07:03 PM)

Grossolanamente metto sullo stesso piano la fotografia digitale a quella analogica. Quello che proprio non sopporto e' l abituale stravolgimento in pp con il digitale, dove viene distorto il senso della fotografias stessa, modellare il viso di un soggetto per es.spostando bocca, occhi vari ritocchi degni del peggior chirurgo estetico, per me che nasco con il digitale e' qualcosa di indecente.
Poi sulle diversita' dei 2 metodi non giudico, in quanto e' sempre fotografia, sia un sensore o una pellicola restituiscono nello stesso modo l emozione, la creativita' il pensiero di chi sta dietro al mezzo.
A presto
Elio
hroby7
Dec 25 2013, 07:19 PM
"E' una faccenda che scavalca i confini del pragmatismo, e va oltre il mero risultato"
_______
Io credo che questa frase estrapolata dal discorso di Enrico dica molto su questo argomento.
Purtroppo per me, sono una persona particolarmente pragmatica che attualmente si diverte (ahhh....il divertimento

) anche con la pellicola, e devo confessare una cosa, forse la cosa più pragmatica che possa dire un pragmatico
Non ho tempo
Ciao
Roberto
davidebaroni
Dec 25 2013, 07:21 PM
QUOTE(Geipeg @ Dec 25 2013, 06:50 PM)

Conta solo il risultato, così in generale.
Quindi se io a una gara di motociclismo arrivo prima al traguardo perché anziché seguire la pista ho tagliato per campi o anziché usare la moto ammessa ne ho usata una con un reattore nucleare al posto dei pistoni per te va bene.
Licenza di imbrogliare insomma.
Non esiste alcun imbroglio. O meglio, esiste, e, così come la bellezza, la competenza e le lenti a contatto, tende ad essere nell'occhio di chi guarda.

Se ti presenti a un concorso fotografico con una tela e un pennello, non stai fotografando e non vieni ammesso. Se ti presenti con una macchina fotografica, DI QUALSIASI TIPO, stai fotografando e vieni ammesso. Piece of cake.

Tutto il resto sta nella questione del "decidere il risultato": se decido che voglio "riprodurre" la realtà faccio la foto in un modo e la tratto in un modo. Se decido che la voglio RAPPRESENTARE, la faccio e la tratto in un altro. e se decido che non me ne potrebbe fregare meno della realtà, ma che voglio fare una roba surrealista, in un altro ancora. E via così. Non sta scritto da NESSUNA parte che la fotografia deve (DEVE) essere così o cosà. Io, ad esempio, non credo nell'arte, trovo che sia una tremenda pipp.a mentale. Quindi non me ne frega un beato tappo che una foto sia "artistica" o meno. Quello che mi importa è che soddisfi lo scopo per cui viene scattata. Punto. Il resto lo lascio a chi vuol discutere di aria fritta, senza mai venirne a capo.

QUOTE(simonegiuntoli @ Dec 25 2013, 06:55 PM)

In fotografia le piste sono infinite ed è ammesso dal regolamento tagliare.
Nessun imbroglio.
In fotografia c'è sempre stata una sperimentazione continua, chi ha spostato costantemente il confine, e lo scopo di ogni fotografo è quello di spostarlo ancora in avanti senza darsi limiti.
Esatto, la sperimentazione ha SEMPRE avuto come scopo quello di spostare i confini fino a quel momento considerati tali. "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza", diceva un tizio.

Facevamo cose, con la pellicola, che voi umani non potreste immaginare... solo ci voleva più tempo e più scassamento di cabbasisi.

Ciao,
Davide
simonegiuntoli
Dec 25 2013, 07:28 PM
QUOTE(davidebaroni @ Dec 25 2013, 07:21 PM)

Esatto, la sperimentazione ha SEMPRE avuto come scopo quello di spostare i confini fino a quel momento considerati tali. "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza", diceva un tizio.

Facevamo cose, con la pellicola, che voi umani non potreste immaginare...
solo ci voleva più tempo e più scassamento di cabbasisi.

Ciao,
Davide

Sante parole......
Metalslug
Dec 26 2013, 01:41 AM
Vado in OT scusate...
La pellicola, pur avendo avuto in passato solo una compatta, mi ha lasciato un fascino che mi ha colpito molto ed è forse il tarlo che ha scaturito l attuale passione.
In seconda media ci insegnarono la fotografia in BN e lo sviluppo in camera oscura. Pur se non si scattava una sola foto, ogni studente aveva il suo negativo da sviluppare in ogni lezione, questo corso durò alcuni mesi... E' uno dei più bei ricordi delle medie, se non il più bello!!!.
Fine OT
Danilo Bruzzone
Dec 26 2013, 07:03 PM
Vorrei fare un piccolo chiarimento circa due aspetti che sono emersi dalla discussione. Il primo è: che cosa deve intendersi per fotografia? Il secondo è: con quali mezzi realizzo la fotografia?
Nel primo caso è ovvio che non esiste da nessuna parte fa fotografia “campione” quella cioè che definisce le regole della fotografia con la F maiuscola! Tale summa di regole auree esiste solo nella mente di qualche presuntuoso, che di solito la fa coincidere con il proprio metodo fotografico. In realtà ciascun fotografo progetta, scatta ed elabora a seconda dell’immagine che ha dentro e che vuol esternare con la fotografia. Alcuni si accontentano di ciò che la macchina può fare; altri si rendono conto che ciò che essi vedono è superiore a quanto restituisce la macchina e elaborano per ottenere la parte mancante; infine alcuni stravolgono tutto per esprimere ciò che hanno dentro. Cosa è giusto e cosa è sbagliato? Nulla, è sbagliato se il fotografo non sente di aver ottenuto ciò che voleva, è giusto se ha centrato l’obiettivo! (Ovviamente sto parlando di fotografie curate e di qualità, non quelle che rivelano errori grossolani di qualsiasi tipo).
Nel secondo caso si considera il mezzo per ottenere la fotografia. Da che mondo è mondo – la natura ci fa da esempio – si ricerca il massimo risultato con il minimo mezzo e non il contrario! Ovviamente ciascuno può liberamente scegliere le metodiche per ottenere l’immagine che gli somiglia, ma dovrebbe usare la competenza e la prudenza nel farlo. Intendo dire che il fotografo deve informarsi e praticare le varie possibilità, solo allora sarà in grado di fare una scelta ragionevole e non basata su principi filosofici strambi. Spesse volte assistiamo a persone che si rifiutano di discutere, in parte perché in fondo vogliono rinsaldare la propria fede e non metterla alla prova e in parte perché fa loro comodo rimanere nella nicchia che si sono creata. Con ciò non voglio dire che il Sig. Rossi non possa scattare con la pellicola e poi svilupparsi e stamparsi le proprie foto per ottenere un prodotto “romantico” fatto a mano e a cui lui lega la sua ricerca e i suoi affetti, - ma secondo me – farebbe meglio a considerare anche altre alternative che potrebbero rivelarsi migliori. Se dopo la prova attenta, rimanesse dello stesso parere, avrebbe più forza ed energia nel continuare la propria strada. Allora esiste il metodo “campione” che ci restituisce la “vera” fotografia? No, come la definizione di fotografia è stretta, così lo è anche la definizione di come ottenerla. Ancora una volta questi dettami stanno nella mente di coloro che di solito li fanno coincidere con le proprie metodiche di lavoro.
Forse dovremmo dare il via ad un periodo di allargamento di vedute, che ci permetta di valutare come belle tutte le varie espressioni, sia che siano in bianconero, che a colori, sia che siano natural che elaborate, sia paesaggi che nudi e così a seguire fino a giungere là dove nessun fotografo è ancora arrivato
F.Giuffra
Dec 26 2013, 10:25 PM
Non esiste fotografia senza post produzione, cioè camera oscura o computer, non esiste una fotografia NATURALE per il semplice motivo che la fotocamera vede in maniera completamente diversa dal nostro occhio!
Per esempio noi vediamo nitido solo al centro ma l'occhio si sposta di continuo e il cervello ricrea una immagine che non esiste, con tutto a fuoco, soggetto e sfondo. Il sensore è bianco e nero, il colore viene creato in maniera sempre diverso da ogni programma diverso, anche la nostra fotocamera ha diversi settaggi e anche se non ne impostiamo alcuno comunque quello che troviamo di default è solo una delle infinite possibilità. Il nostro occhio vede la luna sui paesaggi notturni, la camera no, bisogna usare dei trucchi per far apparire una foto naturale, cioè come la vede il nostro occhio, ammesso e non concesso che tutti noi vediamo nello stesso modo. Già Ansel Adams sosteneva che non c'è fotografia senza post produzione, no?
Sono guerre di religione, c'è chi dice che non si deve usare il software perché è barare e poi spara con flash gelatinati di mille colori, altri che dicono che il software è buono ma il flash è malvagio.
L'unica cosa sicura è che per avere una foto che sembri naturale con un mezzo così diverso dal nostro occhio bisogna usare dei trucchi, degli imbrogli, la foto è sempre una interpretazione, è arte, non si può far valutare da un computer, sono gusti, sono discorsi, non c'è niente di dimostrabile coi gusti, con le opinioni.
Un tempo di pittori dovevano andare nel bosco a cercare i pigmenti colorati da pestare nel mortaio per farsi i colori, ora usano il pc, ma non per questo sono tutti Michelangelo! Il computer accelera il lavoro ma certo non permette di imbrogliare, se uno è un pittore, uno scrittore, un fotografo, un artista mediocre tale rimane, tale e quale!
CVCPhoto
Dec 27 2013, 12:40 AM
QUOTE(Geipeg @ Dec 25 2013, 06:50 PM)

Conta solo il risultato, così in generale.
Quindi se io a una gara di motociclismo arrivo prima al traguardo perché anziché seguire la pista ho tagliato per campi o anziché usare la moto ammessa ne ho usata una con un reattore nucleare al posto dei pistoni per te va bene.
Licenza di imbrogliare insomma.
Non hai afferrato il concetto di Davide..... ahimè
simonegiuntoli
Dec 27 2013, 02:51 PM
QUOTE(CVCPhoto @ Dec 27 2013, 12:40 AM)

Non hai afferrato il concetto di Davide..... ahimè
ifelix
Dec 27 2013, 03:20 PM
La mia unica esperienza in analogico risale a parecchi anni fà.
Mia zia mi lasciò scattare un paio di fotografie con una Polaroid.......
forse non va neanche inteso come analogico visto che sono uscite subito dalla macchina, belle e pronte.
Ma facevano veramente schifo !!!
Stiamo vivendo un periodo di transizione.
Un pò come quando sono venute fuori le prime automobili,
e qualcuno continuava ad andare in giro con carri, calessi e cavalli.
Oggi, quanta gente va ancora in giro con il calesse trainato dal cavallo ?
A breve, quanta gente scatterà ancora fotografie usando una reflex analogica ?
Il tempo aggiusta tutto.....come sempre............
tutto il resto sono chiacchere per riempire lo spazio tra un periodo e l'altro.
ifelix
Dec 27 2013, 03:32 PM
QUOTE(ifelix @ Dec 27 2013, 03:20 PM)

La mia unica esperienza in analogico risale a parecchi anni fà.
Mia zia mi lasciò scattare un paio di fotografie con una Polaroid.......
forse non va neanche inteso come analogico visto che sono uscite subito dalla macchina, belle e pronte.
Ma facevano veramente schifo !!!
Stiamo vivendo un periodo di transizione.
Un pò come quando sono venute fuori le prime automobili,
e qualcuno continuava ad andare in giro con carri, calessi e cavalli.
Oggi, quanta gente va ancora in giro con il calesse trainato dal cavallo ?
A breve, quanta gente scatterà ancora fotografie usando una reflex analogica ?
Il tempo aggiusta tutto.....come sempre............
tutto il resto sono chiacchere per riempire lo spazio tra un periodo e l'altro.

Mi ero dimenticato la cosa principale.
Sia che usassero cavallo e calesse o una delle prime automobili,
lo scopo unico e comune era quello di spostarsi da un luogo ad un altro.
Con l'automobile lo facevi meglio e prima.
Adesso sia che si usi una fotocamera a pellicola o una reflex digitale,
lo scopo unico è quello di fermare degli istanti di realtà dentro una immagine.
Con la grande differenza............
che con il digitale, quell'istante puoi provare a cercarlo tra tanti fino a quando non lo hai trovato.
Direi che non c'è nemmeno da fare paragoni.
Ovvio che poi siamo tutti contrari a quel tipo di Fotografia che stravolge la realtà in modo spropositato....
ma in questo caso è tutto discutile.
Bisognerebbe discutere sul come ognuno di noi percepisce la realtà !!!!!
DDS
Dec 27 2013, 03:45 PM
QUOTE
A breve, quanta gente scatterà ancora fotografie usando una reflex analogica ?
I pochi che ne saranno capaci. Non certo tu.
MacMickey
Dec 27 2013, 03:56 PM
QUOTE(Geipeg @ Dec 25 2013, 06:50 PM)

Conta solo il risultato, così in generale.
Quindi se io a una gara di motociclismo arrivo prima al traguardo perché anziché seguire la pista ho tagliato per campi o anziché usare la moto ammessa ne ho usata una con un reattore nucleare al posto dei pistoni per te va bene.
Licenza di imbrogliare insomma.
Il tuo esempio non ci sta. In una competizione sportiva si cerca di mettere i contendenti nelle stesse condizioni affinché emergano le effettive differenze tra i disputanti, tutti devono seguire lo stesso svolgimento (es: n giri di pista) e si valuta solo il tempo. Nessuno giudica chi ha fatto le curve più belle, i migliori sorpassi, la strategia più studiata
In fotografia ogni individuo cerca di esprimersi, cerca di concretizzare e condividere una sensazione, un'emozione, un idea, o semplicemente la propria visione della realtà. Non nasce come competizione! L'idea dei concorsi è una malsana interpretazione dell'arte fotografica.
La verità è che se in testa non c'hai niente puoi post produrre quanto vuoi, il risultato sarà comunque vuoto.
L'idea di legare la post produzione ad una sorta di imborglio, di scorciatoia, non può passare.
Supponiamo il classico panorama in BN, dove vorresti un bel cielo carico e non bianco, tutto in BN: mi sai dire che differenza c'è tra mettere un filtro gradiente davanti alla lente, o lavorare con le maschere in stampa sotto l'ingranditore? una doppia esposizione o mettere una curva con maschera in PP?
Strumenti diversi, metodi diversi, ma che conta è che chi scatta la foto lavora e persegue quell'idea, che è già nella sua testa.
Oggi tutti possono farlo, mentre un tempo solo i migliori potevano permettersi laboratori di stampa capaci di eseguire lavori così accurati.
da"clickblog"
"Pablo Inirio è lo stampatore dell'agenzia Magnum, ecco i suoi appunti sulle foto per stampare in camera oscura e manipolare le immagini... molto prima di Photoshop!"
ClickBlog
MacMickey
Dec 27 2013, 04:01 PM
QUOTE(F.Giuffra @ Dec 26 2013, 10:25 PM)

Un tempo di pittori dovevano andare nel bosco a cercare i pigmenti colorati da pestare nel mortaio per farsi i colori, ora usano il pc, ma non per questo sono tutti Michelangelo! Il computer accelera il lavoro ma certo non permette di imbrogliare, se uno è un pittore, uno scrittore, un fotografo, un artista mediocre tale rimane, tale e quale!
Straquoto
DDS
Dec 27 2013, 05:34 PM
Azz... ma allora il senso della discussione è ancor più cretino; lo avessi capito subito non avrei partecipato.
Chiedo scusa per il mio precedente intervento evidentemente fuori luogo.
Ora però sono in ballo... peggio per voi.
Perdonatemi ma state vomitando quintali di luoghi comuni (per non dire scemenze): l'arte, la pittura, le moto, le cazzabubbole e le fregne mosce...
Si rischia di pisc.iare fuori dal vaso, di andare oltre, così come successe anni fa proprio per la pittura, per la musica, per il cinema, per l'arte tutta insomma.
Ora ve la giro io la frittata, sennò vi si brucia.
Un dipinto di Caravaggio a caso, a distanza di secoli, resta un capolavoro (a prescindere da pentimenti e ridipinture, guarda un pò), vale lo stesso per le opere di wagner...
Non so quanti un domani apprezzeranno gli sgarri di fontana (la lama al pennello porcamiseria! parlavamo di mezzi no?) e le partiture di Berio.
Questi poi, tra l'altro, sono esempi fin troppo nobili: per non scadere nell'ultima porcata di ladyfava o nell'ultimo teschio di Hirst, insomma.
Questo perchè la forza di Caravaggio è in ciò che appare, quella di Fontana è in ciò che interpreta.
L'interpretazione è una variabile che muta profondamente da uomo a uomo, per di più in funzione delle mode del tempo.
Confido nel ciclo fisiologico delle arti e delle discipline.
A tal proposito mi rincuora il fatto che stiano tornando sugli scaffali materiali pregevoli per fare stampe artigianali (in [...] a chi predica la morte prossima della pellicola).
Al contempo voglio ben sperare che un domani torni un pò di buonsenso, e di sana autocritica, per chi si dedica alla fotografia tutta, a prescindere dai mezzi, purchè vi sia rispetto.
La parola chiave è una sola: coerenza!
Il resto non mi interessa. La postproduzione? stronzate! Ognuno faccia come crede, ha detto bene felix: il tempo è galantuomo.
Non entro certo nel merito degli interventi in camera oscura paragonati a quelli digitali, mi limito a chiedere al buon dio di perdonarvi perchè è evidente che non abbiate idea di ciò che dite.
Non voglio certo insegnarvelo io che ancora sono un pivello, spero che prima o poi ci arriviate da soli ma visti i presupposti ne dubito profondamente.
Ciao
teoravasi
Dec 27 2013, 06:06 PM
Stavo per intervenire per esporre il mio pensiero, ma vista l'inciviltà e la superbia di alcuni commenti mi sa che è meglio evitare.
Prima della tecnica, dello sviluppo, della post produzione e di qualunque altra cosa bisognerebbe imparare l'educazione nel rapportarsi con le altre persone.
Buon proseguimento e scusate per il mio intervento
teo
DDS
Dec 27 2013, 06:14 PM
Phffff... cheppalle! sempre la stessa storia nel salottino borghese de noantri, butti un petardo scoppia una bomba. Vi si è rovesciato il thè? Continuate pure, non vi disturbo... me ne vado. Ciao.
ifelix
Dec 27 2013, 07:50 PM
QUOTE(DDS @ Dec 27 2013, 03:45 PM)

I pochi che ne saranno capaci. Non certo tu.
Se le tue capacità fotografiche sono almeno la metà della somma della tua arroganza, presunzione e altezzosità...........
tu sei potenzialmente il nuovo Adams !!!!
Grandeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
ifelix
Dec 27 2013, 08:08 PM
QUOTE(DDS @ Dec 27 2013, 05:34 PM)

Un dipinto di Caravaggio a caso, a distanza di secoli, resta un capolavoro (a prescindere da pentimenti e ridipinture, guarda un pò),
vale lo stesso per le opere di wagner...
Non so quanti un domani apprezzeranno gli sgarri di Fontana (la lama al pennello porcamiseria! parlavamo di mezzi no?)
e le partiture di Berio.
Questi poi, tra l'altro, sono esempi fin troppo nobili: per non scadere nell'ultima porcata di ladyfava o nell'ultimo teschio di Hirst, insomma.
Questo perchè la forza di Caravaggio è in ciò che appare, quella di Fontana è in ciò che interpreta.
L'interpretazione è una variabile che muta profondamente da uomo a uomo, per di più in funzione delle mode del tempo.
E nonostante i tuoi modi crudi di esprimerti,
( mi hai dato dell'incapace solo perchè non ho mai scattato a pellicola...e vorrei ricordarti che potrei sempre imparare

)
sono costretto a dirti che mi trovi assolutamente daccordo.
Anzi......aggiungerei dei nomi alla tua lista.....
e ce ne sarebbero tanti !!!
giovanni949
Dec 27 2013, 08:17 PM
QUOTE(DDS @ Dec 27 2013, 06:14 PM)

Phffff... cheppalle! sempre la stessa storia nel salottino borghese de noantri, butti un petardo scoppia una bomba. Vi si è rovesciato il thè? Continuate pure, non vi disturbo... me ne vado. Ciao.
Eh no amico mio, non si può ragionare in questo modo "continuerei per la mia strada anche di fronte ad una netta superiorità del sensore" perchè chiunque fa fotografie ha il diritto ed il dovere di ottenere comunque il massimo tecnologicamente (e nei limiti della capacità di spesa ovviamente) disponibile al momento. Questo modo di ragionare mi fa pensare agli aristotelici che si rifiutavano di guardare nel telescopio di Galilei per il timore di scoprire che la verità non era quella in cui avevano sempre creduto. Spiegami che senso ha lavorare come negri nelle camere oscure facendosi intossicare dai chimici per ottenere risultati che alla fine, non prendiamoci in giro, non sono davvero superiori a quelli ottenibili oggi col digitale. La tua ricerca delle tecniche tradizionali sarebbe apprezzabile, proprio perchè non la hai conosciuta, se fosse semplicemente una ricerca storiografica sui metodi del passato, così come può avere un senso attraversare l'atlantico su una barca a remi nell'ottica di una sfida sportiva o di una ricerca sui limiti umani, ma non dirmi che quello è il metodo giusto per andare in America. Questi ragionamenti da Amish della fotografia mi danno fastidio proprio in quanto in oltre 40 anni da fotoamatore evoluto so di poter dire che è stato tutto bello ma il passato è appunto passato ed è bello ricordare con emozione quando spedivo le mie macro in Kodachrome 64 a Milano ed aspettavo 15 giorni per scoprire che non ne era venuta neanche una avendo speso quasi ventimila preziosissime lirette dell'epoca perchè la MAF era manuale, e bisognava regolare l'esposizione spostando il flash manuale rispetto all'obiettivo per tentativi fino a quando dopo 50 fallimenti finalmente si riusciva a scorgere un'immagine. Ti posso dire che ora mi diverto di più ad avere il 100% delle foto a fuoco e ben esposte anche con le macro più spinte perchè mi posso concentrare finalmente sul soggetto, sul taglio , si insomma sull'immagine che voglio rappresentare e non sulla tecnica necessaria per ottenerla e questo a prescindere dal fatto che non è vero che col digitale siamo tutti diventati Ansel Adams ! Ed infine ti posso dire senza che ti inalberi che le immagini della mia D800 hanno da tempo superato e non di poco quelle che ottenevo con la Nikkormat Ftn ed il Nikkor 50 mm F2 AI su Kodachrome 25 perchè vedi, proprio perchè vengo da quel mondo che oggi tu santifichi, sono abituato alla sperimentazione e mi sono divertito a replicare esattamente delle immagini dell'epoca con la tecnica digitale e quando qualcuno decanta ancora una presunta superiorità della pellicola vorrei che me lo dimostrasse documentalmente e non per credo religioso. Quanto poi alla P.P. non amo quella spinta ma non credo ci sia nulla di male a variare il taglio o il contrasto o la saturazione in digitale così come si faceva ai bei tempi variando l'agitazione delle tank di sviluppo o usando sviluppatori "forti" o carte ad alto contrasto o mascherando in camera oscura. Se poi ti diverti a fare il giro d'Italia correndo scalzo buon per te come va benissimo che si faccia a piedi il cammino di Santiago di Compostela ma non disprezzare chi preferisce l'aereo. Va bene comunque che tu faccia gli esperimenti che ti gratificano, ma non pontificare ti prego e.. se posso prova la D800, se sei una schiappa resterai tale, se sei bravo capirai la differenza ! Ciao non volermene, quello che ho detto lo ho detto con affetto perchè è un peccato che uno come te si arrocchi su posizioni sbagliate. Ciao giovanni
giuliocirillo
Dec 27 2013, 08:43 PM
QUOTE(giosavaring @ Dec 27 2013, 08:17 PM)

Eh no amico mio, non si può ragionare in questo modo "continuerei per la mia strada anche di fronte ad una netta superiorità del sensore" perchè chiunque fa fotografie ha il diritto ed il dovere di ottenere comunque il massimo tecnologicamente (e nei limiti della capacità di spesa ovviamente) disponibile al momento. Questo modo di ragionare mi fa pensare agli aristotelici che si rifiutavano di guardare nel telescopio di Galilei per il timore di scoprire che la verità non era quella in cui avevano sempre creduto. Spiegami che senso ha lavorare come negri nelle camere oscure facendosi intossicare dai chimici per ottenere risultati che alla fine, non prendiamoci in giro, non sono davvero superiori a quelli ottenibili oggi col digitale. La tua ricerca delle tecniche tradizionali sarebbe apprezzabile, proprio perchè non la hai conosciuta, se fosse semplicemente una ricerca storiografica sui metodi del passato, così come può avere un senso attraversare l'atlantico su una barca a remi nell'ottica di una sfida sportiva o di una ricerca sui limiti umani, ma non dirmi che quello è il metodo giusto per andare in America. Questi ragionamenti da Amish della fotografia mi danno fastidio proprio in quanto in oltre 40 anni da fotoamatore evoluto so di poter dire che è stato tutto bello ma il passato è appunto passato ed è bello ricordare con emozione quando spedivo le mie macro in Kodachrome 64 a Milano ed aspettavo 15 giorni per scoprire che non ne era venuta neanche una avendo speso quasi ventimila preziosissime lirette dell'epoca perchè la MAF era manuale, e bisognava regolare l'esposizione spostando il flash manuale rispetto all'obiettivo per tentativi fino a quando dopo 50 fallimenti finalmente si riusciva a scorgere un'immagine. Ti posso dire che ora mi diverto di più ad avere il 100% delle foto a fuoco e ben esposte anche con le macro più spinte perchè mi posso concentrare finalmente sul soggetto, sul taglio , si insomma sull'immagine che voglio rappresentare e non sulla tecnica necessaria per ottenerla e questo a prescindere dal fatto che non è vero che col digitale siamo tutti diventati Ansel Adams ! Ed infine ti posso dire senza che ti inalberi che le immagini della mia D800 hanno da tempo superato e non di poco quelle che ottenevo con la Nikkormat Ftn ed il Nikkor 50 mm F2 AI su Kodachrome 25 perchè vedi, proprio perchè vengo da quel mondo che oggi tu santifichi, sono abituato alla sperimentazione e mi sono divertito a replicare esattamente delle immagini dell'epoca con la tecnica digitale e quando qualcuno decanta ancora una presunta superiorità della pellicola vorrei che me lo dimostrasse documentalmente e non per credo religioso. Quanto poi alla P.P. non amo quella spinta ma non credo ci sia nulla di male a variare il taglio o il contrasto o la saturazione in digitale così come si faceva ai bei tempi variando l'agitazione delle tank di sviluppo o usando sviluppatori "forti" o carte ad alto contrasto o mascherando in camera oscura. Se poi ti diverti a fare il giro d'Italia correndo scalzo buon per te come va benissimo che si faccia a piedi il cammino di Santiago di Compostela ma non disprezzare chi preferisce l'aereo. Va bene comunque che tu faccia gli esperimenti che ti gratificano, ma non pontificare ti prego e.. se posso prova la D800, se sei una schiappa resterai tale, se sei bravo capirai la differenza ! Ciao non volermene, quello che ho detto lo ho detto con affetto perchè è un peccato che uno come te si arrocchi su posizioni sbagliate. Ciao giovanni
Beh che dire, come ha detto lui stesso è un pivello...che si è innamorato della fotografia analogica, probabilmente vuole distinguersi dai suoi coetanei (oggi va di moda essere vintage) che usano smartphone e reflex digitali, il fatto però è che avendo 26 anni lo ha fatto appunto per scelta....e fin qui tutto ok. Ma molti in questo forum hanno alle spalle anni di fotografia chimica (ed all'epoca non c'era scelta) e poi, passati al digitale, hanno fatto anche li esperienze di anni di foto.....quindi per favore caro DDS esponi tutti i pensieri che vuoi....ma non ergerti a maestrino snob e alternativo che di sicuro non ne abbiamo bisogno.
Ciao
pes084k1
Dec 27 2013, 08:54 PM
QUOTE(giosavaring @ Dec 27 2013, 08:17 PM)

Eh no amico mio, non si può ragionare in questo modo "continuerei per la mia strada anche di fronte ad una netta superiorità del sensore" perchè chiunque fa fotografie ha il diritto ed il dovere di ottenere comunque il massimo tecnologicamente (e nei limiti della capacità di spesa ovviamente) disponibile al momento. Questo modo di ragionare mi fa pensare agli aristotelici che si rifiutavano di guardare nel telescopio di Galilei per il timore di scoprire che la verità non era quella in cui avevano sempre creduto. Spiegami che senso ha lavorare come negri nelle camere oscure facendosi intossicare dai chimici per ottenere risultati che alla fine, non prendiamoci in giro, non sono davvero superiori a quelli ottenibili oggi col digitale. La tua ricerca delle tecniche tradizionali sarebbe apprezzabile, proprio perchè non la hai conosciuta, se fosse semplicemente una ricerca storiografica sui metodi del passato, così come può avere un senso attraversare l'atlantico su una barca a remi nell'ottica di una sfida sportiva o di una ricerca sui limiti umani, ma non dirmi che quello è il metodo giusto per andare in America. Questi ragionamenti da Amish della fotografia mi danno fastidio proprio in quanto in oltre 40 anni da fotoamatore evoluto so di poter dire che è stato tutto bello ma il passato è appunto passato ed è bello ricordare con emozione quando spedivo le mie macro in Kodachrome 64 a Milano ed aspettavo 15 giorni per scoprire che non ne era venuta neanche una avendo speso quasi ventimila preziosissime lirette dell'epoca perchè la MAF era manuale, e bisognava regolare l'esposizione spostando il flash manuale rispetto all'obiettivo per tentativi fino a quando dopo 50 fallimenti finalmente si riusciva a scorgere un'immagine. Ti posso dire che ora mi diverto di più ad avere il 100% delle foto a fuoco e ben esposte anche con le macro più spinte perchè mi posso concentrare finalmente sul soggetto, sul taglio , si insomma sull'immagine che voglio rappresentare e non sulla tecnica necessaria per ottenerla e questo a prescindere dal fatto che non è vero che col digitale siamo tutti diventati Ansel Adams ! Ed infine ti posso dire senza che ti inalberi che le immagini della mia D800 hanno da tempo superato e non di poco quelle che ottenevo con la Nikkormat Ftn ed il Nikkor 50 mm F2 AI su Kodachrome 25 perchè vedi, proprio perchè vengo da quel mondo che oggi tu santifichi, sono abituato alla sperimentazione e mi sono divertito a replicare esattamente delle immagini dell'epoca con la tecnica digitale e quando qualcuno decanta ancora una presunta superiorità della pellicola vorrei che me lo dimostrasse documentalmente e non per credo religioso. Quanto poi alla P.P. non amo quella spinta ma non credo ci sia nulla di male a variare il taglio o il contrasto o la saturazione in digitale così come si faceva ai bei tempi variando l'agitazione delle tank di sviluppo o usando sviluppatori "forti" o carte ad alto contrasto o mascherando in camera oscura. Se poi ti diverti a fare il giro d'Italia correndo scalzo buon per te come va benissimo che si faccia a piedi il cammino di Santiago di Compostela ma non disprezzare chi preferisce l'aereo. Va bene comunque che tu faccia gli esperimenti che ti gratificano, ma non pontificare ti prego e.. se posso prova la D800, se sei una schiappa resterai tale, se sei bravo capirai la differenza ! Ciao non volermene, quello che ho detto lo ho detto con affetto perchè è un peccato che uno come te si arrocchi su posizioni sbagliate. Ciao giovanni
Lavoro in digitale e analogico. La D800e è una bella macchina e io ho visto gli scatti, ma il proprietario è anche rimasto a bocca aperta a vedere un mio esperimento Velvia 100/Minolta 5400 (Heliar 15, aliasing a 100 lp/mm da bordo a bordo con DUE Cokin sopra) e un TMax 100/Reflecta 7200 (con Ultron). Anche la Kodachrome 25 arrivava alle 100 lp/mm, magari non con il 50/2 che ansimava a 80 lp/mm a f/8. Guardalo con un Micro, uno ZF 50/1.4 e poi ne riparliamo. Anche la Nikkormat non è una FE/FM3a, una Leica M, una Zeiss Ikon. La banda colore del digitale è metà di quello di una dia e MAF e sensibilità esposimetro della D800 sono inferiori alle vecchie glorie. Certamente per una grossa stampa (che, insieme alla proiezione, è l'obiettivo del fotografo serio...) queste cose si devono vedere, se non si ha il prosciutto sugli occhi. Del resto, ho soprasseduto all'upgrade finché non troverò un modello realmente BEN progettato, non un prodotto edge sperimentale (pack filtri, baricentro avanzato,....) poco ingegnerizzato. Tutto sommato preferisco il digitale sulle lunghe focali in azione (ma oltre 12-16 Mp, anche per gli ISO richiesti, non ha senso salire per motivi fisici), ma per macro, paesaggi e architettura (e certi ritratti) meglio il film buono.
Un vecchio SR-71A può evitare più missili di un F-22... semplicemente perché vola più alto e veloce. Non dimentichiamolo! Certo ci vuole il manico.
A presto
Elio
giovanni949
Dec 27 2013, 11:16 PM
QUOTE(pes084k1 @ Dec 27 2013, 08:54 PM)

Lavoro in digitale e analogico. La D800e è una bella macchina e io ho visto gli scatti, ma il proprietario è anche rimasto a bocca aperta a vedere un mio esperimento Velvia 100/Minolta 5400 (Heliar 15, aliasing a 100 lp/mm da bordo a bordo con DUE Cokin sopra) e un TMax 100/Reflecta 7200 (con Ultron). Anche la Kodachrome 25 arrivava alle 100 lp/mm, magari non con il 50/2 che ansimava a 80 lp/mm a f/8. Guardalo con un Micro, uno ZF 50/1.4 e poi ne riparliamo. Anche la Nikkormat non è una FE/FM3a, una Leica M, una Zeiss Ikon. La banda colore del digitale è metà di quello di una dia e MAF e sensibilità esposimetro della D800 sono inferiori alle vecchie glorie. Certamente per una grossa stampa (che, insieme alla proiezione, è l'obiettivo del fotografo serio...) queste cose si devono vedere, se non si ha il prosciutto sugli occhi. Del resto, ho soprasseduto all'upgrade finché non troverò un modello realmente BEN progettato, non un prodotto edge sperimentale (pack filtri, baricentro avanzato,....) poco ingegnerizzato. Tutto sommato preferisco il digitale sulle lunghe focali in azione (ma oltre 12-16 Mp, anche per gli ISO richiesti, non ha senso salire per motivi fisici), ma per macro, paesaggi e architettura (e certi ritratti) meglio il film buono.
Un vecchio SR-71A può evitare più missili di un F-22... semplicemente perché vola più alto e veloce. Non dimentichiamolo! Certo ci vuole il manico.
A presto
Elio
Non sono d'accordo e delle chiacchere tecnologiche da laboratorio finché restano chiacchere, anche se sono un ingegnere, me ne impipo, mi convincerete solo davanti ad un adeguato ingrandimento di un particolare significativo ottenuto con i due metodi e mi farete osservare con i miei occhi la eclatante differenza, il resto sono chiacchere e distintivo, solo chiacchere e distintivo ! So quel che dico perchè da quando ho cominciato con la Nikkormat ho sempre avuto l'abitudine di osservare le Kodachrome 25 e 64 col microscopio che avevo comprato a suo tempo e quando parlo di esami comparati mi riferisco a prove con lo stesso obiettivo, visto ho conservato nel tempo tutti i miei obiettivi dai primi AI agli attuali VR e dunque ho potuto comparare a parità di occhio. Ed ancora non ha alcun fondamento la tesi per cui la Nikkormat sarebbe una specie di catorcio rispetto alla FM o FE, quelle macchine avevano raggiunto da tempo una maturità tecnologica totale, quello che le distingueva era soltanto la possibilità o meno di accessoriarle con parti intercambiabili e funzioni aggiuntive ma sempre su una base costruttiva comune. Quello che dico, lo ripeto, non è frutto di fede ma è stato confermato da una memorabile prova (che conservo come una reliquia) condotta diversi anni fa quando Leica venne fuori con due memorabili prodotti, la M7 analogica e la M8 digitale, strutturalmente e funzionalmente identiche salvo che per il "cuore impressionabile", pellicola o sensore; Quella storica prova condotta allora dalla più autorevole rivista del settore, la mitica "Progresso Fotografico", bibbia di tutti noi con i capelli bianchi, dimostrò inequivocabilmente ed la massimo livello tecnologico, con ampio schieramento della migliore produzione ottica Leica, che il sorpasso c'era stato ed il tutto avveniva allora, diversi anni fa, quando la M8 era ancora abbastanza lontana dalla Leica che oggi possiamo acquistare col sensore a formato pieno a risoluzione doppia di allora. Questi sono i fatti, chi avesse dubbi veda di recuperare quella prova che non esito a definire storica perchè appunto certificò per la prima volta con metodo assolutamente scientifico l'avvenuto sorpasso qualitativo del sensore sulla pellicola, tutto il resto è preconcetto ideologico cioè nulla. Saluti giovanni
ifelix
Dec 27 2013, 11:42 PM
A me viene da sorridere............
io che la pellicola non la conosco nemmeno.
Che devo semplicemente ringraziare il digitale per avermi fatto avvicinare alla Fotografia.
Per quelli concreti e pragmatici come me............
la sola idea di scattare foto dovendosi accontentare di quello che
POI sarebbe saltato fuori,
senza la minima possibilità di poter metterci qualcosa di mio,
era semplicemente assurda !!!
E difatti sono arrivato alla tenera età di 43 anni prima di prendere in mano una macchina fotografica.....digitale.....ovvio.
Solo per caso.
E mi sono potuto permettere il lusso di scattare foto quasi senza nessuna conoscenza fotografica.........
portando a casa comunque dei risultati decenti che col tempo sono diventati buoni. ( Verificabili in firma )
Oggi le mie foto mi soddisfano.......e direi che avendoci impiegato pochi mesi è già un gran risultato.
Posso permettermi di stamparle anche tutte in grande formato,
sapendo che sono tecnicamente ben fatte.
___
E tutto questo lo devo al Digitale.
Metalslug
Dec 27 2013, 11:43 PM
QUOTE(F.Giuffra @ Dec 26 2013, 10:25 PM)

Non esiste fotografia senza post produzione, cioè camera oscura o computer, non esiste una fotografia NATURALE per il semplice motivo che la fotocamera vede in maniera completamente diversa dal nostro occhio!
Per esempio noi vediamo nitido solo al centro ma l'occhio si sposta di continuo e il cervello ricrea una immagine che non esiste, con tutto a fuoco, soggetto e sfondo. Il sensore è bianco e nero, il colore viene creato in maniera sempre diverso da ogni programma diverso, anche la nostra fotocamera ha diversi settaggi e anche se non ne impostiamo alcuno comunque quello che troviamo di default è solo una delle infinite possibilità. Il nostro occhio vede la luna sui paesaggi notturni, la camera no, bisogna usare dei trucchi per far apparire una foto naturale, cioè come la vede il nostro occhio, ammesso e non concesso che tutti noi vediamo nello stesso modo. Già Ansel Adams sosteneva che non c'è fotografia senza post produzione, no?
Sono guerre di religione, c'è chi dice che non si deve usare il software perché è barare e poi spara con flash gelatinati di mille colori, altri che dicono che il software è buono ma il flash è malvagio.
L'unica cosa sicura è che per avere una foto che sembri naturale con un mezzo così diverso dal nostro occhio bisogna usare dei trucchi, degli imbrogli, la foto è sempre una interpretazione, è arte, non si può far valutare da un computer, sono gusti, sono discorsi, non c'è niente di dimostrabile coi gusti, con le opinioni.
Un tempo di pittori dovevano andare nel bosco a cercare i pigmenti colorati da pestare nel mortaio per farsi i colori, ora usano il pc, ma non per questo sono tutti Michelangelo! Il computer accelera il lavoro ma certo non permette di imbrogliare, se uno è un pittore, uno scrittore, un fotografo, un artista mediocre tale rimane, tale e quale!
Ovvio che la pp è necessaria in digitale come la camera oscura per l analogico.
C è da fare un distinguo, come in analogico dove era possibile stravolgere la fotografia con ritocchi e quant altro in digitale questa possibilità è esponenziamente aplificata spesso con risultati estremamente artefatti.
QUOTE(ifelix @ Dec 27 2013, 03:20 PM)

La mia unica esperienza in analogico risale a parecchi anni fà.
Mia zia mi lasciò scattare un paio di fotografie con una Polaroid.......
forse non va neanche inteso come analogico visto che sono uscite subito dalla macchina, belle e pronte.
Ma facevano veramente schifo !!!
Stiamo vivendo un periodo di transizione.
Un pò come quando sono venute fuori le prime automobili,
e qualcuno continuava ad andare in giro con carri, calessi e cavalli.
Oggi, quanta gente va ancora in giro con il calesse trainato dal cavallo ?
A breve, quanta gente scatterà ancora fotografie usando una reflex analogica ?
Il tempo aggiusta tutto.....come sempre............
tutto il resto sono chiacchere per riempire lo spazio tra un periodo e l'altro.

Il progresso tecnologico non sempre sostisuisce totalmente il passato, basti pensare alla rinascita del vinile pur se di nicchoa, ci sono sempre più estimatori.
Per l analogico specie per il 35mm il paragone può essere simile. :-).
lacernia
Dec 28 2013, 12:30 AM
Interesante disquisizione che va oltre il Sushi bar.
Ho condiviso ed apprezzato quasi tutti i contributi. Ho passato entrambe le ere fotografiche e ne ho e ne sto apprezzando le differenze, tutte da vivere, da interpretare soggettivamente.
Certo, leggendo quanto narrato anche a me tornano alla mente le nottate nel ripostiglio con le bacinelle piene di acidi attendendo che "miracolo" avvenisse, ma oggi di diverso esiste solo che mia moglie se accende la luce non ne fà più di danni, ma le nottate esistono ancora, magari in salotto davanti al PC e con affianco una birra.
Ritengo che il fascino della fotografia rimane, così come la passione per la ricerca del momento migliore, le levatacce per un'alba, arrivare in ritardo a cena per aspettare un tramonto, non c'è la PostProduzione che si alza al posto tuo.
La base per ottenere quello scatto rimane, spero ancora per molto.
pes084k1
Dec 28 2013, 12:37 AM
QUOTE(giosavaring @ Dec 27 2013, 11:16 PM)

Non sono d'accordo e delle chiacchere tecnologiche da laboratorio finché restano chiacchere, anche se sono un ingegnere, me ne impipo, mi convincerete solo davanti ad un adeguato ingrandimento di un particolare significativo ottenuto con i due metodi e mi farete osservare con i miei occhi la eclatante differenza, il resto sono chiacchere e distintivo, solo chiacchere e distintivo ! So quel che dico perchè da quando ho cominciato con la Nikkormat ho sempre avuto l'abitudine di osservare le Kodachrome 25 e 64 col microscopio che avevo comprato a suo tempo e quando parlo di esami comparati mi riferisco a prove con lo stesso obiettivo, visto ho conservato nel tempo tutti i miei obiettivi dai primi AI agli attuali VR e dunque ho potuto comparare a parità di occhio. Ed ancora non ha alcun fondamento la tesi per cui la Nikkormat sarebbe una specie di catorcio rispetto alla FM o FE, quelle macchine avevano raggiunto da tempo una maturità tecnologica totale, quello che le distingueva era soltanto la possibilità o meno di accessoriarle con parti intercambiabili e funzioni aggiuntive ma sempre su una base costruttiva comune. Quello che dico, lo ripeto, non è frutto di fede ma è stato confermato da una memorabile prova (che conservo come una reliquia) condotta diversi anni fa quando Leica venne fuori con due memorabili prodotti, la M7 analogica e la M8 digitale, strutturalmente e funzionalmente identiche salvo che per il "cuore impressionabile", pellicola o sensore; Quella storica prova condotta allora dalla più autorevole rivista del settore, la mitica "Progresso Fotografico", bibbia di tutti noi con i capelli bianchi, dimostrò inequivocabilmente ed la massimo livello tecnologico, con ampio schieramento della migliore produzione ottica Leica, che il sorpasso c'era stato ed il tutto avveniva allora, diversi anni fa, quando la M8 era ancora abbastanza lontana dalla Leica che oggi possiamo acquistare col sensore a formato pieno a risoluzione doppia di allora. Questi sono i fatti, chi avesse dubbi veda di recuperare quella prova che non esito a definire storica perchè appunto certificò per la prima volta con metodo assolutamente scientifico l'avvenuto sorpasso qualitativo del sensore sulla pellicola, tutto il resto è preconcetto ideologico cioè nulla. Saluti giovanni
Senti una cosa, io vedo queste cose da trent'anni, ci lavoro, sono ricercatore di image processing (qualità delle immagini, tra l'altro...), sono circondato da macchinette di tutte le ere. Se to mi dici che vuoi un'immagine liscia, che puoi guardare a 30 cm dal monitor al 100%, quindi con poche alte frequenze, quindi scarsa, ho capito tutto. L'immagine buona ha tante alte frequenze, è ruvida/granosa, se no la stampa è scadente e tu al monitor stai guardando l'aliasing dello schermo.. Ebbene sì, la Nikkormat con il 50/2 le 100 lp/mm se le sogna, specie a mano libera. La M9, osso impossibile per le DSRL del tempo, è una preda piuttosto facile per le migliori macchine a film, nonostante ben altre ottiche (a 55 lp/mm ha chiuso...). La FE, per esempio, ha un mirino enorme (0.86-0.92x) e ha ancora il DG-2 per potenziarlo, ha presollevamento specchio con autoscatto, vibra poco, ha una planeità film che la devi vedere allo scanner. Se mi gira giusta ti faccio un rullo a queste risoluzini! Tra l'altro scansiono in HDR e/o focus stacking a 36-64 Mp da 7 anni, se permetti.
Se vedo aliasing di luminanza a 100 lp/mm (ci sono stati post nel passato), stai rispondendo oltre 100 lp/mm, quando con la D800e non ho mai visto su una strisciata di test oltre 3300 LW/PH e le do 3600 LW/PH come limite calcolato a tavolino, che ovviamente non può essere superato (70 lp/mm o poco più). In PP uno scanner sfoca immagine e rumore insieme e quindi può recuperare una enormità in deblur, con la DSRL non puoi. Queste cose non le posso ancora fare, almeno in FX. La crominanza di una una dia è a PIENA risoluzione, vedo gli stessi dettagli della luminanza, se la apro sulla D800e vedo solo una cosa confusa e sfocata, che significa a casa mia COLORI ACQUARELLATI su stampa. Una Delta 100 a 36 Mp ha la stessa sfocatura di una D700, ti rendi conto? Hai visto la MTF di Velvia 100? Hai mai visto un superwide su film (io ne ho 6 a casa, di cui due Zeiss ZM). Queste uscite non le voglio sentire, perché risponderti significa solo dire a una persona: se sei capace, queste cose le fai in analogico e fai al meglio pure il digitale, se non sei capace...
P.S.: Sono un digitalista, ti ripeto! Se fossi un analogista...
A presto
Elio
pes084k1
Dec 28 2013, 12:50 AM
QUOTE(giosavaring @ Dec 27 2013, 11:16 PM)

Non sono d'accordo e delle chiacchere tecnologiche da laboratorio finché restano chiacchere, anche se sono un ingegnere, me ne impipo, mi convincerete solo davanti ad un adeguato ingrandimento di un particolare significativo ottenuto con i due metodi e mi farete osservare con i miei occhi la eclatante differenza, il resto sono chiacchere e distintivo, solo chiacchere e distintivo ! So quel che dico perchè da quando ho cominciato con la Nikkormat ho sempre avuto l'abitudine di osservare le Kodachrome 25 e 64 col microscopio che avevo comprato a suo tempo e quando parlo di esami comparati mi riferisco a prove con lo stesso obiettivo, visto ho conservato nel tempo tutti i miei obiettivi dai primi AI agli attuali VR e dunque ho potuto comparare a parità di occhio. Ed ancora non ha alcun fondamento la tesi per cui la Nikkormat sarebbe una specie di catorcio rispetto alla FM o FE, quelle macchine avevano raggiunto da tempo una maturità tecnologica totale, quello che le distingueva era soltanto la possibilità o meno di accessoriarle con parti intercambiabili e funzioni aggiuntive ma sempre su una base costruttiva comune. Quello che dico, lo ripeto, non è frutto di fede ma è stato confermato da una memorabile prova (che conservo come una reliquia) condotta diversi anni fa quando Leica venne fuori con due memorabili prodotti, la M7 analogica e la M8 digitale, strutturalmente e funzionalmente identiche salvo che per il "cuore impressionabile", pellicola o sensore; Quella storica prova condotta allora dalla più autorevole rivista del settore, la mitica "Progresso Fotografico", bibbia di tutti noi con i capelli bianchi, dimostrò inequivocabilmente ed la massimo livello tecnologico, con ampio schieramento della migliore produzione ottica Leica, che il sorpasso c'era stato ed il tutto avveniva allora, diversi anni fa, quando la M8 era ancora abbastanza lontana dalla Leica che oggi possiamo acquistare col sensore a formato pieno a risoluzione doppia di allora. Questi sono i fatti, chi avesse dubbi veda di recuperare quella prova che non esito a definire storica perchè appunto certificò per la prima volta con metodo assolutamente scientifico l'avvenuto sorpasso qualitativo del sensore sulla pellicola, tutto il resto è preconcetto ideologico cioè nulla. Saluti giovanni
Ho quel numero di Progresso Fotografico e altri, ma chiaramente è stato fatto da incompetenti, sia come confronto, sia come interpretazione dei risultati. In un'altro vidi giudicata migliore un'immagine con metà risoluzione (Canon 1D) e con lo sharpening in PP. Te lo metto io lo sharpening sull'altra! Ervin Puts ne fece altri con risultati opposti, ma anche lì l'ottica dell'ingranditore era stata messa a f/11, invece di f/5.6-8 a guadagnare altri due punti di IQ. Non è da adesso che si vedono 110 lp/mm da coppie Kodachrome/Minox 35, usate per fare cartelloni.
Se io voglio imbrogliarti su una lente o una macchina, ti metto su Internet un'immagine sfocata, mossa, con flare, e tu a crederci! Ci sono test in cui un 135/3.5 AI Nikon (valutabile tra 60 e 80+ lp/mm) appariva con 40-45 lp/mm al centro, crescenti con la chiusura fino a 60 lp/mm, una cosa che non sta in cielo, nè in terra se ci fai due scatti, magari con una APS 16-24 Mp! Meno maòle che il commentattore corresse il commento per onestà!
Ma chi è che ha ha casa dieci ottiche ben sopra le 100 lp/mm, scanner potenti, diaproiettori con 3 Colorplan e uno Zeiss. software all'avanguaradia, di grazia? Progresso Fotografico?
A presto
Elio
Elio
giovanni949
Dec 28 2013, 01:53 AM
QUOTE(pes084k1 @ Dec 28 2013, 12:50 AM)

Ho quel numero di Progresso Fotografico e altri, ma chiaramente è stato fatto da incompetenti, sia come confronto, sia come interpretazione dei risultati. In un'altro vidi giudicata migliore un'immagine con metà risoluzione (Canon 1D) e con lo sharpening in PP. Te lo metto io lo sharpening sull'altra! Ervin Puts ne fece altri con risultati opposti, ma anche lì l'ottica dell'ingranditore era stata messa a f/11, invece di f/5.6-8 a guadagnare altri due punti di IQ. Non è da adesso che si vedono 110 lp/mm da coppie Kodachrome/Minox 35, usate per fare cartelloni.
Se io voglio imbrogliarti su una lente o una macchina, ti metto su Internet un'immagine sfocata, mossa, con flare, e tu a crederci! Ci sono test in cui un 135/3.5 AI Nikon (valutabile tra 60 e 80+ lp/mm) appariva con 40-45 lp/mm al centro, crescenti con la chiusura fino a 60 lp/mm, una cosa che non sta in cielo, nè in terra se ci fai due scatti, magari con una APS 16-24 Mp! Meno maòle che il commentattore corresse il commento per onestà!
Ma chi è che ha ha casa dieci ottiche ben sopra le 100 lp/mm, scanner potenti, diaproiettori con 3 Colorplan e uno Zeiss. software all'avanguaradia, di grazia? Progresso Fotografico?
A presto
Elio
Elio
No, no e no, Elio mi dispiace e non è la prima volta che non andiamo d'accordo, continui a nasconderti dietro sigle pseudoscintifiche, paroloni, numeri e sigle ma niente sostanza fumo, fumo, tanto fumo e niente arrosto. Ma cosa credi che dobbiamo per fede credere a quello che racconti perchè solo tu hai a casa "... dieci ottiche ben sopra le 100 lp/mm, scanner potenti, diaproiettori con 3 Colorplan e uno Zeiss. software all'avanguardia" ? Adesso addirittura vieni a dire che i tecnici di "Progresso Fotografico" erano degli incompetenti ma dai, stiamo parlando di "f o t o g r a f i a" ossia di "I m m a g i n i" ma nelle tue disquisizioni non se ne vedono, vedo "forse" qualche dato di laboratorio cui dovremmo credere per fede peraltro confuso e spesso non pertinente e niente altro, dimentichi che le immagini si giudicano guardandole e non parlandone, vuoi farmi per cortesia vedere e toccare una coppia di immagini da pellicola e da digitale, preferibilmente ottenute con la stessa ottica da cui emerga chiarissima la giustezza della tua tesi, e per favore non metterti sul piedistallo della tua scienza delle immagini senza immagini. Se anche fosse vero quello che dici ma nessuno potesse apprezzarne effettivamente la differenza sul campo mi dici di che stiamo parlando. Mi sembri come quei sommelier che ti spiegano perchè un vino costa 200 euro a bottiglia e di quali improbabili retrogusti è dotato e poi se lo facciamo assaggiare a 100 persone a confronto con un buon vino da 4 euro praticamente nessuno è in grado di apprezzare la differenza. Bene, se parliamo di qualità assoluta non cambierei la mia D800 con la migliore leica a pellicola, fermo restando che Leica per un tecnico come me ha un fascino irresistibile ed una sostanza tecnologica assoluta. Per me la cosa finisce qui, se vuoi con me e tutti i nostri amici nikonisti e non studiare realmente questa interessantissima questione per capire lo stato dell'arte fra pellicola e digitale senza steccati ideologici e preconcetti di superiorità comincia a postare immagini che siano significative e che tutti possiamo giudicare senza analisi di laboratorio perchè la fotografia questo è e deve restare, il resto sono chiacchere e distintivo. Ciao giovanni
ifelix
Dec 28 2013, 09:21 AM
Eliooo...Elioooooooooooo....Elioooooooooooooooooooo................
mi fai quasi venire il dubbio che se provo a stampare le mie foto,
verranno fuori delle immagini confuse a quadrettoni grandi come delle cimici !!!

Ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.............
Piuttosto quando ce le fai vedere un pò di tue foto............
fatte a 100 lph/m^ con la diagonale ortodizzata e le sensazioni a stampa preconizzate ?
Cioè perfette ?!!!!!
Quando avremo questo piacere di poter ingrandire al 100% a monitor una delle tue foto tecnicamente perfette....
così che noi poveri mortali possiamo confrontarle con quello che vediamo a monitor sulle nostre ?
Non sarà mai troppo tardi
simonegiuntoli
Dec 28 2013, 09:33 AM
QUOTE(pes084k1 @ Dec 28 2013, 12:50 AM)

Ho quel numero di Progresso Fotografico e altri,
ma chiaramente è stato fatto da incompetenti, sia come confronto, sia come interpretazione dei risultati. In un'altro vidi giudicata migliore un'immagine con metà risoluzione (Canon 1D) e con lo sharpening in PP. Te lo metto io lo sharpening sull'altra! Ervin Puts ne fece altri con risultati opposti, ma anche lì l'ottica dell'ingranditore era stata messa a f/11, invece di f/5.6-8 a guadagnare altri due punti di IQ. Non è da adesso che si vedono 110 lp/mm da coppie Kodachrome/Minox 35, usate per fare cartelloni.
Se io voglio imbrogliarti su una lente o una macchina, ti metto su Internet un'immagine sfocata, mossa, con flare, e tu a crederci! Ci sono test in cui un 135/3.5 AI Nikon (valutabile tra 60 e 80+ lp/mm) appariva con 40-45 lp/mm al centro, crescenti con la chiusura fino a 60 lp/mm, una cosa che non sta in cielo, nè in terra se ci fai due scatti, magari con una APS 16-24 Mp! Meno maòle che il commentattore corresse il commento per onestà!
Ma chi è che ha ha casa dieci ottiche ben sopra le 100 lp/mm, scanner potenti, diaproiettori con 3 Colorplan e uno Zeiss. software all'avanguaradia, di grazia? Progresso Fotografico?
A presto
Elio
Elio
DDS
Dec 28 2013, 12:51 PM
Ma quale inciviltà?!
Se i moderatori bannassero le stronzate invece delle parolacce, tra un porcaputtana ed un altro almeno si parlerebbe di fotografia.
Non conoscete la differenza tra sbianca selettiva e mascheratura, nè la differenza tra una alcali ed un conservante, i coefficienti di sviluppo (e queste sono stronzate basilari)...
Ma che ne sapete delle tecniche di postproduzione "analogica", per paragonarle a quelle digitali?
Cos'è la postproduzione, così, presa all'ammasso?
COnoscete almeno la differenza tra sviluppare uno scatto, elaborarlo e fotomontarlo?
Tra sottoesporre e sovrasviluppare una stampa, fare uno split-grade e un collage?
Ripetete come i merli: mascherature/bruciature/mascherature/bruciature... ma che dite?!
Chi sostiene che non ci sia differenza tra i due sistemi (analogico e digitale), anche nella postproduzione come la interpretate voi, è un folle.
Sono due risultati diversi! In tutto!
Avete mai confrontato due stampe?
Amici miei, basta con le supercazzole a monitor: i confronti si fanno su carta.
Che poi a me di fare confronti non me ne frega niente: le fotografie si fanno anche coi buchi, con gli schemi petzval... Monet era cieco quando dipinse le ninfee, beethoven sordo... Reinhart senza dita!
I mezzi soggettivamente sono importanti, oggettivamente possono essere un valore aggiunto. Punto!
Ergo la faccenda della ricerca della massima tecnologia ai fini pratici è una stron.zata indegna, fermo restando che la pellicola per il MIO modo di vedere le cose e per il MIO modo di fare fotografia è il massimo sotto tutti i punti di vista: sia squisitamente teorici, che finemente pratici.
Oggettivamente non c'è un sistema migliore, nè uno peggiore: sono diversi.
Se poi volete negare l'evidenza, autoconvincervi delle vostre idiozie e propinare il falso fate pure.
Il mio account si sta bevendo, consapevolmente, mezzo litro di cicuta; la caraffa è mezza vuota, mi fermerei quì perchè mi gira un pò la testa.
Anzi, ne bevo un altro sorso per mandare Cirillo a quel paese (fossimo faccia a faccia eviterei lo sgradevole eufemismo).
E' demenziale quel che hai detto e spero tu te ne renda conto, ma ne dubito.
Non hai capito un solo rigo di ciò che ho scritto, e, fidati, non sono certo io ad esprimermi male: sono le tue sinapsi ad avere problemi.
Ciò non toglie che un pivello possa tranquillamente essere un maestro, qualora gli alunni siano in condizioni deprecabili, non so tu come stia messo...
Non mi stupisce che chi riesce a travisare in questo modo le mie parole, e maleinterpretare elementari sillogismi (si veda la mia risposta a Felix, che nel suo post si è dato da solo dell'incapace ed io non ho fatto altro che sottolinearlo), sguazzi in un letamaio di qualunquismo e capisca ben poco di ciò che lo circonda. Mi viene anche da dubitare che sappiate scegliere 'cum grano salis' tra i vari mezzi.. ma quella è un'altra storia, della quale, francamente, non me ne frega nulla.
Per quanto ne so la vostra esperienza può valere zero o molto, dovessi giudicare dai vostri sproloqui direi zero, è chiaro.
Il fatto è che siete come i cagnolini, mi fate tenerezza, vi lancio la pallina e me la riportate incaz.zati; ma non siete arrabbiati sul serio, volete solo giocare.
Che poi non siamo neanche entrati a fondo nei tecnicismi, ci ha provato Elio e lo avete additato come un alieno che scrive in una strana lingua indecifrabile; incomprensibile, appunto, perchè non capite ciò che dice, non è colpa sua!... e neanche vostra probabilmente.
Credo ci sia rimasto ben poco da dire.
Potremmo continuare ad insultarci e la cosa sarebbe divertente se non foste così noiosi.
So già come andrà a finire: arriverete a dire che sono un guasta feste (come li chiamate?... Troll!), poi qualcuno applicherà alla lettera la legge di godwin, infine il moderatore chiuderà una discussione che allo stato dell'arte non valeva la pena neanche di aprire.
Imparate a conoscerle (e capire) le cose prima di giudicare: state sbagliando con la fotografia, con me, e con voi stessi.
Un mezzo vale l'altro, la testa è una sola.
giovanni949
Dec 28 2013, 01:08 PM
QUOTE(DDS @ Dec 28 2013, 12:51 PM)

Ma quale inciviltà?!
Se i moderatori bannassero le stronzate invece delle parolacce, tra un porcaputtana ed un altro almeno si parlerebbe di fotografia.
Non conoscete la differenza tra sbianca selettiva e mascheratura, nè la differenza tra una alcali ed un conservante, i coefficienti di sviluppo (e queste sono stronzate basilari)...
Ma che ne sapete delle tecniche di postproduzione "analogica", per paragonarle a quelle digitali?
Cos'è la postproduzione, così, presa all'ammasso?
COnoscete almeno la differenza tra sviluppare uno scatto, elaborarlo e fotomontarlo?
Tra sottoesporre e sovrasviluppare una stampa, fare uno split-grade e un collage?
Ripetete come i merli: mascherature/bruciature/mascherature/bruciature... ma che dite?!
Chi sostiene che non ci sia differenza tra i due sistemi (analogico e digitale), anche nella postproduzione come la interpretate voi, è un folle.
Sono due risultati diversi! In tutto!
Avete mai confrontato due stampe?
Amici miei, basta con le supercazzole a monitor: i confronti si fanno su carta.
Che poi a me di fare confronti non me ne frega niente: le fotografie si fanno anche coi buchi, con gli schemi petzval... Monet era cieco quando dipinse le ninfee, beethoven sordo... Reinhart senza dita!
I mezzi soggettivamente sono importanti, oggettivamente possono essere un valore aggiunto. Punto!
Ergo la faccenda della ricerca della massima tecnologia ai fini pratici è una stron.zata indegna, fermo restando che la pellicola per il MIO modo di vedere le cose e per il MIO modo di fare fotografia è il massimo sotto tutti i punti di vista: sia squisitamente teorici, che finemente pratici.
Oggettivamente non c'è un sistema migliore, nè uno peggiore: sono diversi.
Se poi volete negare l'evidenza, autoconvincervi delle vostre idiozie e propinare il falso fate pure.
Il mio account si sta bevendo, consapevolmente, mezzo litro di cicuta; la caraffa è mezza vuota, mi fermerei quì perchè mi gira un pò la testa.
Anzi, ne bevo un altro sorso per mandare Cirillo a quel paese (fossimo faccia a faccia eviterei lo sgradevole eufemismo).
E' demenziale quel che hai detto e spero tu te ne renda conto, ma ne dubito.
Non hai capito un solo rigo di ciò che ho scritto, e, fidati, non sono certo io ad esprimermi male: sono le tue sinapsi ad avere problemi.
Ciò non toglie che un pivello possa tranquillamente essere un maestro, qualora gli alunni siano in condizioni deprecabili, non so tu come stia messo...
Non mi stupisce che chi riesce a travisare in questo modo le mie parole, e maleinterpretare elementari sillogismi (si veda la mia risposta a Felix, che nel suo post si è dato da solo dell'incapace ed io non ho fatto altro che sottolinearlo), sguazzi in un letamaio di qualunquismo e capisca ben poco di ciò che lo circonda. Mi viene anche da dubitare che sappiate scegliere 'cum grano salis' tra i vari mezzi.. ma quella è un'altra storia, della quale, francamente, non me ne frega nulla.
Per quanto ne so la vostra esperienza può valere zero o molto, dovessi giudicare dai vostri sproloqui direi zero, è chiaro.
Il fatto è che siete come i cagnolini, mi fate tenerezza, vi lancio la pallina e me la riportate incaz.zati; ma non siete arrabbiati sul serio, volete solo giocare.
Che poi non siamo neanche entrati a fondo nei tecnicismi, ci ha provato Elio e lo avete additato come un alieno che scrive in una strana lingua indecifrabile; incomprensibile, appunto, perchè non capite ciò che dice, non è colpa sua!... e neanche vostra probabilmente.
Credo ci sia rimasto ben poco da dire.
Potremmo continuare ad insultarci e la cosa sarebbe divertente se non foste così noiosi.
So già come andrà a finire: arriverete a dire che sono un guasta feste (come li chiamate?... Troll!), poi qualcuno applicherà alla lettera la legge di godwin, infine il moderatore chiuderà una discussione che allo stato dell'arte non valeva la pena neanche di aprire.
Imparate a conoscerle (e capire) le cose prima di giudicare: state sbagliando con la fotografia, con me, e con voi stessi.
Un mezzo vale l'altro, la testa è una sola.
Ecco ci risiamo, abbiamo Elio bis, dunque se io non conosco (ma ti ricordo che io mi preparavo i reattivi quando tu dovevi ancora nascere) la differenza "tra sbianca selettiva e mascheratura, né la differenza tra una alcali ed un conservante" non posso valutare se un'immagine è migliore o peggiore di un'altra ? ma scherzi ? Ti ricordo che il fine ultimo di tutto quest'ambaradan è produrre immagini che diano una emozione, che siano belle a vedersi, che raccontino al meglio una storia, tutto il resto è fuffa. Quando sarai in grado tu ed Elio di mostrarmi un'immagine "pellicolare" che io non potrei neanche avvicinare con la mia D800 ed il micro nikkor 60 mm. ne riparliamo, di chiacchere per un forum di immagini mi pare ne stiamo facendo circolare sin troppe. E.. calma amico, se credi di avere ragione non capisco perché insulti, basta ragionare e fare ragionare, e soprattutto mostrare il risultato di quello che si dice, si chiama metodo scientifico e lo ha inventato e praticato un certo sig. Newton insiema al sig. Galileo. Saluti giovanni
ifelix
Dec 28 2013, 01:27 PM
Io dei tecnicismi me ne frego.
Scatto, elaboro e mi accontento che quello che vedo a monitor sia piacevole.
Si chiama Fotografia.
La vostra...intendo quella di Elio e di DDS...........
è un'altra cosa.
Direi paranoie mentali tipiche di chi non ha talento per la Fotografia
e si butta a capofitto solo nelle min...chi...ate tecniche !!!Detto tutto
simonegiuntoli
Dec 28 2013, 02:09 PM
QUOTE(DDS @ Dec 28 2013, 12:51 PM)

Ma quale inciviltà?!
Se i moderatori bannassero le stronzate invece delle parolacce, tra un porcaputtana ed un altro almeno si parlerebbe di fotografia.
Non conoscete la differenza tra sbianca selettiva e mascheratura, nè la differenza tra una alcali ed un conservante, i coefficienti di sviluppo (e queste sono stronzate basilari)...
Ma che ne sapete delle tecniche di postproduzione "analogica", per paragonarle a quelle digitali?
Cos'è la postproduzione, così, presa all'ammasso?
COnoscete almeno la differenza tra sviluppare uno scatto, elaborarlo e fotomontarlo?
Tra sottoesporre e sovrasviluppare una stampa, fare uno split-grade e un collage?
Ripetete come i merli: mascherature/bruciature/mascherature/bruciature... ma che dite?!
Chi sostiene che non ci sia differenza tra i due sistemi (analogico e digitale), anche nella postproduzione come la interpretate voi, è un folle.
Sono due risultati diversi! In tutto!
Avete mai confrontato due stampe?
Amici miei, basta con le supercazzole a monitor: i confronti si fanno su carta.
Che poi a me di fare confronti non me ne frega niente: le fotografie si fanno anche coi buchi, con gli schemi petzval... Monet era cieco quando dipinse le ninfee, beethoven sordo... Reinhart senza dita!
I mezzi soggettivamente sono importanti, oggettivamente possono essere un valore aggiunto. Punto!
Ergo la faccenda della ricerca della massima tecnologia ai fini pratici è una stron.zata indegna, fermo restando che la pellicola per il MIO modo di vedere le cose e per il MIO modo di fare fotografia è il massimo sotto tutti i punti di vista: sia squisitamente teorici, che finemente pratici.
Oggettivamente non c'è un sistema migliore, nè uno peggiore: sono diversi.
Se poi volete negare l'evidenza, autoconvincervi delle vostre idiozie e propinare il falso fate pure.
Il mio account si sta bevendo, consapevolmente, mezzo litro di cicuta; la caraffa è mezza vuota, mi fermerei quì perchè mi gira un pò la testa.
Anzi, ne bevo un altro sorso per mandare Cirillo a quel paese (fossimo faccia a faccia eviterei lo sgradevole eufemismo).
E' demenziale quel che hai detto e spero tu te ne renda conto, ma ne dubito.
Non hai capito un solo rigo di ciò che ho scritto, e, fidati, non sono certo io ad esprimermi male: sono le tue sinapsi ad avere problemi.
Ciò non toglie che un pivello possa tranquillamente essere un maestro, qualora gli alunni siano in condizioni deprecabili, non so tu come stia messo...
Non mi stupisce che chi riesce a travisare in questo modo le mie parole, e maleinterpretare elementari sillogismi (si veda la mia risposta a Felix, che nel suo post si è dato da solo dell'incapace ed io non ho fatto altro che sottolinearlo), sguazzi in un letamaio di qualunquismo e capisca ben poco di ciò che lo circonda. Mi viene anche da dubitare che sappiate scegliere 'cum grano salis' tra i vari mezzi.. ma quella è un'altra storia, della quale, francamente, non me ne frega nulla.
Per quanto ne so la vostra esperienza può valere zero o molto, dovessi giudicare dai vostri sproloqui direi zero, è chiaro.
Il fatto è che siete come i cagnolini, mi fate tenerezza, vi lancio la pallina e me la riportate incaz.zati; ma non siete arrabbiati sul serio, volete solo giocare.
Che poi non siamo neanche entrati a fondo nei tecnicismi, ci ha provato Elio e lo avete additato come un alieno che scrive in una strana lingua indecifrabile; incomprensibile, appunto, perchè non capite ciò che dice, non è colpa sua!... e neanche vostra probabilmente.
Credo ci sia rimasto ben poco da dire.
Potremmo continuare ad insultarci e la cosa sarebbe divertente se non foste così noiosi.
So già come andrà a finire: arriverete a dire che sono un guasta feste (come li chiamate?... Troll!), poi qualcuno applicherà alla lettera la legge di godwin, infine il moderatore chiuderà una discussione che allo stato dell'arte non valeva la pena neanche di aprire.
Imparate a conoscerle (e capire) le cose prima di giudicare: state sbagliando con la fotografia, con me, e con voi stessi.
Un mezzo vale l'altro, la testa è una sola.
A me... di come è stata fatta ed elaborata una foto.... un me ne frega una bella mazza di tamburo... Un lo voglio proprio sapè...
Se è bona, è bona e basta, sia analogica che digitale...
Se fa schifo, ci puoi essere stato anche 40 giorni al buio a respirare zolfo... Fa schifo e basta...
ifelix
Dec 28 2013, 02:28 PM
E tu pensa...........
se uno per produrre delle schifezze deve anche devastarsi i polmoni con lo zolfo.
Meglio perdere qualche grado di vista davanti ad un monitor e poi..........mettersi gli occhiali.
Che poi DDS ha cominciato da poco...............
magari si stanca pure presto,
così la smette di venire qui dentro ad insultarci come se ci fossimo lavati i piedi nei suoi bagni fotografici !!!
E lavati le mani quando finisci.........
Vincenzo Ianniciello
Dec 28 2013, 03:31 PM
QUOTE(DDS @ Dec 25 2013, 05:51 PM)

Due righe le metto anch'io. Oggi è Natale, sarò buono e misericordioso.
Ho ventisei anni, da un pò mi interesso di fotografia classica, quella che a voi piace chiamare analogica.
Mi dedico con particolare dovizia di approfondimenti allo studio della tecnica, dei mezzi, della storia, della chimica; ne sono totalmente catturato e profondamente affascinato.
Credo nella salvaguardia della fotografia, sono perciò un convinto attivista e fanatico sostenitore della pellicola.
E' abbastanza chiaro che non comprerei mai una macchina digitale, piuttosto smetterei di fare foto. Perchè? Beh, se Messner si teletrasportasse in vetta quantomeno non sarebbe più uno scalatore. E nemmeno si divertirebbe più di tanto, credo.
E' una faccenda che scavalca i confini del pragmatismo, e va oltre il mero "risultato": il mio è un sentimento viscerale fin troppo chiaro per me che lo provo, quanto criptico e difficile da descrivere a chi ne è estraneo.
Al netto della passione travolgente per la disciplina (per i singoli elementi, per i materiali, per la camera oscura, per la teoria e la pratica fotografica), al netto anche di una oggettiva superiorità qualitativa della pellicola in determinati settori, reputo fondamentale riconoscere il ruolo ed il valore dei mezzi; gli spetta di diritto: il fine è pur sempre figlio del mezzo. Va da sè che buon sangue non mente.
Fare fotografia significa inanellare una serie di variabili, molte delle quali non solo manipolabili ma anche tangibili laddove si pratichi la fotografia tradizionale. Come vedete mi limito alla morale: dovessi parlare in termini pragmatici sottolineerei il valore aggiunto di un processo interamente artigianale, ai fini del collezionismo di un'opera.
Dal canto mio auspico un purtroppo sempre più utopico parallelismo tra i due sistemi (fotografia e fotografia digitale), i paragoni non mi interessano: continuerei per la mia strada anche di fronte ad una netta superiorità del sensore.
La mia strada è fatta di pazienza, sudore, incazzature e sorrisi; è fatta di pirogallolo, glicina, ferricianuro: è preziosa e brillante come l'argento, nobile come il palladio e il platino! E' magica e sorprendente, straordinaria!
Dicevo che i paragoni non mi interessano, mi interessa invece poter continuare a fare fotografia nella maniera che più mi gratifica.
Mi interessa che nessuno vilipenda la fotografia, senza cognizione di causa, cavalcando l'onda della tecnofilia. Per il fotoamatore calpestare le origini per guardare unicamente al futuro è un fare poco intelligente. Per il professionista mi rendo conto che sia il contrario; ed è per questo che sono ben lieto, entusiasta direi, di separare la mia vita professionale da quella fotografica, e continuare a fare fotografia per emozionarmi, non per soldi.
Questo è quanto.
Ciao.
Enrico
...mi sono soffermato a questo intervento senza leggere quelli subito dopo perche' per me racchiude l'essenza della pratica fotografica...lo condivido e sottoscrivo parola per parola pur essendo un appassionato fotoamatore nato all'epoca della "fotografia classica" (mi piace questo termine) ma sviluppatosi nell'era del digitale tant'e' che ancora oggi nella mia borsa trova sempre posto una Nikon FE2 con 28mm e tre rullini...
...trovo che la "fotografia moderna" (giusto per un esare un parallelismo anche terminologico) possa solo guadagnare dalla sua antenata poiche' - come giustamente faceva notare qualcuno - la ricerca e la realizzazione piu' mesitata non puo' che tradursi in una maggiore qualita' (non sempre e non necessariamente, ma sovente)...
...pur tuttavia, devo dire che spesso e' capitato anche a me di riscontrare una sorta di disprezzo da parte dei "fotografi classici" verso i risultati prodotti con le moderne tecnologie...
...quella della post-produzione e' una questione atavica che mai trovera' una risoluzione definitiva...dal mio canto ho imparato a scindere una "fotografia" da una "immagine": la prima e' il prodotto della fotocamera senza ottimizzazioni se non quelle di base (esposizione, contrasto e ritaglio) che si praticavano anche in camera oscura...la seconda e' qualcosa che - pur se prodotta dalla fotocamera - e' frutto di complesse e molteplici elaborazioni senza le quali la fotografia non ci sarebbe (vedesi le varie tecniche di fusione di piu' scatti)....
...ovviamente i cosiddetti fotomontaggi e le le elevorazione di grafica digitale non le prendo nemmeno in considerazione!!...
pes084k1
Dec 28 2013, 03:51 PM
QUOTE(Vincenzo Ianniciello @ Dec 28 2013, 03:31 PM)

...mi sono soffermato a questo intervento senza leggere quelli subito dopo perche' per me racchiude l'essenza della pratica fotografica...lo condivido e sottoscrivo parola per parola pur essendo un appassionato fotoamatore nato all'epoca della "fotografia classica" (mi piace questo termine) ma sviluppatosi nell'era del digitale tant'e' che ancora oggi nella mia borsa trova sempre posto una Nikon FE2 con 28mm e tre rullini...
...trovo che la "fotografia moderna" (giusto per un esare un parallelismo anche terminologico) possa solo guadagnare dalla sua antenata poiche' - come giustamente faceva notare qualcuno - la ricerca e la realizzazione piu' mesitata non puo' che tradursi in una maggiore qualita' (non sempre e non necessariamente, ma sovente)...
...pur tuttavia, devo dire che spesso e' capitato anche a me di riscontrare una sorta di disprezzo da parte dei "fotografi classici" verso i risultati prodotti con le moderne tecnologie...
...quella della post-produzione e' una questione atavica che mai trovera' una risoluzione definitiva...dal mio canto ho imparato a scindere una "fotografia" da una "immagine": la prima e' il prodotto della fotocamera senza ottimizzazioni se non quelle di base (esposizione, contrasto e ritaglio) che si praticavano anche in camera oscura...la seconda e' qualcosa che - pur se prodotta dalla fotocamera - e' frutto di complesse e molteplici elaborazioni senza le quali la fotografia non ci sarebbe (vedesi le varie tecniche di fusione di piu' scatti)....
...ovviamente i cosiddetti fotomontaggi e le le elevorazione di grafica digitale non le prendo nemmeno in considerazione!!...
Il raw digitale deve passare attraverso tanti cambiamenti che è arduo dire che cosa è l'originale, lo stesso vale per il negativo B/N (solo la scala tonale è più consona all'occhio di una curva gamma), la cosa più originale è certamente la diapositiva, ma anche li ci vogliono i filtri in ripresa per fare i seri, e quando si stampa la si passa preferibilmente in digitale, il PP è relativamente facile per chi lo sa fare, più del raw stesso, ma c'è eccome.
La fusione di più scatti è pure pratica comune nelle scansioni (multisampling, HDR e anche focus stacking per compensare errori di planeità), non ha senso fare fare tutto a tempi e diaframmi. Che fa, una tale scansione non è "originale"? Diamoci una regolata. Direi che il problema vero è dato dall'innaturalità (impossibilità geometrica, di illuminazione, di contrasto/estensione tonale, cancellazione di piani) di certe elaborazioni. A me fanno pena le forti correzioni delle linee cadenti che l'occhio, da grandangolare che è, vede benissimo. Ma un cielo polarizzato, è fotografia o no? I colori notturni (di una dia) che l'occhio da solo non può fisicamente percepire, sono frode o no?
Tutto questo dimostra l'assurdità dei mondi fotografici pro e amatoriali (NG e altre stack houses, forum e fotoclub con la puzzetta sotto al naso inclusi): il PP lo sanno fare meglio loro? Risate dal fondo. Sono difensori della purezza? Al contrario delle ragazze, la foto pura non è bella agli occhi di nessuno, chi vuole vedere un uccello velato dalla distanza senza filtri e PP a iosa? Io no di certo, lo devo vedere come se fossì lì a 3 m, e ce ne vuole a pompare il PP! Ma in fondo stiamo restaurando proprietà fisiche dell'originale a 3 m!
A presto
Elio
Vincenzo Ianniciello
Dec 28 2013, 03:55 PM
QUOTE(DDS @ Dec 28 2013, 12:51 PM)

Ma quale inciviltà?!
Se i moderatori bannassero le stronzate invece delle parolacce, tra un porcaputtana ed un altro almeno si parlerebbe di fotografia.
Non conoscete la differenza tra sbianca selettiva e mascheratura, nè la differenza tra una alcali ed un conservante, i coefficienti di sviluppo (e queste sono stronzate basilari)...
Ma che ne sapete delle tecniche di postproduzione "analogica", per paragonarle a quelle digitali?
Cos'è la postproduzione, così, presa all'ammasso?
COnoscete almeno la differenza tra sviluppare uno scatto, elaborarlo e fotomontarlo?
Tra sottoesporre e sovrasviluppare una stampa, fare uno split-grade e un collage?
Ripetete come i merli: mascherature/bruciature/mascherature/bruciature... ma che dite?!
Chi sostiene che non ci sia differenza tra i due sistemi (analogico e digitale), anche nella postproduzione come la interpretate voi, è un folle.
Sono due risultati diversi! In tutto!
Avete mai confrontato due stampe?
Amici miei, basta con le supercazzole a monitor: i confronti si fanno su carta.
Che poi a me di fare confronti non me ne frega niente: le fotografie si fanno anche coi buchi, con gli schemi petzval... Monet era cieco quando dipinse le ninfee, beethoven sordo... Reinhart senza dita!
I mezzi soggettivamente sono importanti, oggettivamente possono essere un valore aggiunto. Punto!
Ergo la faccenda della ricerca della massima tecnologia ai fini pratici è una stron.zata indegna, fermo restando che la pellicola per il MIO modo di vedere le cose e per il MIO modo di fare fotografia è il massimo sotto tutti i punti di vista: sia squisitamente teorici, che finemente pratici.
Oggettivamente non c'è un sistema migliore, nè uno peggiore: sono diversi.
Se poi volete negare l'evidenza, autoconvincervi delle vostre idiozie e propinare il falso fate pure.
Il mio account si sta bevendo, consapevolmente, mezzo litro di cicuta; la caraffa è mezza vuota, mi fermerei quì perchè mi gira un pò la testa.
Anzi, ne bevo un altro sorso per mandare Cirillo a quel paese (fossimo faccia a faccia eviterei lo sgradevole eufemismo).
E' demenziale quel che hai detto e spero tu te ne renda conto, ma ne dubito.
Non hai capito un solo rigo di ciò che ho scritto, e, fidati, non sono certo io ad esprimermi male: sono le tue sinapsi ad avere problemi.
Ciò non toglie che un pivello possa tranquillamente essere un maestro, qualora gli alunni siano in condizioni deprecabili, non so tu come stia messo...
Non mi stupisce che chi riesce a travisare in questo modo le mie parole, e maleinterpretare elementari sillogismi (si veda la mia risposta a Felix, che nel suo post si è dato da solo dell'incapace ed io non ho fatto altro che sottolinearlo), sguazzi in un letamaio di qualunquismo e capisca ben poco di ciò che lo circonda. Mi viene anche da dubitare che sappiate scegliere 'cum grano salis' tra i vari mezzi.. ma quella è un'altra storia, della quale, francamente, non me ne frega nulla.
Per quanto ne so la vostra esperienza può valere zero o molto, dovessi giudicare dai vostri sproloqui direi zero, è chiaro.
Il fatto è che siete come i cagnolini, mi fate tenerezza, vi lancio la pallina e me la riportate incaz.zati; ma non siete arrabbiati sul serio, volete solo giocare.
Che poi non siamo neanche entrati a fondo nei tecnicismi, ci ha provato Elio e lo avete additato come un alieno che scrive in una strana lingua indecifrabile; incomprensibile, appunto, perchè non capite ciò che dice, non è colpa sua!... e neanche vostra probabilmente.
Credo ci sia rimasto ben poco da dire.
Potremmo continuare ad insultarci e la cosa sarebbe divertente se non foste così noiosi.
So già come andrà a finire: arriverete a dire che sono un guasta feste (come li chiamate?... Troll!), poi qualcuno applicherà alla lettera la legge di godwin, infine il moderatore chiuderà una discussione che allo stato dell'arte non valeva la pena neanche di aprire.
Imparate a conoscerle (e capire) le cose prima di giudicare: state sbagliando con la fotografia, con me, e con voi stessi.
Un mezzo vale l'altro, la testa è una sola.