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Marco1976
ciao a tutti, sono anche io un felice possessore della D70. Ieri provavo a fare qualche macro classica ai miei fiori in giardino, così per vedere i risultati. In modalità macro ho notato che per riuscire nella messa a fuoco è necessario non avvicinarsi troppo. Non sono molto pratico, specialmente in questo genere di scatti, si può fare qualcosa per mettere a fuoco più da vicino? Da cosa dipende? L'ottica 18-70 del kit è adatta? Grazie a chi mi aiuterà!
Denis Calamia
Ho posto questo problema qualche giorno fà anch'io parlando della possibilità di usare degli anelli invertitori sulle Dreflex,ma credo che una buona foto "croppata"in postproduzione sia la migliore cosa...Tanto i Mpixel non ti mancano...Ciao Denis...
Daniele R.
beh, innanzi tutto in parte ti sei risposto da solo, il problema della macro è proprio quella di riuscire ad avvicinarsi il più possibile all'oggetto.
Dovresti usare un obiettivo dedicato oppure un obiettivo che abbia una distanza minima di messa a fuoco ridotta, in alternativa esistono delle lenti addizionali (+1, +2, +4) che fanno al caso tuo. si possono montare singolarmente davanti all'obiettivo oppure anche abbinate alle altre, in modo tale di avere un valore uguale a +7, che sono le diottrie. Un'altro valido ausilio è quello di montare frontalmente all'obiettivo che possiedi, un'altro obiettivo, ma in senso rovesciato (lente frontale con lente frontale) ci sono in commercio anelli adattatori che ti consentono di fare questa operazione, ma posso dirti che è una tecnica che ha bisogno di un pò di esperienza
Marco1976
Grazie tante, per adesso mi attrezzerò con il crop. Poi vediamo che esce fuori... bye
gerardo bonomo
Milano, 22 aprile 2004

la minima distanza di messa a fuoco del 18/70 è di 38cm a tutte le focali, una distanza di ripresa minima considerevole se si pensa che è utilizzabile su tutte le focali disponibili ma, nel verso senso della parola, ben lontana dalla macrofotografia.
Il sistema più economico per incominciare ad avvicinarsi veramente all'oggetto è l'acquisto di un set di lenti addizionali: proporzionalmente col numero e con la somma in diottrie delle lenti che verranno inserite sulla focale diminuisce la distanza di messa a fuoco ma anche la qualità.
Il passaggio successivo, meno economico e ma senza confronti in termini di qualità è l'acquisto di un obiettivo macro, come il 60mm o il 105mm. Già il 60mm, che sulla D70 risulterà esser un 96mm potrà essere utilizzato in modo eccellente anhe come ottica da ritratto, mentre in macrofotgrafia le permetterà di superare la scala 1:1, che significa che se il soggetto è lungo 1cm sul "sensore" verrà proiettato leggermente più ingrandito il che permetterà poi la visione nella foto di particolari già difficili da risolvere ad occhio nudo.
Semrep in termini di obiettivi macro, se il 60mm nuovo o usato non fosse l'otpimum da un punto di vista di costi, può provare a prendere in considerazione il "vecchio" Micro Nikkor 55mm: perderà tutti gli automatismi, impiegato con al D70, dovrà quindi impostare manualmente il diaframma e verrà assistito nella messa a fuoco che a sua volta dovrà provvedere lei a impostare manualmente sull'obiettivo: il Micro Nikkor 55mm usato è relativamente facile da reperire e di solito a prezzi molto interessanti.
Se a questo punto volesse spingersi oltre può inserire tra il Micro Nikkor e la D70 uno o più tubi di prolunga o un soffietto - tutto materaile che oggi è sempre molto facile trovare usato e a prezzi accessibile -.
Da un certo rapporto di ingrandimento in poi sarà opportuno montare l'obiettivo sui tubi di prolunga o sul soffietto invertito, acquistando un economicissimo anello di inversione.
Alla fine dovrebbe tranquillamente arrivare a 8 e più ingrandimenti ( un oggetto lungo 1mm verrebbe rappresentato sul sensore come lungo 8mm, e a questo punto riuscirebbe a risolvere particolari assolutamente invisibili ad occhio nudo)con ottimi risultati.
Tra le "vecchie" ottiche di Nikon ideali per la macrofotografia le suggerirei anche il 20mm AI f/3.5 (diametro filtri 52mm): nato come grandangolare era già previsto sul manuale di istruzioni che lo accompagnava l'utilizzo invertito sul corpo macchina, sul soffietto o sui tubi di prolunga, consentendo ingradimenti sul formato 24x36mm superiori ai 10x.
Cordialmente.
Bonomo
gerardo bonomo
Milano, 22 aprile 2004

la minima distanza di messa a fuoco del 18/70 è di 38cm a tutte le focali, una distanza di ripresa minima considerevole se si pensa che è utilizzabile su tutte le focali disponibili ma, nel verso senso della parola, ben lontana dalla macrofotografia.
Il sistema più economico per incominciare ad avvicinarsi veramente all'oggetto è l'acquisto di un set di lenti addizionali: proporzionalmente col numero e con la somma in diottrie delle lenti che verranno inserite sulla focale diminuisce la distanza di messa a fuoco ma anche la qualità.
Il passaggio successivo, meno economico e ma senza confronti in termini di qualità è l'acquisto di un obiettivo macro, come il 60mm o il 105mm. Già il 60mm, che sulla D70 risulterà esser un 96mm potrà essere utilizzato in modo eccellente anhe come ottica da ritratto, mentre in macrofotgrafia le permetterà di superare la scala 1:1, che significa che se il soggetto è lungo 1cm sul "sensore" verrà proiettato leggermente più ingrandito il che permetterà poi la visione nella foto di particolari già difficili da risolvere ad occhio nudo.
Semrep in termini di obiettivi macro, se il 60mm nuovo o usato non fosse l'otpimum da un punto di vista di costi, può provare a prendere in considerazione il "vecchio" Micro Nikkor 55mm: perderà tutti gli automatismi, impiegato con al D70, dovrà quindi impostare manualmente il diaframma e verrà assistito nella messa a fuoco che a sua volta dovrà provvedere lei a impostare manualmente sull'obiettivo: il Micro Nikkor 55mm usato è relativamente facile da reperire e di solito a prezzi molto interessanti.
Se a questo punto volesse spingersi oltre può inserire tra il Micro Nikkor e la D70 uno o più tubi di prolunga o un soffietto - tutto materaile che oggi è sempre molto facile trovare usato e a prezzi accessibile -.
Da un certo rapporto di ingrandimento in poi sarà opportuno montare l'obiettivo sui tubi di prolunga o sul soffietto invertito, acquistando un economicissimo anello di inversione.
Alla fine dovrebbe tranquillamente arrivare a 8 e più ingrandimenti ( un oggetto lungo 1mm verrebbe rappresentato sul sensore come lungo 8mm, e a questo punto riuscirebbe a risolvere particolari assolutamente invisibili ad occhio nudo)con ottimi risultati.
Tra le "vecchie" ottiche di Nikon ideali per la macrofotografia le suggerirei anche il 20mm AI f/3.5 (diametro filtri 52mm): nato come grandangolare era già previsto sul manuale di istruzioni che lo accompagnava l'utilizzo invertito sul corpo macchina, sul soffietto o sui tubi di prolunga, consentendo ingradimenti sul formato 24x36mm superiori ai 10x.
Cordialmente.
Bonomo
Canses
Sul 18-70 in dotazione alla D70, di quale diametro devono essere le lenti addizionali?? Grazie tante, ciao


Antonio
AndreaSalini
il diametro dei filtri per il 18-70 è 67mm.
Ciao

Andrea
Lambretta S
Nella fotografia a distanza ravvicinata e non macro come ci si ostina a chiamarla e poi vedremo perché...

Non è importante avvicinarsi al soggetto... grandissima fesseria perché a questo punto basta mettere la fotocamera dopo il soggetto e abbiamo fatto che...

Normalmente gli obiettivi hanno una distanza minima e una massima (l'infinito tongue.gif non sempre però) di messa a fuoco...

Quindi per parlare di distanza ravvicinata dobbiamo iniziare a considerare il rapporto di riproduzione che l'obiettivo offre alla Minima Distanza Focale (mdf da adesso in poi)...

Questo valore è sempre riportato nelle caratteristiche dell'obiettivo...

A questo punto facciamo una distinzione... (questa è di massima libri che vai pensieri che trovi a volte troverete rapporti diversi)

Rapporto di riproduzione fino a 4:1 fotografia a distanza ravvicinata...
Rapporto di riproduzione da 4:1 a 12:1 macrofotografia...
Rapporto di riproduzione da 12:1 a quanto si riesce a ingrandire microfotografia...

Ovviamente non esiste un obiettivo macro puro (a parte due obiettivi della canon il 20 e 35 macro da montare tramite apposito adattatore su soffietto di prolunga forse esiste anche qualche altro specifico ma adesso non mi sovviene)... per semplicità viene affibbiato questo appellativo a obiettivi che riescono senza particolari accorgimenti ad arrivare al rapporto di 1:1 che non è ancora vera macrofotografia...

Una volta capito con cosa abbiamo a che fare dobbiamo cercare di superare i limiti imposti dallìapparecchiature fotografiche progettate per funzionare alla rovescia di quello che serve nella fotografia a distanza ravvicinata e cioè dalla mdf all'infinito giacché il contrario... una tecnica banale consisteva nel montare un aggeggio che permetteva di montare l'ottica rovesciata tramite la montatura portafiltri... ovviamente rovesciando l'obiettivo i grandangoli diventano tele e viceversa lottica rende meglio dalla mdf che questa volta diventa il reciproco dell'infinito e la massima distanza di messa a fuoco che ora è la mdf... complicato no...

Un altro sistema può essere quello di far convergere i raggi in in punto di fuoco diverso... cioè usare le lenti addizionali che a seconda del loro potere diottrico consentono di focalizzare ponendo la fotocamera più vicina al soggetto... più è alto il valore diottrico maggiori sono le problematiche in gioco parzialmente eliminabili con la chiusura del diaframma (con le addizionali non cambia nulla ai fini della reale luminosità) ovviamente per ottenere rapporti di riproduzione più vantaggiosi è meglio usare le addizionali con i teleobiettivi (fissi) con i telezoom diventa un po' azzardato comunque fattibile basta chiudere il diaframma anche per recuperare pdf...

Il sistema migliore in ogni caso consiste nell'allontanare l'obiettivo dalla fotocamera interponendo dei tubi o soffietti di prolunga... aumentando il tiraggio quindi la lunghezza della prolunga distanziatrice diminuisce la luminosità...

Il non plus ultra consiste nell'usare le prolunghe con l'obiettivo invertito è però necessaria in questo caso una standarta automatica cioè che trasmette la chiusura del diaframma con un cavo di scatto doppio uno collegato al pulsante di scatto della fotocamera l'altro nell'apposita presa della standarta... il PB6 Nikon è un soffietto automatico che permette questo tipo di situazione ovviamente solo con fotocamere che permettono questo tipo di fotografia... quindi quelle moderne con trasmissione elettrica dei dati sono più problematiche da usare... comunque sempre nei limiti del già conosciuto...

Consiglio vivamente la lettura di articoli specifici su internet e qualora realmente interessati la lettura di vecchi libri che trattano l'argomento in quanto i nuovi sono molto lacunosi nello specifico rimandando troppo alle facilitazioni introdotte con gli esposimetri TTL e il TTL flash anche nelle sue forme più estreme... in sostanza facendo tutto la fotocamera si è portati a trascura i principi tecnici di questo genere fotografico che è tutta un'altra storia rispetto alla fotografia normale (diciamo) poi una volta appresa la tecnica come al solito ci si può affidare a ragion veduta agli automatismi per velocizzare il lavoro e ottenere i risultati voluti più facilmente...

Denis Calamia
Ciao Lambretta...in parte hai riesumato quanto chiesto da mè qualche giorno fà,e cioè se esiste un anello "invertitore" con ,da una parte, l'attacco a baionetta Nikon e dall'altra una filettatura del diametro corrisp. al 18-70 in corredo con essa (67mm) per usare la tecnica dell'inversione dell'obbiettivo,a me tanto cara,ed effettuata con la mia Reflex a pellicola.Il pregio dell' adottare questa tecnica è che con una spesa contenuta e un peso irrisorio da portare dietro(il peso dell'anello invertitore)si possono fare delle cose graziose.Esiste tutto ciò? Grazie sempre per la tua prontezza,Denis...
Lambretta S
QUOTE (flyingzone @ Apr 22 2004, 04:11 PM)
Ciao Lambretta...in parte hai riesumato quanto chiesto da mè qualche giorno fà,e cioè se esiste un anello "invertitore" con ,da una parte, l'attacco a baionetta Nikon e dall'altra una filettatura del diametro corrisp. al 18-70 in corredo con essa (67mm) per usare la tecnica dell'inversione dell'obbiettivo,a me tanto cara,ed effettuata con la mia Reflex a pellicola.Il pregio dell' adottare questa tecnica è che con una spesa contenuta e un peso irrisorio da portare dietro(il peso dell'anello invertitore)si possono fare delle cose graziose.Esiste tutto ciò? Grazie sempre per la tua prontezza,Denis...

Stai calmo l'accessorio esiste e si chiama BR-2A...

Però come al solito ci sono dei però innanzitutto il diametro per avvitare l'obiettivo è di 52 mm quindi dovresti trovare un adattatore da 52 mm a 67 e questo è il primo problema... il secondo problema è che il 18-70 è un tipo G quindi senza ghiera dei diaframmi e quindi non potresti regolare il diafamma... e terzo perderesti tutte le funzioni eesposimetriche... in finale i zoom mal di prestano all'inversione per via dei compromessi ottici a cui devono soggiacere... le focali migliori per l'inversione sono il 24... 28 e il 35 il primo permette rapporti di riproduzione più elevati per contro va più vicino al soggetto e si creano problemi di illuminazione... in sostanza con la D70 si possono ottenere bei risultati con tubi di prolunga automatici... con trasmissione cioè dei dati provenienti dalla cpu dell'obiettivo alla fotocamera... puoi aumentare il rapporto di riproduzione montando un duplicatore di focale tra la fotocamera e i tubi di prolunga... unica attenzione diaframmare parecchio per ottenere la massima pdf molto ridotta nella fotografia a distanza ravvicinata... quindi problemi di stabilità... ci vuole un buon cavalletto e luce flash in abbondanza con annessi e connessi... wink.gif wink.gif wink.gif
Denis Calamia
Allora si và per un bel tubo di prolunga,e un bel flash anulare...credo...
Si trova tutto su il fotoamatore?
Ciao e grazie come sempre Fulmine.gif TEMPESTIVO Fulmine.gif (scusa il gioco di parole...)...Denis
Lambretta S
QUOTE (flyingzone @ Apr 22 2004, 05:46 PM)
Allora si và per un bel tubo di prolunga,e un bel flash anulare...credo...
Si trova tutto su il fotoamatore?
Ciao e grazie come sempre Fulmine.gif TEMPESTIVO Fulmine.gif (scusa il gioco di parole...)...Denis

Si trovano con relativa facilità dappertutto... il Fotoamatore mi sembra ne abbia una serie automatica...

I tubi di prolunga automatici non originali sono venduti in serie di tre per una macro hobbistica vanno più che bene... kenko seimar soligor tamron sono le marche che vanno per la maggiore... se piazzi la fotocamera sul cavalletto e il soggetto è statico (molto statico) puoi fare a meno del flash... viceversa se proprio non ne puoi fare a meno comprati l'SB 800 che oltretutto è ottimo anche nelle riprese normali e il cavo per usarlo staccato dalla fotocamera adesso non mi ricordo la sigla precisa perché ne hanno fatti un paio nuovi specifici per le ultime fotocamere e flash e illumina con quello...i flash anulari costano molto (circa il doppio di un SB 800) sono di utilizzo specifico e con le nuove reflex digitali non sfruttano gli automatismi ttl...
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