
Il Palio, come qualcuno ha accennato, non è solo quei cinque minuti di corsa ma è la vita di un popolo intero e ben oltre il momento.
Nell'ultima settimana questa vitalità è ovviamente accentuata e a Siena - che è bella sempre - si respira un'aria magica da cui è impossibile non rimanere contagiati.
Fotografare il Palio, contrariamente a quello che si può pensare, non è facile.
E' vero, si tratta di un evento pubblico e la città è completamente aperta a tutti, fino a mezz'ora prima dello scoppio del mortaretto.
Fino a qualche tempo fa si diceva che "il palio è dei senesi" ai quali poco importerebbe se lo stesso fosse al contempo un "loro" momento e un evento mediatico internazionale.
Sostanzialmente è così perchè nessuno che non sia un "contradaiolo" (che è diverso dall'essere semplicemente "senese") può sentire fino in fondo le emozioni che si provano in questi frangenti, ma basta farsi un giro per le contrade e vedere che oggi i contradaioli accettano di buon grado i turisti di tutto il mondo anche ai tavoli dei loro banchetti.
Pur tuttavia, come il buon Paolo potrà confermare, ci sono momenti che sono sempre stati e sempre saranno intimi alla sensibilità del Contradaiolo.
Momenti che ogni Contrada custodisce gelosamente e preserva da qualsiasi forma di ingerenza voyeristica.
La "Vestizione della Comparsa" è uno di questi, l'altro è la Benedizione del Cavallo presso l'Oratorio.
Una serie di fortunose coincidenze e un pò di savoir faire mi ha ben introdotto nella Contrada dell'Onda per cui quest'anno sono stato l'unico fotografo autorizzato ad accedere avendo così la possibilità di realizzare queste immagini:
1.La Vestizione di "Tittia"

2. Il Priore e il Fantino attendono l'arrivo del Cavallo "Morosita Prima"

3. Morosita Prima riceva la Benedizione

4. Il Cavallo viene consacrato al Signore

5. La Coppia Vincente
