Ciao a tutti,
vorrei sottoporvi un interrogativo che mi è balenato in testa, sicuramente a causa del gran caldo
Piccola premessa: mettiamo che io abbia un vecchio Nikkor 18-55 che mi serve solo per accumulare polvere.
Assumiamo che sia di scarso valore economico ed affettivo.
Ora, se io volessi smontarlo, a patto di riuscirci, e volessi rimuovere le lamelle del diaframma riuscendo a rimontare la lente in oggetto senza danneggiarla... potrei ottenere...

un 18-55 f/1?

Non è richiesta strettamente una risposta seria, ma è vivamente incoraggiata!

Ciao, no, otterresti un f/3,5, perché a TA le lamelle fanno passare tutta la luce possibile all'interno dell'ottica.

Se provi a muovere la lamella posta sulla baionetta dell'obiettivo, aprendo tutto il diaframma, potrai notare che le lamelle spariranno

La quantità di luce che entra nell'obiettivo, dipende da vari fattori, tra cui l'ampiezza della lente e la complessità dello schema ottico (numero di lenti interne).

Lascia pure intatto il povero 18-55!

Grazie per la risposta! Però una cosa non mi è chiara... Quando guardo nel mirino c'è una differenza di luminosità se schiaccio il tasto per l'anteprima del diaframma, anche se questo è a TA. Quindi mi viene da pensare che quando inquadro l'obiettivo sia comunque più luminoso di 3.5 e che scattando le lamelle si chiudano comunque un po'. Sbaglio?
E io che volevo vendere il primo 18-55 f/1 per qualche migliaia di euri...

Tieni presente che quando monti l'ottica sulla reflex, questa viene settata già a TA per permetterti di avere la massima luminosità sull'oculare, quindi la luce che arriva al sensore è più o meno la stessa (tieni presente il calo di luce che hai quando questa attraversa il pentaspecchio/pentaprisma per arrivare all'oculare ...).

Non so perché la luce diminuisce quando premi il pulsante della profondità di campo, forse per permetterti di osservare meglio la PDC sull'inquadratura, ma non di certo a causa delle lamelle del diaframma, che rimangono sempre a TA se le hai impostate alla massima apertura

Mi spiace, ma ti sei fumato i tuoi migliaia di euro!

Mannaggia... pazienza troverò un altro modo per proporre qualcosa di rivoluzionario

Secondo me vedi differenza di luminosita' perche' quando hai lo zoom impostato alla focale di 55mm il diaframma del 18-55 lavora a 5.6 e non a 3.5 (tutta apertura) e di conseguenza si "scurisce" un po' il mirino.

Controlla se c'e una variazione di luminosita' anche alla focale 18mm perche' in tal caso credo ci sia qualcosa che non vada nella chiusura dell'ottica al momento dello scatto.

No io ho fatto le prove sempre a 18mm appunto per vedere la differenza di luminosità tra il diaframma "a riposo" e in fase di scatto. Questa differenza comunque mi sembra di averla percepita anche sul 28 1.8G, su questo però dovrei ricontrollare perchè ovviamente non ho intenzione di rimuovere il diaframma da questo

Agendo sul pulsante dell'anteprima di PDC, me lo fa anche a me su D700 con tutte le ottiche in mio possesso (me lo faceva anche su D7000 e D300), nonostante il diaframma sia impostato a TA ... è per quello che penso che sia una cosa normale, magari voluta per far risaltare meglio la profondità di campo

Probabilmente in questo caso il diaframma viene utilizzato per limitare il campo delle lenti, in quanto generalmente non è possibile ottenere le prestazioni di progetto ottico anche ai bordi lente, così viene utilizzato il diaframma per tagliare il percorso.
Poi tieni conto che l'apertura f/1 si ottiene quando il diametro della lente è pari alla lunghezza focale (supponendo di assimilare per semplicità tutto il complesso ottico con la lente frontale!).
Ciao
Diego

Può essere, ma penso sia dannatamente complicato progettare una "visualizzazione" differente in un mirino ottico senza che vengano modificati parametri ottici, come appunto l'apertura. In più se ci fai caso quando premi l'anteprima della PDC senti un leggero clak, anche se sei a TA.



Hai ragione, scrivere f/1 non è corretto, ma se, secondo la tua supposizione, il diaframma venisse rimosso si otterrebbe comunque più luminosità seppur i bordi risultassero spappolati.