QUOTE(Swingeblues @ Jul 31 2013, 07:52 PM)

Non si riesce a fare il download della versione a piena risoluzione, dovresti spuntare l'apposita funzione quando posti le immagini.
Al di là di questo, è normale che una scansione sia "sporca" e sembri scialba rispetto ad uno scatto eseguito direttamente in digitale, devi considerare che lo scanner è un ponte tra due mondi ed oltre a non riuscire a catturare tutto quello che è impresso sulla pellicola (anche se molto lo prende ed anche bene) devi mettere in conto una certa postproduzione.
Cominciamo col dire che conviene sempre scandire a piena risoluzione e poi, a fine lavoro, scalare alla risoluzione che ci serve.
Massima profondità in bit, salvataggio in Tiff.
I software di scansione mettono anche a disposizione una comoda utility per regolare i livelli e l'anteprima per valutare l'immagine e gli effetti degli interventi sui vari slider.
Nikonscan sembra l'unico a non consentire la gestione del colore tramite target It8, ma in realtà il trucco per usarne uno pretarato c'è, ma restiamo sul nostro.
Se il tuo scanner supporta la multiscansione (ma Vuescan riesce a farla quasi con tutti) abilitala, 16 passaggi non servono, 4 vanno già benone.
Non abilitare altre elaborazioni da parte del software di scansione e se abilitate per default disabilitale, in particolar modo il grain dissolver.
Il restauro del colore (o l'altra complementare, Analog Gain) solo in caso di estrema necessità e per ora niente maschera di contrasto.
Dopo la scansione devi dare in pasto l'immagine ad un denoiser (è il primo passaggio, io uso Noise Ninja, ma vanno bene anche Imagenomic Noiseware e Neat Image), in cui puoi fare una prima maschera di contrasto.
Fatto questo passi a Photoshop (o equivalente) e cominci a regolare i colori, raddrizzare, tagliare, correggere graffi e cose simili, poi altra passata di maschera di contrasto e salvi l'immagine per l'archiviazione.
Ora fai tutti gli altri ritocchi che ritieni necessari.
Bene il processo in genere. Tuttavia ho alcune obiezioni.
1) Lo spazio colore di scansione dovrebbe essere Pro Photo o CIE, convertito in Adobe o sRGB solo alla fine, altrimenti molti colori dell'originale, specie dia, saranno saturati.
2) La correzione CA, distorsione e graffi (provate PTLens e Akvis Retoucher...) dovrebbe essere fatta prima del denoiser, che così lavora meglio sui dettagli e ripialla molti artefatti di PP.
3) La maschera di contrasto non va bene sul film (peggiora la risolvenza, dote prima del film). Va usato dopo il denoiser un "presharpening" o "deblur" che inverte la MTF con minima aggiunta di rumore e senza allargare le linee e i bordi. Ce ne sono diversi oggi: Focus Magic (con profilo non lineare per film), Akvis Refocus (flessibilissimo, anche per il B/N), Focus Fixer (con modello della scansione e ripresa), Topaz InFocus e altri. I bordi vanno invece esaltati finemente sollo alla fine, dopo resize per la stampa, visione o proiezione, con 0.3-0.6 pixel, 100-200% (Focalblade, PK Sharpener, PS Nitidezza Avanzata - Sfocatura con lente).
4) La curva di trasferimento e di colore di una dia, anche dopo correzione IT-8, o, peggio, di un negativo, va modificata molto con le curve, gamma, ombre/luci per adattarsi ai limiti inferiori di video e stampa. In particolare, la parte inferiore della curva andrebbe risollevata, mentre sulle alte luci la curva dovrebbe essere più ripida di 45°.
5) Non bisogna lasciare spazio vuoto a sinistra nell'istogramma, dove si annidano l'haze e gli artefatti di scansione (banding da calibrazione, pattern noise).
6) Importante manovrare con i comandi di PS saturazione e vividezza. Esistono anche buoni plugin per inesperti e ricchi (Topaz Detail, Atlentech Perfectly Clear...) che fanno cose turche.
7) Salvare sempre un master TIFF a 16 bit dopo presharpening e correzione colore, da cui ripartire per le edizioni particolari.
In assoluto la scansione, pur essendo una copia, ha potenzialità molto superiori sia alla stampa analogica (PP) che al digitale diretto (più risoluzione e gamut, sensori degli scanner molto più efficienti di quelli delle DSRL e dell'ottica dell'ingranditore). Le fotocamere digitali non poi hanno certe caratteristiche (risoluzione piena dei colori, filtri colore ottimali, possibilità di media fra più frame, esposizioni e focus stacking).
Vi è anche da notare che la scansione sfoca allo stesso modo dettagli e grana. Quindi il PP della scansione non fa perdere informazione e tutta la MTF viene recuperata dal deblur, mentre la perdita MTF di ripresa e filtro AA di un raw non può essere invertita. Minolta 5400 II e Reflecta RPS 7200 superano abbastanza la risoluzione di una D800e con ottimi scatti a 50-100 ISO e meno. Il Coolscan 5000 rivaleggia con la D600.
A presto
Elio