QUOTE(giodic @ May 1 2013, 05:56 PM)

Dopo una decina d'anni di digitale, e dall'ultimo rullo di diapositive su Nikon F4, i tempi mi sembravano maturi per un ritorno al passato.... I seguenti scatti provengono dai primi due rulli di pellicola diapositiva che ho recentemente scattato, in occasione di un'uscita all'alba a Rocca Calascio, con M6 + Voigtlander Heliar 15mm, Elmarit 28mm, Summicron 50mm, Summarit 90mm. Scansioni eseguite con Nikon Supercoolscan 5000 ED e Vuescan.
A proposito del workflow analogico/digitale, mi piacerebbe conoscere i vostri metodi di scansione e post produzione dell'immagine analogica..... Ecco le foto
Fuji Velvia 100F:
Fuji Provia 100F:
Perdonate la location inflazionata....

Sarebbe bene vederle a 23 Mp almeno. Comunque le inquadrature sono classiche, la resa è abbastanza buona, sono anch'io abruzzese e dotato di scanner Nikon (al lavoro), Minolta 5400 II e Reflecta RPS7200. Si vede che il tuo "sistema" va. Per quanto riguarda le riprese, ritengo che in quota occorrerebbe mettere un filtro Skylight o 81A (trattato anti UV, come Hoya e Tiffen HT) per parare l'haze azzurrino, magari accoppiato a un pola sulle focali da 35 mm in su. Per quanta riguarda il workflow, uso una parte "sviluppo raw" specifica e una parte in comune con il digitale.
La parte specifica per la scansione segue rigidamente il seguente ordine, dettato dalla teoria dell'elaborazione:
1) Scansione Vuescan "flat", max risoluzione, 16x, con profilo colore ICC misurato, spazio colore ProPhoto, ICE se serve (con Vuescan è facile controllare con l'esposizione IR anche il suo intervento) ma senza smanettare su colori e luminosità. L'istogramma raw deve essere "poggiato a destra" senza saturazioni. Per il massimo "snap", uso focus stacking (Helicon Focus) misurando diverse MAF a mano sullo scanner e scansionando 3 volte alle misure massima, media e minima, nell'ordine. Oppure lavoro con HDR "naturale" (Photomatix Pro) per aumentare il DMax e ridurre il rumore: 2 esposizioni (una calcolata e bloccata come al solito e una raddoppiata solo per RGB, mai IR, se no l'ICE fa macelli).
L'uscita finale è sempre TIFF RGB 16 bit (o 48 bit , 3x16).
2) Correzione CA e prospettiva (preferisco PTLens), se necessario. anche lo 0.03% di CA laterale va corretto.
3) Fotoritocco avanzato, se l'ICE non basta o non si può usare (negativo B/N argentico) con AkVis Retoucher, plugin PS o standalone. Salvataggio MASTER da cui partire, TIFF 16 bit RGB ProPhoto.
4) Denoising (quasi Sempre Neatimage, raramente Topaz o il vecchio Noise Ninja 2.1 standalone) con creazione profilo, curando la conservazione dei dettagli ad alta frequenza, l'eliminazione dei "blocchi" di grana a medi-alti ISO (a volte lo faccio precedere dal Filtro grana di PS/PSE) e una certa risaturazione della crominanza.
5) Equalizzazione MTF (presharpening, deblur, sinc correction) per il recupero possibile e integrale delle sfocature di scansione e ripresa. Il recupero integrale è possibile solo con lo scanner, non con le DSRL! Ovviamente, come con tutti i raw 23-64 Mp, bisogna andarci pesante senza ingrossare bordi: AkVis Refocus, Focus Fixer, Focus Magic, topaz InFocus e/o Detail.
6) Usuale correzione fine vignettatura, colori e curve, attenzione che dia prevede la proiezione e ha un gamma un po' basso per il monitor (dare + luce ai tono medio-bassi, + contrasto alte luci, chiudere il giusto le ombre.).
Salvataggio dopo resize e ritaglio (in genere 4800 x 7200 da 36-64 Mp, 3600 x 5400 da Coolscan 5000) del MASTER2, 16 bit RGB, Pro Photo.
Da questo punto in poi, procedo come in digitale:
7) Resize a dimensioni stampa/video 300 (lab) o 360 dpi (inkjet) o 72 dpi (Web) o 96 dpi (HDTV). Sharpening appropriato finissimo (0.2-0.6 pixel, 100-200% e ottimizzazioni varie) con Focalblade2, conversione in spazio colore sRGB (o Adobe RGB per le dia veramente in...), rifinitura contrasto, salvataggio JPEG da 16 bit, UN FILE PER OGNI USO. Archivio in genere il MASTER1 per il futuro.
In alternativa, elaborazioni complesse da MASTER1.
Altri ti diranno cose strane, livelli, maschera di contrasto (mai usarlo per sharpening, serve solo per ridurre l'haze a raggi elevati, 20-40 pixel), evitale come la peste. Si sale come in montagna, con tre appoggi su quattro arti. L'ibrido è anche più flessibile e con maggior resa di punta del digitale (ne ho visti andardene da casa mia sorpresi e mogi con D800e, Canon 5d, gente pure molto più brava dei "reporter" da forum) a bassi ISO, 50-100. Nessuna alternativa di quelle che ho visto e sentito è priva di problemi tecnici, al contrario di quella proposta (ottimizzata su base verifiche teoriche e pratiche), niente scorciatoie, faciloneria, biosogna scegliere bene i programmi, sviluppare automatismo e disciplina, oltre che occhio all'immagine originale!
A presto
Elio