Ci sono delle mattine che dovrei restare a letto invece che avere delle brillanti idee.
Lunedì scorso, finisco di lavorare e visto che è una bella giornata di sole, decido di rintanarmi in un museo a vedere una mostra fotografica. Adoro quel fotografo, lo conosco bene ma non ho mai visto le stampe originali, c'ero andato vicino qualche anno fa a Milano, ma la mia compagna non volle entrare, così, visto che comanda lei...............
Quindi rapito dal manifesto salgo i pochi scalini che mi separano dal futuro abbattimento psicologico che ne seguirà all'uscita.
Entro, pago il biglietto e mi incammino. Una gioia, delle foto stampate su carte vere, quelle al bromuro, stampe ai sali d'argento, grandi, piccole, alcune hanno problemi di fissaggio che si sta oscurando e lascia quel marroncino che olfattivamente m'è sempre piaciuto. Insomma un salto nel passato ma di alta qualità.
Vedo le immagini, cammino in un silenzio inverosimile, alle volte sorrido ammirato dal cervello dell'autore che ha prodotto, riprodotto, rivisitato anche opere altrui, prevalentemente quadri, ricreati in fotografia.
Poi mi appare la "Zattera" rifacimento fotografico di un'opera pittorica "Le radeau de la Méduse, Jean Luis Théodore Géricault", ecco, lì mi arriva la bastonata.
Non ho più parole, è geniale, sfonda con un solo istante, ma secondo dopo secondo tutta la mia ammirazione per chi ha creato quella fotografia.
Poi possiamo discutere per decenni di cosa sia la fotografia, ma questa è un'altra storia che ora non mi interessa.
Quella foto in particolare è quanto di più "malsano" abbia mai visto in vita mia, e vi posso assicurare che di foto ne ho viste più o meno lo stesso numero che c'è in un km quadrato di granelli di sabbia nella spiaggia di Viareggio in inverno, (perché in estate è più difficile contarli per via delle persone).
Quell'immagine ha tutte le caratteristiche che possono far definire intelligente e colto il suo autore.
Se potete andate a vedere le sue foto, molto meglio vederle dal vivo.

C.

a già............... Joel Peter Witkin

Mi ha molto incuriosito la tua descrizione, l'enfasi delle tue parole, e sono andato a cerca questo fantomatico fotografo...che dire...spettacolo, notevole, caratteristico, particolare, dettagliato, strano, mi piace un sacco, ho anche cercato l'immagine che ti ha tanto colpito e il quadro a cui è insipirato, per gli altri utenti di seguito le due immagini:

"Le radeau de la Méduse" - Originale

"Le radeau de la Méduse" - Riproduzione fotografica

geniale, veramente geniale

A proposito di riproduzione "alternativa" di opere famose che diventano loro stesse arte ieri ho trovato questa immagine di una torta che non è cibo, ma arte e genialità allo stato puro. E' magnifica!

Caro Corrado, a me è successa una cosa un po’ diversa, ma per certi versi simile perlomeno in termini di autostima. Spero di non essere troppo O.T. se racconto questo episodio.

Qui, a Torino, c’è una retrospettiva dedicata a Robert Capa. Non voglio adesso è non è mia intenzione, giudicare l’uomo da punto di vista umano, né la sua valenza sui presunti falsi, eccetera.. quindi lasciamola da parte per ora.


Sta di fatto che, accompagnando alcuni amici forestieri, costoro mi hanno chiesto di dire qualche parola su ciò che pensavo delle foto. Ed io ho provveduto cercando di attingere più che altro alla mia esperienza. Bene, è finita che, dopo pochi minuti una decina di persone hanno abbandonato l’audioguida e mi hanno chiesto se potevano seguire quello che dicevo io. Innegabile che la cosa mi abbia fatto piacere.

Da lì, poi, - ed è questo il punto - con un paio di ragazzi siamo venuti a parlare di corsi di fotografia e tutto quello che ne consegue. Costoro erano interessati fondamentalmente al ritratto ed al paesaggio. Io mi sono permesso di dare un consiglio. Prima di iscriversi a corsi di fotografia, più o meno qualificati, ho consigliato loro di fare un giro sulle bancarelle dei libri usati e cercare prima di tutto di capire la luce, e quindi trovare Caravaggio, Vermeer e Canaletto con la sua camera obscura e il suo punto di rosso sempre presente nei suoi quadri. (I Maestri del Colore erano una fonte inesauribile da questo punto di vista).

E questo mi riallaccia alla "Le radeau de la Méduse" e alla sua riproduzione fotografica. Mi sbaglio di molto?

Un caro saluto. Guido

Bella è bella, ma di una torta mi interessa che sia buona e a me quella pare piuttosto asciutta
Questa è ottima, e pure bella...Torta Eszterhazy la mia prediletta

Graziano

Non condivido sulla bellezza di quella foto, mi sembra uno scatto di prova per un macro o un decentrabile. Sorry.

A presto

Elio

??!! what?

Graziano

Appunto, ho idea che Corrado ed io stiamo parlando di cose diverse. Ma non è mica un problema, siamo al Bar, mica in Temi....

Che dire, l'arte ha dalla sua la possibilità di ispirare i più permeabili alle prove, i meno insensibili, ho visto dei bandoni dipinti come i Mondrian (per citare la torta), io stesso gli umidificatori dei riscaldamenti in casa li avevo dipinti come Malevich e sullo sfondo di un lettore mp3 mi appare "rotazione di ballerina e pappagalli" di Depero. Ma quello che trovo di Witkin è la non copia totalitaria, ma la reinterpretazione con sue mitologie interiori e citazioni differenti rapportate all'epoca in cui si vive.
Infatti secondo me non è una riproduzione fotografica, didascalica, di un quadro, ma una pura reinterpretazione.
Facciamo attenzione ai dettagli: occhiali, rivista da leggere, un uomo di schiena con il reggiseno, una corona di lampadine elettriche..............ecc ecc
C.

Concordo.

A mai dire gol anni fa c'era la rubrica schiccherie, presentavano finti prodotti di lusso, in una puntata presentava un auto la Lamborghetti Chiodo, e la descrizione era: "sa coniugare i consumi di un concorde, l'ingombro di una petroliera e la manovrabilità di un pianoforte a coda Bosendorfer... è praticamente inutilizzabile, però, di fronte al bello...." ecco la torta Mondrian è sullo stesso stile, sarà anche tossica per i suoi coloranti, sarà disgustosa e difficile da realizzare, però... di fronte al bello...

Beh la torta è una torta bianca quindi non dovrebbe essere disgustosa e basta usare coloranti alimentari naturali ed ecco che non è nemmeno chimica. Poi a vederla così non mi sembra nemmeno complicata, serve solo un sacco di pazienza per tagliare e riassemblare il tutto

è il miglior consiglio che potevi dare!!

Ciao curad,
visto che anche tu sei un maniac... appassionato come della sala posa, perché non provi a rifare fotograficamente qualche capolavoro classico? Chissà io e te assieme in sala posa cosa potremmo combinare? La creazione di Adamo ti piace o è troppo scanzonata?

..................come faccio a chiederti scusa per il ritardo al tuo post?...........scusa.

A me piace la creazione da te fatta di A1, poi dovrai fare quella della E1
Stare a far foto con te in sala di posa?...........quando vuoi, se riusciamo a smettere di ridere mentre decidiamo cosa fare, magari una o due foto si fanno

mi rendo conto che ho la sensibilità di un rinoceronte,
sinceramente l'arte del sopracitato non è che m'abbia colpito tanto, anzi, non m'ha detto nulla....
Bho..

Aurelio

Non vedo il problema, c'è a chi piace Albano Carrisi e a chi piace Vasco Rossi. Ognuno di noi ha dei recettori sia olfattivi che emozionali, mica tutto, per fortuna, piace a tutti.
C.