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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
zonaradioattiva
Calcolare al meglio il tempo di esposizione
DDS
Ti dico la mia, e cioè come mi sono sempre regolato finora.

Premesso che il tempo, come già saprai, dipende da un mucchio di variabili: tipo di luce, wattaggio lampada, altezza, filtratura, apertura ecc.

Di regola devi riuscire a staccare quanto basta il supporto trasparente (qualora fosse del tutto trasparente, ecco un'altra variabile) dal nero del foglio. Il provino teoricamente non deve essere bello ma contenere tutte le informazioni (tutte!!!) del frame, questo implica che il tempo di esposizione vada calcolato a prescindere dalle densità delle singole immagini. All'inizio è un casino, tendenzialmente si cerca il risultato estetico e puntualmente si sbaglia.

Io di solito con 75w condensata su 24x30 con provinatrice fatta in casa (a libro: compensato+vetro+gomma), uso filtro 1 (puoi anche alzare un pò la filtratura rimanendo entro i 2,5 e stando attento a non sfondare le luci), altezza max della testa, chiudo a f/8 (per 35mm parliamo di un 50 f/4 chiuso 2 stop) e faccio un provino del provino a scalare.

Ciao wink.gif
Enrico
zonaradioattiva
Ed e' il sistema che uso anche io...anche se il diaframma mi avevano consigliato TA.... Purtroppo capita che tra i vari fotogrammi ce ne sia Qualcuno più scuro di altri per cui i provini a scalare dovresti farli sia per il più chiaro che per il più scuro e cercare di fare una media sacrificando preferibilmente il secondo...ma esiste un modo più rapido o solo l'esperienza%uD83D%uDE1C
zonaradioattiva
su altri forum indicavano come tempo d'esposizione corretto (quando si inizia ad intravedere la "gomma o supporto nero" sotto la carta ohmy.gif ) ma credo che usino raggi laser al posto della lampada messicano.gif
cosa intendi per NERO DEL FOGLIO....???
ti riferisci a come appare la carta dove non poggia il negativo ...una volta sviluppato il tutto giusto ???
DDS
QUOTE(zonaradioattiva @ Mar 22 2013, 01:50 PM) *
Purtroppo capita che tra i vari fotogrammi ce ne sia qualcuno più scuro di altri per cui i provini a scalare dovresti farli sia per il più chiaro che per il più scuro e cercare di fare una media sacrificando preferibilmente il secondo...ma esiste un modo più rapido o solo l'esperienza



No. Non è così. smile.gif Se un fotogramma è più denso (sovraesposto) e l'altro meno (sottoesposto) l'esposizione per i provini (fatta in base al "velo" del supporto sul nero del foglio) farà sì che il secondo abbia il massimo dettaglio nei neri. L'utilizz di una carta morbida permetterà la massima lettura anche nelle luci del primo.
Come risultato avrai due foto non di bell'aspetto (non devono esserlo) ma leggibili; e interpretabili in un secondo momento. Questo è il compito del provino.
Se scegliessi l'esposizione in base ad un unico fotogramma, o anche all'aspetto estetico generale del provino, finiresti per tappare i neri di altri senza conoscere le reali informazioni che contengono.
L'errore è appunto quello di cercare di aggiustare la foto durante il provino stesso; quello lo si fa in stampa.

Lavorare a TA è controproducente sia per i tempi di bruciatura, che per l'omogeneità della luce stessa. Diaframmando e sfocando q.b. hai un cono di luce perfetto.

Metodi più rapidi sinceramente non credo di conoscerli, ma sarei curioso di impararne. Aspettiamo fiduciosi il passaggio dei più esperti wink.gif

QUOTE(zonaradioattiva @ Mar 22 2013, 02:06 PM) *
cosa intendi per NERO DEL FOGLIO....???
ti riferisci a come appare la carta dove non poggia il negativo ...una volta sviluppato il tutto giusto ???


bruciatura delle zone del foglio dove non poggiano i negativi. Sulla stampa il supporto del negativo deve apparire leggermente meno nero del resto del foglio su cui poggia.
zonaradioattiva
Perfetto
altri consigli utili ???
anche se sei sempre preciso e chiaro come un libro stampato messicano.gif
lorenzobix
QUOTE(zonaradioattiva @ Mar 22 2013, 02:50 PM) *
anche se il diaframma mi avevano consigliato TA....


è un errore, puoi rendertene conto vedendo chiaramente la caduta di luce ai bordi evidentissima a TA rispetto ad un diaframma di lavoro ottimale (appunto f8 o comunque almeno due stop oltre la TA) che si traduce in una sottoesposizione delle zone periferiche del foglio rispetto al reale valore centrale
atostra
Quello che ho imparato nelle poche sessioni di stampa che ho fatto: niente regole devi provare. Ogni foto ha una storia a se.

Io cerco una parte di frame che sia un po contrastata, prendo una striscia di carta e con un cartoncine nero maschero 2/3 ed espongo 5 sec, poi maschero 1/3 ed espongo altro 5s e infine rimuovo il cartoncino ed espongo altri 5s.
zonaradioattiva
QUOTE(atostra @ Apr 26 2013, 10:45 AM) *
Quello che ho imparato nelle poche sessioni di stampa che ho fatto: niente regole devi provare. Ogni foto ha una storia a se.

Io cerco una parte di frame che sia un po contrastata, prendo una striscia di carta e con un cartoncine nero maschero 2/3 ed espongo 5 sec, poi maschero 1/3 ed espongo altro 5s e infine rimuovo il cartoncino ed espongo altri 5s.

e questo che bene o male uso anche io
anche se di strisce ne faccio molte di piu' tutte da 5 sec. distanziate l'una da l'altra di circa 1cm
al limite se non sono convinto espongo tutto il provino per il tempo che si avvicina di meno alla correta esposizione....(esempio 20 sec.)
e poi incrementi di 2sec. fino ad arrivare ad esempio a 24sec. come tempo ottimale anche se generalmente guardo le due prove piu' vicine (esempio 20sec e 25..sec)e se nessuna delle due mi soddisfa in pieno
imposto su 22,5sec tanto per gradire messicano.gif
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