QUOTE(andy forest @ Mar 3 2013, 09:44 PM)

Ciao Filippo,
col diaframma aperto le lamelle poggiano
sul supporto a diaframma chiuso il peso
è sbilanciato verso il centro del barilotto
se riponi in verticale l'ottica per parecchio tempo
in queste condizioni puo' avvenire un fenomeno
di dilatazione di conseguenza l'apertura scelta
non corrisponde più a quella fisica che sarà leggermente
più ampia.
Ciao, grazie per la risposta.
Le lamelle dei diaframmi hanno un peso praticamente nullo e quando il diaframma è chiuso ognuna di esse è appoggiata alla successiva formando un disco dal peso irrisorio e ben distribuito.
Non so di che materiale siano fatte esattamente ma credo si tratti di un materiale resistentissimo e non deformabile.
Se, per assurdo, dovessero veramente deformarsi, il problema non sarebbe tanto il diverso valore di diaframma, che sarebbe trascurabile, quanto l'aumentato attrito delle lamelle tra loro.
I moderni diaframmi, a riposo, rimangono chiusi, non mi sembra che Nikon si preoccupi del problema.
Ci sono stati dei casi nella storia Nikon di diaframmi particolarmente delicati, con lamelle lunghe e ultrasottili che, se sporche di lubrificante, si incollavano e si deformavano, quando forzate nel movimento, ma il caso è diverso, il lubrificante non deve essere presente e se individuato deve necessariamente essere rimosso perchè rallenta le lamelle e può falsare l'esposizione.
Ma un diaframma asciutto, anche se conservato chiuso, a mio avviso non può subire alcun danno.
Personalmente, conservo le mie vecchie ottiche (oltre cinquanta) in verticale e con diaframma chiuso.
Questo perchè se dovesse verificarsi una piccola colatura di lubrificante sulle lamelle posso visualizzarla facilmente anche senza azionare il diaframma.
Ma, ripeto, potrebbe essere più corretto il tuo consiglio e quindi se tu trovassi del nuovo materiale a riguardo ti prego di postarlo.
Filippo.