QUOTE(manovi @ Oct 22 2012, 05:15 PM)

L'alterazione avviene quando l'effetto non risulta quello voluto.
1) La nitidezza di acquisizione va applicata all'immagine originale in quanto compensa l'effetto del filtro e dello schema Bayer del demosaicizzatore. Quindi va per forza eseguita alla risoluzione originale dell'immagine.
2) La nitidezza applicata come ritocco per esaltare parti dell'immagine analogamente va applicata (possibilmente, crop esclusi) all'immagine originale per lo stesso motivo, anche se meno critica. In realtà è una modifica pure e semplice del contrasto locale e non compensa alcunchè, quindi non è legata nè all'immagine originale, nè a quella in dimensione di stampa.
3) Solo la nitidezza utile per compensare la stampa va applicata esattamente, se possibile, all'esatta risoluzione di output. Altrimenti si perde il rapporto tra il medium utilizzato (es. carta ed inchiostro) e ciascun punto o pixel dell'immagine. La "degradazione" può avvenire in questo caso perchè si perde tale rapporto.
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4) Per quanto riguarda l'interpolazione per gradi è un concetto errato. Gli algoritmi di interpolazione per il resizing sono regolati per fornire la migliore immagine ad un unico passo. Eseguire più passi significa far interpolare tra punti già interpolati, perdendo in precisione.
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Spero di essere stato chiaro.
Massimo
Tutto chiaro e ti ringrazio dell'intervento, ma riferendomi al tuo post di sopra, nel quale ho messo dei riferimenti numerici, riferendomi punto per punto a quelli, faccio un po’ di chiarezza perché dalla tua risposta mi pare che ci siano stati dei fraintendimenti:
1)Capture Sharpening
Il punto 1) tuo di cui sopra quello è, Capture Sharpening: se leggi bene il mio posto, io NON mai ho parlato di Capture Sharpening riferendomi allo sharpening da dare sul formato finale di stampa, il Capoture Sharpening non è mai stato citato nel mio discorso.
3)Output Sharpening
Il punto 3) tuo di cui sopra, quello è, Output Sharpening, quello di stampa:.
Se leggi bene il mio posto, io NON mai ho parlato di Output Sharpening , non l’ho mai citato nel mio discorso.
4) Modalità d'interpolazione.
Non ho parlato della modalità di interpolazione da utilizzare, a salti multipli o singolo, non ho specificato le modalità di interpolazione da utilizzare, non faceva parete della discussione.
2) Sharpening artistico.
Io ho parlato SOLO dello Sharpening Artistico, Creative Sharpening, dato che quello ha citato l’ospite che ha aperto la discussione, ossia parlavo unicamente del punto 2) tuo di cui sopra, lo Sharpening Artistico, ed io mi riferivo a quello, ho parlato solo di quello.
la diversità di opinioni riguarda quando applicare lo Sharpenig Artistico:
- Tu dici di convertire il RAW in formato nativo e non finale di stampa, su quello applicare lo Sharpening Artistico, in quel formato intermedio ottieni il “master” file e dopo puoi eventualmente interpolare per portare l’immagine al formato finale di output e su quello dare lo Output Sharpening .
- Io ritengo che quella procedura operativa, quel workflow, che citi tu non sia il migliore da attuare per ottenere la migliore qualità finale dell’immagine, e lo ritengo per i motivi citati sopra, il degrado dell’immagine dovuto all’interpolatore che affligge anche lo Sharpening Artistico, mentre lo si può evitare, si può lavoare meglio con un flusso operativo diverso, a parer mio.
Spiego nuovamente il perchè: il perchè, in una parola, è dovuto al fatto che comunque si interpoli, si degrada sempre l'immagine, e dunque bisogna trovare il workflow che riduce al minimo il degrado dell'immagine.
Lo Sharpening Artistico non è altro che un intervento volontario di modifica all’immagine, un intervento appunto Artistico, per la nitidezza tecnicamente non è necessario, non recupera nulla: se lo Sharpening Artistico non c’è quando si interpola, l’interpolatore non lo degrada e se applichi lo Sharpening Artistico dopo che l’immagine è sta portata al formato finale, l’intervento volontario lo fai più preciso, ma non solo, ti può permettere di eventualmente tentare di recuperare il degrado apportato dall’interpolatore portando l’immagine al formato finale.
Rapportando il tutto a flusso operativo: si deve convertire il RAW, al quale è stato applicato il Capture Sharpening, in file immagine e fare subito l’interpolazione al formato finale di stampa e poi fare tutto il lavoro su quello, incluso Sharpening Artistico ed a lavoro completamente finito, applicare lo Sharpening di Output.
Detto ancor più sinteticamente, gli interventi di Sharpening, con esclusione del Capture Sharpening, si fanno il più tardi possibile nel flusso di lavoro.
Con questo flusso operativa si hanno, fondamentalmente due vantaggi:
a)Si ottiene la miglior precisione nel dimensionamento dei parametri dello Sharpening Artistico, dato che si lavora sull’immagine finita, già degradata.
aa) Nello stesso intervento artistico, si può, il più delle volte, recuperare anche le perdite di qualità dell’immagine dovute all’interpolazione, il degrado d’interpolazione.
ll che, in una parola:
- riduce il degrado globale dell’immagine in caso di dover interpolare
- dà maggior flessibilità operativa, posso fare un recupero dei danni dell’interpolatore mascherandoli nello Sharpening Artistico.
Questa procedura operativa mi è stata insegnata all’estero, da uno studio di grafica, ed io la seguo con soddisfazione perché:
- mi torna concettualmente.
- non ha alcuna controindicazione, salvo il dover disporre di PC adatto.
- fornisce stampe che mi soddisfano.
Io lavoro così, poi chiaramente ciascuno può fare a modo suo.
Saluti cordiali