Non necessariamente queste immagini .......


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....sono mirate a descrivere il crepuscolo di un luogo. Il pensiero corre verso l'interno quando luce e calore battevano con le ore.


Roberto

Il tema un pò mi.."prende". Il bianco e nero è fatto bene, ma forse un pò troppo contrastato per il soggetto. Non capisco la ripresa obliqua, dal basso, ..., non lo so, ma le case abbandonate, le case diroccate,... per trasmettere il pensiero di un luogo passato, del tempo che passa, di ricordi....non devono trasmettere tensione (come fanno le diagonali) ma pace, silenzio, assestamento, seppur in rovina, del tutto..quindi avrei deciso per un bianco e nero meno contrastato ed una ripresa più orizzontale/verticale, non obliqua/diagonale. Personale lettura della tua foto; di mestiere vendo telefoni, quindi tutt'altro che critico fotografico, ben inteso!

L'ho osservata e riosservata più volte ed il pensiero, l'immaginazione penetra all'interno, attraverso quel vetro rotto..... ma a fatica.... forse sono in accordo con Maxter, non tanto sul BN che no mi disturba affatto, anzi, quanto sulla obliguità della compo.

Un saluto

Alex

...la ripresa verticale/obliqua vuole dare maggiore enfasi alla location. Una ripresa orizzontale avrebbe tagliato gran parte dei dettagli ....tendaggio pendulo oppure sommità con ciuffi di rampicanti sul tetto e piccola pensilina proprio sopra la finestra. La drammaticità sta in quel frammento di fabbricato ....entrando attraverso quella finestra rotta e ...buia.
Sul tipo di bw adottato ....beh credo che dipenda molto dalla soggettività ..... La screpolatura dei muri ma soprattutto la rovina che si legge sugli infissi della finestra solo attraverso un aumento di maschere di contasto poteva essere acuito, ovviamente imho.

Grazie del passaggio a presto.

Roberto

Grazie per avermi lasciato il tuo pensiero. Ho letto con molta attenzione ciò che ha scritto l'altro amico. Ho dato le mie spiegazioni che ovviamente possono essere non condivise. E' importante riflettere insieme ....credo di aver dato delle indicazioni di ciò che pensavo e che (non me ne vogliate) penso di aver fissato. Ovviamente però ci sta un diverso pensiero ...anche se fosse radicalmente opposto.
Ciao e grazie ancora.

Roberto

Scusa Roberto, credo di non essermi ben espresso...
Condivido pienamente il tuo pensiero e, per quanto mi riguarda, lo hai ben trasmesso in questo frame. Ho immaginato piccole scene quotidiane che si sono succedute dietro quella facciata che fa da quinta ad un palcoscenico dove si è rappresentata la vita chissà di chi..... e quel vetro rotto è un invito ad osservarla più da vicino.... ad avvicinarsi al proscenio.... a salire sul palco... ad entrarci dentro per sostituirsi all'attore, forse trasponendo all'immaginazione una realtà vissuta anni orsono. In questa alternanza di momenti, tra l'osservazione dell'immagine ed il vagare con il pensiero, provo un certo disagio che ho attribuito alla sensazione di instabilità che può trasmettere, forse inconsciamente, la raffigurazione obligua di una realtà che siamo avvezzi a vederla dritta, verticale....
o forse questo disagio è conseguenza di un ricordo ormai lontano e della nostalgia che esso infonde....
Perdona la prolissità, ho cercato di esprimere il mio pensiero

Un saluto

Alex

Nessun problema ....non vorrei essere equivocato per ciò che ho detto, anzi scritto. Ho ben recepito il tuo pensiero, collegato proprio alla scelta della ripresa. Al riguardo, appunto, ho segnalato il perchè della scelta verticale/obliqua rispetto ad altra tipologia di inquadratura. Ti ringrazio per la tua precisazione, non avevo dubbi circa quanto spiegavi ma un ulteriore interscambio è sempre prezioso per evitare fraintendimenti.
Grazie ancora.

Roberto