Buon giorno a tutti.
Chieso scusa di questo lungo intervento, ma mi piacerebbe che qualcuno pi� esperto di me chiarisse finalmente la situazione, per cui mi sono dilungato cercando di spiegarla esaustivamente. Ritorno sulla questione, a mio avviso mai chiarita completamente, della risoluzione di un�immagine digitale.
Ho sempre letto, e creduto anche di aver capito, che l�unica informazione propria di un file immagine (ottenuto da macchina fotografica o da scanner) sia la sua quantit� complessiva di pixel. In pratica in testa al file dovrebbe esserci questo dato memorizzato ed anzi sono memorizzati due dati, quello relativo alla lunghezza in pixel e quello relativo alla larghezza: ad es. per una D7000 dovrei trovare scritto in testa al file (o da qualche parte di esso) 4928 e 3264. Punto e basta. Poi di questa dimensione faccio quello che voglio: voglio una stampa grande e allora stabilisco di interpretarli a 100 dpi; se la voglio piccola li interpreto a 600 dpi. Questo � sempre possibile e ad es. Photoshop me lo consente (togliamo la spunta alla casella di ricampionamento, perch� se no complichiamo il discorso!).
Ma � proprio cos�? Mi sembra invece che caratteristica propria del file (e quindi dell�immagine che esso memorizza) non siano solo le dimensioni in pixel X ed Y, ma anche o le dimensioni reali in cm oppure la densit� di registrazione in dpi (detta anche risoluzione). Infatti se carico una foto della D7000 su Photoshop lui mi indica s� le dimensioni del file (pixel X ed Y), ma anche le dimensioni della stampa in 41x27 cm e la risoluzione in 300dpi. Qualcuno dice che questi due ultimi dati Photoshop se li inventa ipotizzando una stampante od il monitor ed indicando per default una risoluzione adatta per questi dispositivi; ma non pu� essere vero, uno dei due dati li deve trovare davvero nel file e l�altro lo calcola.
Ho provato a scannerizzare in bianco e nero un foglio A4 prima a 100, poi a 300 e infine a 600 dpi. Se carico i tre file su Photoshop mi indica tre dimensioni diverse per i file (2,75 � 24,8 e 99,1 MB rispettivamente, con le loro relative dimensioni in pixel X ed Y), mi indica invece in tutti e tre i casi la stessa dimensione geometrica di stampa (circa 20x29 cm, che � quella del documento originale) ma riporta tre differenti risoluzioni: 100, 300 e 600 dpi, proprio come ho scannerizzato. Come farebbe a saperlo Photoshop, se le uniche informazioni del file fossero le misure X e Y in pixel? E� evidente invece che trova nel file anche o la dimensione geometrica oppure la risoluzione di scannerizzazione; se considero anche i file che vengono dalla DX7000 (o da altre macchine) dove Photoshop non mi indica la misura del sensore DX, bens� quella della stampa in cm, deduco che le informazioni che sono registrate effettivamente nel file sono tre: pixel X, pixel Y e dpi. Che dopo io possa lasciar perdere l�informazione sui dpi (che mi comunica come era l�immagine in origine) e dire di interpretare i dpi diversamente per ottenere output diversi � un�altra faccenda. Per� l�informazione primaria sulla risoluzione o del sensore o dello scanner, che caratterizza davvero l�immagine completamente, sul file c��.
Oppure no? Qualcuno non � d�accordo con me e sa darmi una spiegazione diversa? Grazie.
Seconda questione (anche questa ambigua): se dico di stampare a 100 dpi leggo spesso che i pixel stampati sono pi� grandi, se dico di stampare a 300 dpi che i pixel sono pi� piccoli (e parliamo evidentemente del lato o del diametro dei pixel, a seconda se sono quadratini � cosa che non credo, o se sono cerchietti). E� proprio cos�? Non � invece che i pixel stampati (o visualizzati su monitor) sono di dimensioni sempre uguali e che se stampo a 100 dpi sono distanti fra loro (quindi con un buco grande in mezzo), se li stampo a 300 sono molto pi� vicini fra loro?
Terza ed ultima questione: il sensore di una digitale (D50 o D7000 che sia) � costituito da un rettangolo con un certo numero di �sensorini� (scusate il termine) distribuiti uniformemente su tutta la superficie: quindi ho un certo numero di pixel tutti identici geometricamente. Uno scanner ha invece un sensore costituito da una striscia orizzontale di �sensorini�; per andare in verticale la striscia � spostata da un motorino. Per� i passi del motorino sono di solito il doppio del numero di sensorini della striscia: ad es. 1200 passi del motorino (quindi 1200 passi della striscia) contro 600 sensorini sulla striscia. Domanda: ma allora i pixel sono rettangolari anzich� quadrati, con il lato pi� corto in verticale, o comunque � vero che la risoluzione � pi� �densa� e quindi migliore in senso verticale, per cui bisognerebbe riflettere su come orientare al meglio il documento o l�immagine da scannerizzare? (problema che invece con il sensore di una reflex digitale non c��).
Grazie per la pazienza di avermi letto e soprattutto a chi sa rispondere. Cordiali saluti a tutti.