QUOTE(CVCPhoto @ Jul 5 2012, 02:12 AM)

Io ritengo che non si debba mai dimenticare, ma nemmeno ricordare inutilmente, soprattutto nel rispetto delle generazioni che non hanno vissuto determinati crimini.
Non la ritengo quindi omertà da parte di Nikon, ma un tentativo di evitare alle nuove generazioni di conoscere certe barbarie del passato. Al giorno d'oggi infatti, l'esposizione degli errori del passato può portare le giovani generazioni allo spirito di emulazione. Vogliono quindi evitare questo. Non pensiamo sempre male ragazzi.....
Semmai è proprio in nome dell'ignoranza che certe barbarie si possono perpetrare di continuo. Ma il discorso con cui cerchi di salvare Nikon non sta proprio in piedi. Non stiamo parlando di lanciare sassi dal cavalcavia o che so io, ma di azioni avvenute in guerra. Secondo te un giovane giapponese vedeva la mostra e andava (magari in Corea) a rapire e stuprare donne? Dai...
Il giappone è stato l'ultimo paese a capitolare. Ha continuato a subire danni e morti quando la guerra era finita solo per orgoglio e potrei capire se per lo stesso orgoglio e vergogna volessero evitare di riportare a galla fatti che lo hanno visto protagonista in negativo. Ma un'azienda pensa anche (o soprattutto) all'immagine e la giapponese Nikon avrà pensato che fosse meglio per la propria non accostare il marchio a qualcosa di riprovevole che la sua nazione ha commesso decenni fa. Come dire, noi siamo giapponesi e il giappone ha fatto questo. Ti faresti mai una pubblicità negativa? Guarda quanto ci ha messo la Chiesa a chiedere perdono dei barbari delitti commessi durante l'Inquisizione. Chiaramente Nikon ha fatto la scelta sbagliata e le è tornata indietro come un boomerang. Ci ha perso la faccia proporzionalmente di più facendo conoscere al mondo una vicenda che voleva oscurare e di cui forse non avremmo mai sentito parlare. Ma non ne subirà danni. Siamo un mondo molto indifferente.
Sono comunque d'accordo con te quando dici che non ha senso ricordare inutilmente. Il ricordo non deve essere un atto sterile di facciata. Deve essere una maniera di onorare chi non c'è più e riflettere sul perchè certe cose siano accadute e non debbano più accadere. Evidentemente c'è ancora il bisogno di onorare le vittime della seconda guerra mondiale, specie quelle che fino a oggi non hanno avuto la giusta voce come queste donne coreane. Il problema però è che se da un lato è giusto ricordare, dall'altro è giusto anche andare oltre (che non vuol dire dimenticare) ad un certo punto, o staremmo ancora commemorando le vittime delle guerre puniche. Bisognerebbe "archiviare" in nome del presente per non fare del ricordo qualcosa di più importante dell'attualità o avulso da essa. La storia dell'umanità è costellata di conflitti e stermini di cui ci sforziamo di ricordarne sempre e solo uno. Mi chiedo se abbia senso una marea di commemorazioni a "senso unico" nel nome del non dimenticare per non ripetere mentre l'uomo pare essersi proprio dimenticato che non ha mai smesso di ripetere. Continuare a pensare solo ad alcune vittime specifiche e scordarsi tutte le altre. Quello che è accaduto nella seconda guerra mondiale è stato atroce, fuori portata per proporzione, ma non diverso da quanto già accaduto prima e da quanto è continuato ad accadere anche subito dopo. Le guerre non sono mai cessate. Esistono ancora campi di concentramento e stermini razziali ma quanto si parla di questi e quanto di Auschwitz? Sembra quasi un controsenso spendere tante energie sul ricordo come strumento educativo ma spenderne notevolmente meno per fare del concetto un atto concreto.
Non voglio uscire dal topic, ma per chi non l'avesse letta è
notizia di pochi giorni fa. Non credo che in Italia andrebbe molto meglio (io storia l'ho fatta poco e male, ma questo è un altro discorso).