QUOTE(dario_sicchiero @ Jun 29 2012, 06:22 PM)

Riporto un estratto da un regolamento di un concorso fotografico: "Non sono ammessi fotomontaggi, doppie esposizioni, solarizzazioni, filtri digitali o ritocchi digitali, salvo lievi correzioni di colore, contrasto o esposizione, pena l’esclusione dal concorso".
La mia domanda è questa: se uno modifica digitalmente una foto in formato Raw, poi la converte in formato Jpeg e quest'ultima la invia ad un concorso, è possibile rilevare le modifiche fatte rispetto all'originale?
Grazie per le risposte.
Dario
Risposta breve:
No.
Risposta prolissa:
Secondo me è difficile, specie con il formato raw, definire il confine tra sviluppo e modifica, intendendo con il primo termine i parametri di conversione applicati e con il secondo uno stravolgimento della realtà. A quale valore di contrasto ti devi fermare? A quale correzione dell'esposizione? Saturazione? E il bilanciamento del bianco?
Il concetto di "lievi correzioni del colore" è totalmente affidato al giudizio (magari insindacabile per regolamento ma oggettivamente sindacabilissimo) personale della giuria. Puoi ritoccare poco ma il ritocco può essere evidente, o puoi lavorare pesatemente mantenendo una resa naturale (come fai a capire il ritocco?).
Capisco che l'intento del regolamento sia di limitare lo sconfinamento nella grafica, ma così posto è discutibile, Anni fa ho partecipato a un paio di concorsi on-line con la stessa identica richiesta (magari mi riferisco allo stesso sito) ma sinceramente dubito che alcune tra le foto migliori non fossero state ampiamente lavorate (sottolineo lavorate, non elaborate).
Se ribaltiamo la situazione, qual è il concetto di originale? Ogni foto risente delle impostazioni di scatto. Con i picture control, anche scattando in jpeg, puoi ottenere uno scatto originale non (post)ritoccato palesemente innaturale. Pensa solo alla complessità del bilanciamento del bianco (che può essere deciso sia pre che post scatto). Ma dalla foto nessuno sarebbe in grado di dire com'era in realtà il soggetto ripreso in quel momento per poter dire quanto la tua resa se ne discosti. Ti venisse rifiutato avresti tutte le basi, stando al regolamento, per dimostrare di non aver fatto nulla di vietato. Senza arrivare all'eccesso, scattare con fotocamere diverse produce file diversi. Sviluppare un file con programmi di marchi diversi produce risultati diversi. Anche convertire all'interno dello stesso programma con profili differenti produce risultati differenti. E non esiste in fondo il concetto di originale. Ogni algoritmo è fatto per interpretare in un certo modo.
Quindi il concetto di originale non coincide affatto con quello di reale che può a sua volta non coincidere con quello di naturale. Usi un determinato schema luci, magari dei filtri, e ottieni allo scatto un effetto particolare, originale, reale (perchè era la realtà effettiva di quel momento) ma innaturale che però dovrebbe essere accettato. Capisci che allo stato attuale della tecnologia "demonizzare" il ritocco digitale (che è parte straintegrante del processo fotografico. Pensa al raddrizzamento delle prospettive, alla clonazione di elementi di disturbo, per dirne due che non sarebbero nemmeno facilmente scovabili) ha poco senso.
Potrei andare avanti con le incongruenze della formula del regolamento. Insomma, penso che quello che in fondo voglia dire sia di non esagerare e fare in modo che i ritocchi non siano palesi. E se non lo sono non possono dirti niente.