QUOTE(Danilo Bruzzone @ Apr 10 2012, 02:10 PM)

L'idea che mi sono fatta di te è molto alta, credimi! Chi usa il suo tempo per scrivere un messaggio così ben congegnato deve avere tutto il mio rispetto e attenzione, anche se pure prima avevi la mia stima, perchè sempre hai commentato in modo corretto. Devi sapere che mi occupo da anni di arte e ho scritto numerosi articoli, quando ero ancora studente a Milano, sulla trasmissione degli intenti e dei messaggi attraverso l'arte. Se si eccettuano casi semplici come quello della torta che tu fai, dove le consuetudini sono talmente consunte da rendere inequivocabile il messaggio, in tutti i casi più complessi il messaggio esiste, ma non viene veicolato. Ciò che giunge è ciò che quell'immagine o quel suono suscita in quel particolare momento in chi assiste. La prova sta nel fatto che a campione intervistando persone che assistono, quasi tutti raccontano di un messaggio molto differente da essi percepito. Persino la stessa persona, in momenti differenti riceve differenti messaggi! Il messaggio che si riceve, quindi, o è un messaggio elementare (la torta e il bambino), per il quale forse non c'è bisogno di scomodare l'"arte", ma basta pasta barilla, oppure, anche se presente non viene veicolato. Pensa a quante interpretazioni diverse si danno persino delle parole scritte, che sono un liguaggio di sintassi (pensa al Vangelo), trasferisci il tutto nell'arte e capirai: è una pura fantasia, anche se bella, da credere! In realtà il messaggio nelle mie immagini esiste, ma siccome io sono filosofo e cerco di rendere la massima incisività, come al solito non emerge. Non mi interessa sfruttare - come ho già più volte detto - quei semplici meccanismi che mi produrrebbero facilmente l'effetto voluto e il plauso facile, perchè non mi interessa di essere gradito agli altri, ma mi interessa di fare ciò che mi piace. Credi davvero che io non saprei fare qualche foto del tipo captatio benevolentiae, come tante ne vedo? Credi davvero che se volessi non potrei in 5 minuti realizzare le immagini che fanno gridare al miracolo molti dei sapienti del forum? Foto in bn, molto sfocate e mezze in ombra? Secondo me il fotografo deve seguire il proprio gusto e fare ciò che si sente di fare e non correre dietro ai gusti degli altri, poi il tempo deciderà! Se era un artista tutti lo riconosceranno, altrimenti lo dimenticheranno, ma almeno sarà stato se stesso!

Mi fa piacere l'idea che hai di me, ma credimi anche tu se ti dico che, al contrario di altri a cui do molta credibilità perchè parlano coi fatti, come fotografo amatore sono poco più che mediocre. Questo per dire che non bisogna per forza essere pasticcere per giudicare una torta.
Non voglio entrare in discorsi filosofici, astratti, non alla mia altezza (cioè bassezza. Io non ne sarei all'altezza) e fuori luogo in un forum. Solo, un po' provocatoriamente (concedimelo), tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
Sono anche io convinto che non ti mancherebbe la tecnica per fare lavori di altro tipo e (per me) più interessanti, ma come dici tu a chi ti critica di mettersi nei tuoi panni e fare prima di criticare, mi piacerebbe (lo dico come mio desiderio, non come consiglio o condizionamento) davvero vederti e giudicarti in quella fotografia che ritieni convenzionale e "ammiccante". Non per giudicare quanto sia bella tecnicamente ma quanto e cosa riesca a comunicare.
Il punto non è la fotografia facile o d'impatto (se dopo l'impatto non c'è niente, il castello in aria cade velocemente. Motivo per cui mi piace il B/N di Hill ma non l'effetto che l'ha reso tanto famoso e copiato), ma quella comunicativa. Non basta lo sfocato o il trucchetto per fare una bella foto, così come (permettimi) non basta un montaggio.
Credo che da questo punto di vista Gianmaria Veronese (che non conosco personalmente) sia uno degli esempi migliori nel forum su come la fotografia possa essere tecnicamente ineccepibile, non "innovativa" (che non è una critica negativa) ma moderna, attuale (potrei dire al di fuori del tempo) e altamente comunicativa. Con questo non voglio dire che tutti dovrebbero seguirlo (anche se c'è sicuramente chi ci prova e chi ci riesce. Del resto anche lui da qualcuno avrà preso prima di trovare sé stesso), anzi tuttaltro! Non basta rifare o peggio scimmiottare per raggiungere uno scopo se non c'è un pensiero concreto e coerente sotto.
Alvaro Gatt nelle sue lezioni diceva che i tagli di Fontana, per quanto all'apparenza semplici, erano le opere più difficili da riprodurre. Magari trovavi il falso Van Gogh (tanto che pare ce ne fossero nella recente esposizione a Roma), o il falso Vermeer, ma il falso Fontana no.
Troppo facile dire "io sono filosofo" e giustificare la difficoltà ad essere capiti con una voglia di non strappare l'applauso (sa un po' di volpe e uva). Quasi ad affermare un'intrinseca voglia di non essere capito. Sono un diavoletto, ma mettiti nei nostri panni: in base a cosa ci possiamo/dobbiamo fidare? Quanti al giorno d'oggi c'hanno abituati a nascondere il niente dietro la filosofia? E quante speculazioni si riescono a favorire...
Quasi che l'incapibilità sia il plus e dichiarare di non capirla ci renda ignoranti più che onesti. Il fatto è che se non si vuole essere capiti non ha senso nemmeno l'esporsi. Che penseresti di un cuoco che al ristorante cucinasse un piatto immangiabile dicendo che lo fa perchè non gli interessa essere apprezzato e quindi perchè nessuno lo mangi?
Continuo a non essere convinto della tua convinzione dell'incomunicabilità dell'arte. Secondo me molti dei grandi artisti della storia non sono quelli che hanno preso l'applauso facile (anzi, semmai batoste), ma quelli che sono stati capaci di esprimere in maniera diretta e semplice un contenuto oggettivo universalmente riconoscibile.
Sicuramente non tutto può essere categorizzato e di facile recepimento, ma nemmeno il categorizzato e recepibile può essere relegato (quasi "banalizzato") a forma di compiacimento. Ho la sensazione e la speranza che chi operi per solo gusto estetico non andrà mai molto lontano.
Penso e spero di poter chiudere qui i miei interventi.
E' che le vacanze di Pasqua purtroppo mi costringono lontano dal mio lavoro...