Ho scattato ad una dozzina di matrimoni, a parenti e amici, utilizzando le varie attrezzature che nel tempo - nella mia follia - si sono susseguite nella mia borsa.
La conclusione che ne ho tratto � che vi sono fondamentalmente due tipi di approccio: quello documentativo e quello, chiamiamolo, reportagistico.
Il primo, rigorosamente a colori, esige la massima leggibilit� dei dettagli ed un'elevata profondit� di campo; l'unico sistema per ottenere questi risultati in una Chiesa � l'utilizzo di luce artificiale (flash), col vantaggio quindi di poter utilizzare ottiche zoom, decisamente comode e rapide nel cambio dell'inquadratura; anche la luminosit� massima - che anche negli zoom pi� prestanti si ferma a f:2,8, non � un gran problema, perch� la luce lampo consente diaframmi ben pi� chiusi di quelli massimi, con conseguente guadagno anche in termini di p.d.c.
Se non conosci bene gli sposi, quindi, e se non vuoi che il tuo lavoro venga male interpretato, usa questo tipo di approccio:
come minimo puoi
fare tutto con un obiettivo 24-85 o 28-105 (equiv.) ed un flash ttl di adeguata potenza; meglio, ovviamente, con pi� flash (servocellule) e con la possibilit� di utilizzare qualche ottica estrema (se ce l'hai) per qualche scatto d'effetto.
Ci sono i soliti momenti topici da non perdere, dopodich� pi� o meno tutti i matrimoni diventano uguali, basta cambiare facce e vestiti (questi ultimi non sempre...) e siamo l�.
A me, per�,
non piace molto l'approccio di cui sopra (che
va bene per tutte le occasioni, ma proprio per questo rischia di essere troppo impersonale); a gusto mio, preferisco operare con un taglio (apparentemente) pi� spigliato e molto pi� discreto ed equilibrato.
Faccio del tutto a meno del lampeggiatore e utilizzo
due corpi macchina, pellicole bianconero da 400/800 iso e fondamentalmente due soli obiettivi di altissima luminosit�, purch� splendidi.
Ottengo immagini pi� morbide, pi� plastiche, ma con sfondi che non annegano nel buio pi� totale e senza primi piani accecati da troppa luce, come col flash; scatti con un'elevatissima incisione su un solo piano, che per� portano l'osservatore a fissare l'attenzione proprio su ci� che decidi di valorizzare, e senza estrapolarlo dal contesto; la pelle lucida della sposa non riflette la luce come un pomodoro (il lampo diretto d� spesso questo effetto) e comunque tutto non � afflitto in una luce dura, fredda e innaturale come accade quando si usa il flash montato direttamente sulla slitta.
Chi � dietro il soggetto a fuoco non sparisce nel buio pi� nero, n� chi � davanti viene riprodotto come l'Arcangelo Gabriele, inondato di luce bianca:
insomma, secondo me il flash va usato dai professionisti, con pi� punti luce, assistenti e pannelli posizionati a dovere.
Se no, appunto, con il tuo flash ed il tuo zoom ottieni solo onesta, onestissima documentazione...come il vecchio zio con la sua fastidiosa compattina, magari con un po' pi� d'attenzione all'inquadratura, ma...insomma, spero d'essermi spiegato.
Il mio consiglio quindi �: se lavori da solo, usa sensibilit� elevate e poche ottiche luminose: sarai molto pi� libero, sfrutti la scarsa pdc invece che subirla.
Certo, devi pensare di pi�, devi focheggiare (anche in AF) con pi� attenzione.
Devi scattare con dolcezza, evitare il mosso sfruttando ogni appoggio (colonne, balaustre, etc.)
Devi muoverti tu, e non la ghera dello zoom: ma le prospettive, cos�, si moltiplicano.
La tua presenza rimane molto pi� discreta, quasi non ti fai notare, al contrario di chi usa il flash. L'utilizzo del bianconero non toglie nulla, anzi aggiunge, nei ritratti.
Un po' di scatti a colori certo non guasteranno (fiori, immagini d'insieme) ma la pi� parte dei ritratti verr� apprezzata in BN. Ed in un matrimonio, i ritratti sono la sostanza, le foto d'insieme il condimento.
Con due corpi e due obiettivi ultraluminosi, la tua attenzione sar� su ci� che accade, e non sull'attrezzatura (il flash sar� gi� carico? scatter� o no? che diaframma uso? il flash si ricaricher� in tempo per reggere la sequenza dello scambio degli anelli?)
Con due corpi e due ottiche fisse luminose, invece di un catalogo, riuscirai - con un po' d'impegno - a realizzare un racconto.
E ti divertirai molto, ma molto di pi�.
Detto questo, parliamo di attrezzi:
il mio corredo preferito � costituito da due Leica M6, una con il 35/1.4 e l'altra con il 90/2. In tasca, rullini ed il 21/2.8 per qualche inquadratura pi� ampia (chiesa) ma non strettamente necessario; con un 35 equiv. puoi gi� fare miracoli, sfruttando un primo piano intelligente e inclinando un po' la ripresa...
Va da s� che per quanto sopra non bastano 1000�

... ma il discorso � lo stesso: su pellicola, otterresti gli stessi risultati con un 35/2 ed un 85/1.8, che con 1000� ti porti a casa eccome, nuovi e Nital.
In digitale, sul formato Dx, avresti per� il problema del mediograndangolare luminoso, cosa che - purtroppo - il 35/2 non sarebbe pi� (equiv. 52mm).
Il 28/1.4 mi ha risolto la cosa: anche lui in Dx non � pi� un grandangolo (42mm equiv.) ma ha ancora una lunghezza focale abbastanza corta per la maggior parte degli scatti che prima coprivo con il 35; se occorre, il 14/2.8 pu� uscire dalla borse e risolvere eventuali necessit� di angoli pi� aperti.
Ma anche in questo caso i 1000 non bastano, e per un uso solo
sporadico in luce ambiente, il costo del 28/1.4 � improponibile, anche se le sue prestazioni a TA non fanno rimpiangere i Leica; stesso dicasi per il suo compare, 85/1.4.
Se Nikon decidesse di realizzare la versione AF del favoloso 24/2 Ais , farebbe certo cosa buona e giusta, ottenendo, in Dx, l'equivalente del 35/2.
Per ora direi comunque che con un 24/2.8 a 800-1000 iso potresti sopperire adeguatamente; sul lato mediotele lungo, invece, un 50/1.4 od ancora l'85/1.8 (che rimane un'ottica da ritratto su entrambi i formati) completerebbe la dotazione.
Ovviamente, due corpi, per non perdere tempo con i frequenti cambi d'ottica.
E ricorda sempre che fino a non troppo tempo fa c'erano ottimi professionisti che documentavano cerimonie con una biottica Rolleiflex e la sua unica, splendida, focale fissa di lunghezza focale appena inferiore al normale...