QUOTE(lucaziv @ Oct 19 2005, 05:12 PM)
Caro abyss,
grazie della risposta,
non riesco però ancora a cogliere bene il concetto:
tu dici che a parità di focale, parità di distanza, con diaframma tutto aperto la profondità è minore tanto quanto maggiore è la luminosità. Ma perchè?
Dici quindi che se applico un filtro grigio, che toglie luminosità, aumenta la prfondità di campo? Non lo credo proprio!!!
Se fosse possibile togliere questo dubbio ne sarei contento.
Saluti
Benvenuto.
Ti rispondo anch'io.
Esistono ottiche meno luminose e ottiche più luminose (in genere più economiche le prime, più costose le seconde).
Per esempio 300/4 e 300/2.8, oppure 50/1.8 e 50/1.4, etc...
Quindi questo vuol dire che il range di diaframmi può essere più o meno ampio a seconda della luminosità massima appunto.
Per esempio il 300/4 avrà questo range:
4 - 5.6 - 8 - 11 - 16 - 22
mentre il 300/2.8 avrà un range
2.8 - 4 - 5.6 - 8 - 11 - 16 - 22
Quest'ultimo ha a disposizione un diaframma in più. Quello più aperto e quindi sarà più luminoso e il diametro del suo diaframma sarà maggiore.
Dato che la PDC è determinata dal diametro del diaframma, è naturale che il 300/2.8 a tutta apertura avrà una PDC minore del 300/4 sempre a tutta apertura.
Ovvero due obiettivi della stessa focale, avranno la stessa PDC solo a diaframmi uguali.
Per esempio un 50/1.4 impostato a 5.6, un 50/1.8 impostato a 5.6, un 28-70/2.8 impostato a focale 50mm e diaframma 5.6, hanno la stessa PDC.
Il discorso del filtro non centra nulla.
Un filtro neutro ND, assorbe una certa percentuale di fotoni e ne fa arrivare meno alla pellicola/sensore ma non influisce minimamente sulla PDC.