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rufinus
Ciao a tutti,
ho una D300s che mi da molte soddisfazioni, ma non riesco a ricavarne il meglio (a parte i miei limiti personali). Mi escono file RAW piuttosto spenti, che puntualmente diventano troppo duri, rumorosi e contrastati in sede di foto ritocco.
Capisco che ci siano alcuni problemi: il primo è relativo alla poca dimestichezza con PS (ma qui basta provare, leggere e seguire qualche corso e si risolve), il secondo, a mio avviso, è relativo alle impostazioni della macchina.
Come metterla nelle migliori condizioni per foto naturalistiche (animali e fiori) e paesaggi?
Dove posso trovare qualche esempio di settaggio per questi generi?
Grazie a chi mi vorrà aiutare
Pietro
andreasoft
QUOTE(rufinus @ Jun 20 2011, 11:23 PM) *
Ciao a tutti,
ho una D300s che mi da molte soddisfazioni, ma non riesco a ricavarne il meglio (a parte i miei limiti personali). Mi escono file RAW piuttosto spenti, che puntualmente diventano troppo duri, rumorosi e contrastati in sede di foto ritocco.
Capisco che ci siano alcuni problemi: il primo è relativo alla poca dimestichezza con PS (ma qui basta provare, leggere e seguire qualche corso e si risolve), il secondo, a mio avviso, è relativo alle impostazioni della macchina.
Come metterla nelle migliori condizioni per foto naturalistiche (animali e fiori) e paesaggi?
Dove posso trovare qualche esempio di settaggio per questi generi?
Grazie a chi mi vorrà aiutare
Pietro


Se hai problemi di "resa fotografica", ovvero se il raw che esce dalla fotocamera non risponde alle tue aspettative visive e qualitative, la PRIMA cosa da fare non è controllare i settaggi o pensare al fotoritocco.

La PRIMA cosa da fare è assicurarsi di aver esposto CORRETTAMENTE per il soggetto della foto, evitando la sua eccessiva sottoesposizione (che porta poi problemi di rumore e contrasto in fase di sviluppo) o eccessiva sovraesposizione (che comporta perdita irrimediabile di dettagli importanti e durezza generale delle alte luci). Ti consiglio di misurare in spot la scena, con la fotocamera in manuale. Se lo scarto di diaframmi tra le parti SIGNIFICATIVE (una perdita di dettaglio in una zona non significativa è ovviamente del tutto irrilevante) più e meno luminose del fotogramma supera la latitudine di posa del tuo sensore, dovrai scattare in un altro momento della giornata o con un'altra composizione. L'HDR non lo considero un procedimento fotografico, ma di fotoritocco e quindi lo escludo a priori.

Una volta che sai come ottenere il tuo negativo PERFETTO, solo allora puoi pensare al suo sviluppo ed ai settaggi del convertitore RAW e/o della fotocamera. Qui dipende da ciò che vuoi ottenere come resa finale della foto. Per il paesaggio a me piace molto la resa della Velvia, e quindi tendo a sviluppare il RAW di conseguenza, a volte imposto il picture control "Landscape" in macchina e poi sviluppo in Lightroom con la stessa calibrazione Landscape. Potresti aumentare la "Vibrance" e/o la saturazione, per ottenere tonalità brillanti, sempre che esse ti piacciano. Esiste infatti una scuola di pensiero fotografico che invece interpreta il paesaggio non in stile "Velvia" ma in stile "Astia", quindi con contrasti ridotti, colori pastellati e neutri, resa "aperta" delle ombre, più "naturalezza" in generale. In questo caso dovrai limitare la saturazione ed il contrasto, e magari esporre e sviluppare in modo da avere dettaglio nelle ombre, usando un'esposizione ben calibrata in ripresa ed usando il controllo "Luci/ombre" durante lo sviluppo del RAW. Ti consiglio di sperimentare molto, sia in ripresa che in sviluppo, solo così potrai capire ciò che ti piace.

La D300 è una fotocamera fantastica per il paesaggio e natura, specie a 200 ISO, e se la sai usare bene ti permette di esprimerti a meglio. Inutile dirti che l'anello debole della catena può anche essere l'ottica, che magari può impastare i dettagli se non di buona qualità o se non usata nel suo punto ottimale di qualità.

Ciao
Andrea.
rufinus
QUOTE(andreasoft @ Jun 21 2011, 10:20 AM) *
Se hai problemi di "resa fotografica", ovvero se il raw che esce dalla fotocamera non risponde alle tue aspettative visive e qualitative, la PRIMA cosa da fare non è controllare i settaggi o pensare al fotoritocco.

La PRIMA cosa da fare è assicurarsi di aver esposto CORRETTAMENTE per il soggetto della foto, evitando la sua eccessiva sottoesposizione (che porta poi problemi di rumore e contrasto in fase di sviluppo) o eccessiva sovraesposizione (che comporta perdita irrimediabile di dettagli importanti e durezza generale delle alte luci). Ti consiglio di misurare in spot la scena, con la fotocamera in manuale. Se lo scarto di diaframmi tra le parti SIGNIFICATIVE (una perdita di dettaglio in una zona non significativa è ovviamente del tutto irrilevante) più e meno luminose del fotogramma supera la latitudine di posa del tuo sensore, dovrai scattare in un altro momento della giornata o con un'altra composizione. L'HDR non lo considero un procedimento fotografico, ma di fotoritocco e quindi lo escludo a priori.

Una volta che sai come ottenere il tuo negativo PERFETTO, solo allora puoi pensare al suo sviluppo ed ai settaggi del convertitore RAW e/o della fotocamera. Qui dipende da ciò che vuoi ottenere come resa finale della foto. Per il paesaggio a me piace molto la resa della Velvia, e quindi tendo a sviluppare il RAW di conseguenza, a volte imposto il picture control "Landscape" in macchina e poi sviluppo in Lightroom con la stessa calibrazione Landscape. Potresti aumentare la "Vibrance" e/o la saturazione, per ottenere tonalità brillanti, sempre che esse ti piacciano. Esiste infatti una scuola di pensiero fotografico che invece interpreta il paesaggio non in stile "Velvia" ma in stile "Astia", quindi con contrasti ridotti, colori pastellati e neutri, resa "aperta" delle ombre, più "naturalezza" in generale. In questo caso dovrai limitare la saturazione ed il contrasto, e magari esporre e sviluppare in modo da avere dettaglio nelle ombre, usando un'esposizione ben calibrata in ripresa ed usando il controllo "Luci/ombre" durante lo sviluppo del RAW. Ti consiglio di sperimentare molto, sia in ripresa che in sviluppo, solo così potrai capire ciò che ti piace.

La D300 è una fotocamera fantastica per il paesaggio e natura, specie a 200 ISO, e se la sai usare bene ti permette di esprimerti a meglio. Inutile dirti che l'anello debole della catena può anche essere l'ottica, che magari può impastare i dettagli se non di buona qualità o se non usata nel suo punto ottimale di qualità.

Ciao
Andrea.

Grazie mille! Vedrò di lavorarci sopra e far aumentare l'esperienza!
Pietro
89stefano89
ho una d90, quindi piu´ o meno siamo sulla stessa barca.
ogni situazione ha il suo caso, sono un paio di settimane che mi apposto in un punto attendendo la capriola con i piccoli (e oggi la becco e´) ho due foto molto significative una a pochissimi minuti dall´altra.
l´unica differenza tra le due e´ stata una nuvola di passaggio, ebbene le foto cambiano dal giorno alla notte.
secondo me lascia perdere ps, per ora.
basta che prendi view nx, una aggiustatina al bianco (nel 90% delle volte sballa), il pc control piu´ adatto e vedrai che sono sufficienti a cambiare volto alla tua foto!
geom.marcorossi
"Se lo scarto di diaframmi tra le parti SIGNIFICATIVE più e meno luminose del fotogramma supera la latitudine di posa del tuo sensore"

Sapreste dirmi che cosa significa Latitudine di posa del sensore?
Grazie
Marco
andreasoft
QUOTE(geom.marcorossi @ Jun 27 2011, 06:38 PM) *
"Se lo scarto di diaframmi tra le parti SIGNIFICATIVE più e meno luminose del fotogramma supera la latitudine di posa del tuo sensore"

Sapreste dirmi che cosa significa Latitudine di posa del sensore?
Grazie
Marco


La latitudine di posa è legata al concetto di gamma dinamica della scena inquadrata.

Se la gamma dinamica (differenza in EV - Exposure Value) rientra nella capacità del sensore/pellicola di registrare dettagli in tutte le parti significative, avremo tutte le zone del fotogramma con dettaglio apprezzabile.

Viceversa, se la gamma dinamica della scena eccede le capacità del sensore/pellicola, occorre fare una scelta ed esporre o per le alte luci o per le ombre. Tralascio l'HDR, perchè non è un procedimento fotografico, ma di fotoritocco.

La capacità di registrare la gamma dinamica di una scena è nota come "latitudine di posa", e spesso si sente parlare anche di "latitudine di esposizione", forse un termine più corretto.

In effetti, in fotografia analogica, la latitudine di esposizione è anche un modo per indicare l'estensione in diaframmi o frazioni di diaframma entro cui un dato fotogramma risulta utilizzabile (in caso di diapositiva, stampabile in caso di negativa) in caso di errori di esposizione, ovvero senza perdita apprezzabile di dettagli significativi. Latitudini di esposizione tipiche vanno dal mezzo diaframma della Velvia ai tre diaframmi pieni di una qualsiasi pellicola negativa (risultato, quest'ultimo, ancora raggiunto da pochi sensori digitali).

Ciao
Andrea.

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