QUOTE(manovi @ Jun 18 2011, 10:32 AM)

No, semplicemente viene applicato all'immagine un illuminante fisso che pu� corrispondere a quello reale del momento oppure no. Nulla viene "mantenuto".
Massimo
Certo, ma � proprio quello che facevano le diapositive.
Erano tarate per un illuminante fisso (daylight oppure tungsten) e da li non si scappava.
Eppure ci abbiamo lavorato per anni senza alcun patema.
E non parlo delle stampe da negativo, dove il laboratorio poteva compensare con dei filtraggi.
Quindi scattando con valore fisso, se la luce � pi� calda o pi� fredda rispetto al valore impostato, questa differenza viene "mantenuta" o addirittura esaltata, perch� anche i nostri occhi fanno il "bilanciamento del bianco" sulla scena reale.
Mi rendo conto che � un approccio semplicistico, ed infatti lo scopo era proprio "semplificare", ricordando il modo di fotografare che moltissimi di noi adottavano senza tanti pensieri fino a pochi anni fa.
Personalmente NON uso questo metodo, e scelgo il bilanciamento che pi� mi aggrada per le singole immagini.
Naturalmente, come hai ben spiegato, non c'� modo per replicare le "sensazioni visive" della scena, se non andando per tentativi al PC basandosi sulla memoria.
Ma d'altra parte quando fotografamo in vacanza con la nostra brava pellicola, quando mai i risultati corrispondevano esattamente alla scena vista?
A volte c'erano delle belle sorprese, altre volte brutte, ma la corrispondenza precisa, mai.
Anche perch� in genere i risultati li vedevamo dopo molti giorni, al ritorno dalle ferie e dopo aver fatto sviluppare, per cui la memoria visiva era ancor pi� inaffidabile.