
So che dietro quella facciata si nasconde una ferita enorme, l�ho vista altre volte, ma oggi � ancora troppo presto, � tutto chiuso. Mi lascio Collemaggio alle spalle e mi dirigo verso via XX Settembre, ma quando vedo il buco enorme della Casa dello Studente sento una stretta enorme al cuore e devio a destra, verso Piazza Duomo. Ci sono erbacce e calcinacci ovunque, lungo il viale c�� una porta spalancata che viene sbattuta dal vento, e entro dentro: solo foglie e cartacce arrivate qui per caso. Su una, proprio al centro del pavimento, c�� scritto �Villa Fausta� e per un solo attimo penso all�apparente, amara ironia del nome in relazione al posto.

Pi� avanti portoni chiusi e case abbandonate, solo questo lungo tutto il viale:

Piazza Duomo, quasi� Mi volto e vedo un ultimo posto, un negozio che conoscevo, che avevo visitato prima del terremoto e che ora vedo in una veste del tutto diversa:

�proseguo, entro in piazza e torno a casa, per oggi non ho la forza di infilarmi ancora in quei pochi vicoli che continuano a chiamarmi.
Francesco